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MotoGP, FP1: Honda spara la doppietta con Pedrosa e Crutchlow

Terzo crono per la Suzuki di Iannone davanti a Zarco, 6° Marquez seguito da Rossi, Dovizioso, Lorenzo e Petrucci, 19° Morbidelli

MotoGP: FP1: Honda spara la doppietta con Pedrosa e Crutchlow

A Rio Hondo il meteo tiene tutti sotto scacco, ma fortunatamente la prima giornata vede il sole illuminare il tracciato argentino. Meglio quindi approfittarne per iniziare a rincorrere il cronometro, prima che un eventuale acquazzone possa riservare brutte sorprese.

I piloti devono però fare i conti con le condizioni del tracciato: “A seguito della riasfaltatura purtroppo non c’è grip sulla pista – spiega Taramasso di Michelin – il tracciato è sporco, inoltre il fatto che durante la stagione vengano svolte poche attività racing rende tutto più complicato. Speriamo quindi che la situazione migliori in vista dei prossimi turni”. Il primo ad accusare il colpo è Danilo Petrucci, che a dieci minuti dal termine finisce a terra in curva 13, senza però registrare conseguenze.

Tra le diverse insidie Dani Pedrosa trova lo spunto nel finale per portare la Honda al comando, grazie al tempo di 1’40”303. Lo spagnolo ha sfruttato la gomma soft al posteriore, proprio come Cal Crutchlow, che lo bracca a soli 42 millesimi. Nei piani alti della classe c’è anche Andrea Iannone, staccato di soli 82 millesimi dalla vetta. L’alfiere Suzuki ha sfruttato gli ultimi minuti del turno per scendere in pista col pneumatico medio, dimostrando grande fiducia. Un errore nella tornata conclusiva gli ha però negato di agganciare la vetta, quando al terzo intertempo era sotto di tre decimi rispetto al crono di Pedrosa.

Se i primi tre sono racchiusi in soli 80 millesimi, sale invece il distacco di Johann  Zarco, il più veloce in casa Yamaha, nonché autore del quarto crono con gomma media (+0.311). Il francese precede Jack Miller, il migliore tra le Ducati (+0.412), poi spazio ai magnifici tre del Gran Premio di Losail, nell’ordine Marquez, Rossi e Dovizioso.   

Il 93 della Honda si è dovuto accontentare del sesto tempo a mezzo secondo dalla vetta (+0.478), complice anche il traffico in pista trovato nel finale. Un aspetto che ha condizionato anche il Dottore, staccato di soli 44 millesimi dal sei volte iridato. L’alfiere Yamaha ha sfoggiato nel finale la gomma soft, precedendo il forlivese (+0.635), quest’ultimo in pista con gomma media, poi Jorge Lorenzo (+0.716).

Nonostante il maiorchino sia riuscito a rimanere nella top ten, il suo volto perplesso all’interno del box Ducati è l’emblema delle difficoltà che sta vivendo il 99. Manca ancora la fiducia con la GP18, specialmente all’anteriore e nel centro della curva. Tra i primi dieci anche Danilo Petrucci, ma con un umore diverso (+0.763). Già, perché la caduta ha condizionato non poco il ternano, costretto a rientrare di corsa ai box per poi cambiare moto.

Pomeriggio in salita per quanto riguarda Maverick Vinales (+0.921), addirittura tredicesimo e preceduto dalla Yamaha Tech3 di Syharin (+0.791) e l’Aprilia di Aleix Espargarò (+0.860). Chiamato a rincorrere anche Franco Morbidelli (+1.235), soltanto diciannovesimo  alle spalle di Nakagami. In ombra anche Rins, addirittura 21°. Nella FP2 del pomeriggio ci si aspetta la reazione da parte di entrambi.        

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