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MotoGP, Rossi: "devo battere Dovizioso a Phillip Island"

"È l'unica possibilità per il 2° posto in campionato. Quest'anno la strategia è stata adeguarmi alle mie potenzialità"

MotoGP: Rossi: "devo battere Dovizioso a Phillip Island"

In quella che è stata la sua peggiore stagione sulla Yamaha, per il momento senza neppure la soddisfazione di una vittoria, Valentino potrebbe ottenere comunque il 2° posto in campionato. “Ho una piccola possibilità” conferma il Dottore pensando agli appena 9 punti che lo separano da Dovizioso.

Per riuscirci, però, dovrò battere Andrea a Phillip Island - afferma - Questa, almeno sulla carta, è una pista a mio favore, l’anno scorso non aveva sofferto solo Dovi ma anche Lorenzo. È anche vero che quest’anno la Ducati non ha sofferto in nessuna pista”.

Pensando a questo testa a testa, la domanda viene spontanea: è Rossi che tutto sommato ha fatto una bella stagione o sono state le Rosse ad essere andate male? Nessuna delle due alternative è la risposta corretta.

Il problema della Ducati è stato che sia Andrea che Jorge hanno fatto molti zeri, per quello io sono così vicino a loro - osserva Valentino - Se parliamo di velocità, mi sono superiori. Comunque io proverò a fare il massimo, qui a Phillip Island mi piacerebbe lottare per il podio”.

Andrea ha riconosciuto una perfetta strategia al Dottore.

L’importante è adeguarsi al proprio potenziale - spiega - Secondo me è giusto rischiare quando hai la possibilità di vincere, ma se non puoi allora devi puntare su altre cose. Detto questo, ci sono anche delle motivazioni tecniche. Mi sembra che la Ducati sia più al limite sull’anteriore e quando spingi è facile sbagliare. La Yamaha non garantisce le stesse prestazioni, ma ti porta sempre alla fine.

Cosa ha sbagliato Dovizioso?

Per la mia esperienza, ho imparato che non bisogna mai partire da casa pensando di vincere una gara - continua Valentino - Un ragionamento del genere per me è negativo, il risultato va costruito durante il fine settimana. Andrea, comunque, ha dimostrato di potere lottare con Marquez, se avesse fatto meno errori.

Parlando in via ipotetica, Valentino avrebbe adottato la stessa strategia?

Innanzitutto bisognerebbe capire se sarei veloce o no sulla Ducati attuale - osserva - Secondo me al momento è la migliore moto insieme alla Honda, ma rimane sempre particolare da guidare. Detto questo, non ho la minima idea di quale tattica avrei adottato”.

Terminate le domande su Dovizioso, il Dottore è passato a quelle su Marquez.

Il suo limite? Difficile dire quale sia - afferma - Il suo punto di forza è… essere forte ovunque. Ci sono piloti che possono batterlo in un GP, ma nessuno sa tenere il suo livello su tutte le piste e in tutte le condizioni”.

In tanti si chiedono se in futuro Marc lascerà la Honda.

Sono sempre decisioni molto personali, un pilota deve sentirselo - spiega - Potrebbe anche correre con la Honda per tutta la carriera, dipende molto da cosa serva per mantenere le proprie motivazioni”.

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