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MotoGP, Marquez: il miglior regalo di compleanno? un setup

Marc felice dopo il 1° posto a Buriram: "artiti bene ma solo in Qatar avremo la certezza". Pedrosa: "ancora in cerca del limite della pista"

MotoGP: Marquez: il miglior regalo di compleanno? un setup

Per festeggiare i suoi 25 anni, Marquez si è concesso 97 giri sulla pista rovente di Buriram, solo Kallio l’ha battuto con 99 passaggi. “Il miglior modo per festeggiare il mio compleanno è in moto” scherza Marc e anche il migliore pensiero avuto oggi è di stampo motociclistico.

Mi hanno fatto qualche regalo, ma quello che mi è piaciuto di più è stato un setup che funzionava bene” dice con un sorriso. Insomma, il tempo passa e la sua velocità aumenta e il morale vola alto: “ora sono più vicino ai 30 che ai 20, ma mi sento giovane” continua con le battute.

Dove non scherza è in pista, suo il miglior tempo e anche il ritmo. “Oggi è stata una buona giornata, in cui ho provato molte cose. All’inizio ho iniziato a giocare con il setup e poi ho provato alcune gomme posteriori che Michelin ha portato -  spiega - Alla fine ho messo tutto insieme e sono stato veloce, ora aspettiamo domani perché la lotta è serrata, con tanti piloti vicini. Faceva molto caldo, ma ho fatto comunque tanti giri e avrò bisogno di farne altri domani perché abbiamo ancora cose da provare”.

In questo inizio del 2018, sembra che Honda e Marquez abbiamo imboccato la strada giusta però lo spagnolo non vuole cedere a facili entusiasmi.

Come ho detto in Malesia, sembra che abbiamo iniziato meglio rispetto allo scorso anno ma non puoi esserne sicuro al 100% finché non arrivi in Qatar, una pista in cui di solito fatichiamo. Per adesso sono contento e mi sento bene”.

Insomma, non ci vuole essere definito l’uomo da battere.

Il passo è sempre collegato al lavoro che stai portando avanti, puoi fare un’uscita ed essere un secondo più lento della precedente perché stai facendo determinate prove - dice - È vero che mi sento a mio agio in sella, il passo è buono, ma voglio arrivare in Qatar per capire il livello. Tutti possono fare un giro veloce in 3 giorni di test, il ritmo è più importante e sto lavorando su quello.

Intanto ci sono delle novità da provare. In Malesia non era stato troppo convinto delle novità aerodinamiche e gli ingegneri giapponesi hanno cercato di lavorare per venire incontro ai suoi gusti.

Ho provato una carena leggermente diversa da quella di Sepang, è meno estrema e la trovo un migliore compromesso - il suo giudizio - Domani ci concentreremo maggiormente su questo punto perché entro i test del Qatar dovremo decidere quale soluzione aerodinamica usare quest’anno”.

I benefici sono noti, come i punti deboli.

Migliori nella frenata e limiti l’impennamento, ma perdi un po’ di agilità e capacità di curvare. Devo verificare bene prima di pronunciarmi su quale preferisco prima di creare dubbi o incertezze. Domani dovrò provarla più a fondo - il programma - Inoltre stiamo ancora lavorando sul motore eabbiamo delle parti da provare, perché stiamo ancora cercando di trovare una base sicura. Anche in questo caso, capirò tutto meglio in Qatar”.

Che la Honda sia però in crescita lo conferma il secondo tempo di Pedrosa, anche lui a suo agio a Buriram e sulla nuova moto.

“Oggi conoscevo meglio la pista e ho aggiustato solo qualcosa sulla moto, nell’elettronica e nel cambio. Ho subito migliorato, ma c’è ancora da lavorare, soprattutto per adattarsi alle gomme - il riassunto della sua giornata - Domani avrò altro da provare, come alcune novità per la carena”.

E magari avrà l’occasione di mettersi anche davanti al compagno di squadra.

È una pista nuova e non sappiamo esattamente dove sia il limite e quanto possiamo scendere nei tempi. Ci sono ancora delle parti del tracciato in cui posso migliorare” conclude.

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