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MotoGP, Quartararo: "E' Dovizioso il mio rivale per il mondiale, non Vinales"

"Andrea è esperto, è molto forte negli ultimi giri e la Ducati ha una gran velocità, Maverick, invece, ha la mia stessa moto e più o meno i miei stessi problemi. L'incidente? Non lo ho guardato"

MotoGP: Quartararo:

Lo aveva detto sia giovedì, alla vigilia del GP, che al venerdì, dopo le prime prove libere, che questo, in Austria, sarebbe stato un weekend sulla difensiva. Mai previsione fu più azzeccata per Fabio Quartararo che ha chiuso la gara di quest’oggi in ottava posizione lottando nelle retrovie tra il basso valore della velocità di punta del motore Yamaha ed una serie di problemi tecnici che hanno afflitto la sua M1. Quartararo, dunque, esce con i lividi (metaforici, meglio specificare in una giornata come questa piena di duri incidenti) dal Red Bull Ring, sapendo che tra soli 4 giorni sarà di nuovo sull’asfalto della pista austriaca per il secondo GP a Spielberg. 

“Oggi è stata una giornata davvero difficile perché ho avuto dei seri problemi ai freni sia nella prima parte di gara che nella seconda – ha detto Quartararo – Nella prima gara sono andato dritto in curva 4 ma il mio freno era come una frizione, è stato davvero pericoloso. Poi, dopo la ripartenza mi è successo lo stesso. Ad ogni modo ho provato a fare del mio meglio e in certi momenti sono anche stato capace di recuperare delle posizioni velocemente ma la mia confidenza con la moto non era al massimo oggi ed è un peccato perché non posso permettermi di perdere punti in questo modo”. 

A proposito di punti: la tua ottava posizione di oggi e la vittoria di Andrea Dovizioso hanno portato il pilota italiano a -9 da te in classifica. Credi che sia il ducatista il tuo primo avversario per il campionato?

“Si, credo proprio di si. C’è anche Maverick Vinales ma Dovizioso è più esperto, sa come comportarsi in queste situazioni e poi è davvero forte agli ultimi giri. La Ducati ha una gran velocità di punta ed è difficile da superare mentre io e Vinales abbiamo più o meno la stessa moto e soffriamo anche degli stessi problemi a volte”.

Durante lo stop per la bandiera rossa dovuta alla caduta di Zarco e Morbidelli siete riusciti a lavorare sulla moto? E soprattutto per un pilota che momenti sono quelli dell’attesa dopo aver visto un incidente del genere?

“Sinceramente io ho preferito non guardare l’incidente, ero nervoso per via del problema ai freni e concentrato in vista della ripartenza. Ho visto il team lavorare molto sull’anteriore e cambiare tutto quello che riguardava la frenata ma non ha funzionato. Dobbiamo ancora capire cosa è successo”. 

Dopo la fine della corsa hai visto l’incidente? Che idea ti sei fatto sull’accaduto?

“Lo guarderò adesso con calma, so che è stato molto duro e la cosa migliore è che tutti stiano bene e che nessuno si sia fatto male. Ho parlato qualche secondo con Franco prima, giusto per chiedergli come stesse, mi ha detto che stava bene anche se era dolorante. Vedere un pilota uscire senza niente di rotto da un incidente del genere significa che bisogna solo ringraziare Dio”. 

È la prima volta che soffri di questi problemi ai freni? Tra la questione motori e quello che è successo oggi a te sembra che questo sia un anno difficile per Yamaha dal punto di vista tecnico.

“Avevo avuto già un problema ai freni in Qatar, ma non in gara. Ad ogni modo i miei motori non hanno problemi, la nostra velocità di punta non è il massimo, siamo lenti ma stiamo cercando di migliorare ma non c’è nessun guasto”. 

Qual è il tuo obiettivo per il prossimo weekend qui in Austria?

“Per ora la priorità è di trovare una soluzione al problema dei freni che è una cosa che mi preoccupa. Se non posso frenare come voglio non posso nemmeno guidare secondo il mio stile”. 

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