MotoGP, FP3: Marquez imprendibile sul bagnato, 5° Rossi

Alla fine la pioggia è arrivata puntuale, come previsto, mandando all’aria i piani di squadre e piloti. Una FP3 da considerarsi quindi inutile quella del sabato mattina a Brno, dove si è girato circa sette secondi più lenti rispetto a quanto fatto al venerdì.

Eppure le condizioni del tracciato sono migliorate con il trascorrere del tempo, dal momento che il sole si è fatto spazio tra le nuvole, consentendo all’asfalto di asciugarsi in alcuni settori. Un indizio non da poco in vista del prosieguo della giornata. Impossibile però sperare in una FP3 praticamente sull’asciutto. Si è quindi deciso di lavorare più che altro sulle sensazioni, piuttosto che andare a prendere rischi inutili, dal momento che sarebbe stato inimmaginabile stravolgere un copione già scritto per quanto riguarda l’accesso diretto alla Q2.

Se ieri il più veloce di tutti è stato Fabio Quartararo, questa volta ci ha pensato Marc Marquez a fare la voce grossa, grazie al tempo di 2’04”879. Nessuno è infatti riuscito a tenere il ritmo dello spagnolo, capace di precedere la M1 di Vinales, chiamata a incassare oltre mezzo secondo dal 93 (+0.588). In terza posizione spicca invece la prima delle Suzuki. Non è quella di Rins o Mir, ma di un sorprendente Sylvain Guintoli, capace di mettersi negli scarichi della coppia di testa.

Nei piani alti della classe compare anche la Ducati di Danilo Petrucci (+1.131), che ha preferito evitare di utilizzare la nuova carena. Il pilota di Terni conferma quindi quelle che sono le sue qualità in condizioni insidiose, nonostante il secondo di gap dalla vetta, precedendo la Yamaha di Valentino Rossi. Alle spalle del Dottore, in ritardo di oltre un secondo e mezzo dal portacolori Honda, la M1 satellite di Fabio Quartararo, quest’ultimo in ritardo di ben due secondi dalla vetta. Nella top ten anche le KTM di Pol Espargarò e Miguel Oliveira, così come l'Aprilia di Andrea Iannone, mentre tredicesimo Andrea Dovizioso, attardato di due secondi. Come detto, inutile stare a fare troppi discorsi riguardo un turno che è privo di ogni valore in termini di cronometro. Appuntamento quindi per la FP4, dove il tracciato sarà asciutto.