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Bradl: "SBK? Non c'è Marquez ma il livello è alto"

Il tedesco svela: "Potevo rimanere nel Motomondiale,  dove la top ten valeva quanto una vittoria, ora voglio lottare per il podio"

SBK: Bradl: "SBK? Non c'è Marquez ma il livello è alto"

Anno nuovo vita nuova. Riparte dalla Superbike Stefan Bradl. Chiusa l’esperienza con Aprilia nel Motomondiale, il pilota tedesco affiancherà Nicky Hayden in sella alla Honda. Un cammino lungo lo attende, ma nel suo volto non manca la fiducia.

Cosa hai trovato di nuovo in questa esperienza?

“Mi piace la Superbike, è più rilassante rispetto alla MotoGP, perché l’atmosfera è famigliare. Abbiamo svolto i primi test, riscontrando impressioni positive, ma anche alcune cose da migliore. È un’avventura nuova per me, consapevole che non avrò molto tempo da perdere. Come ben sappiamo in SBK ci sono soltanto due turni di prove il venerdì e poi al sabato Superpole e gara, dove bisogna essere pronti”.

Che differenze ci sono tra le nuova moto e quella precedente?

“È senza dubbio molto più potente. Riguardo il telaio è invece difficile fare in confronto, anche se non ho notato grandi differenze. Abbiamo avuto alcuni problemi con il grip al posteriore in queste prime uscite, che dovremo risolvere il prima possibile. Di sicuro in questi test la moto non era al 100%, però dovremo esserlo in Australia”.

Pensi in futuro a un eventuale ritorno nel Motomondiale?

“Non penso ai prossimi anni. Al momento è importante arrivare vicino al podio, sapendo che non sarà facile visti i tanti avversari. Di certo la nuova Honda ha tutte le carte in regola per dimostrare di essere competitiva. Dovremo lavorare passo dopo passo per raggiungere le prime tre posizioni. Della MotoGP al momento non mi interessa molto”.

MotoGP e SBK quanto sono diverse?

“Le definirei simili. Non ci sono Rossi e Marquez, ma altri piloti come Rea, Sykes e Melandri. Il livello delle moto si avvicini molto a quello delle MotoGP”.

Cosa ti ha spinto a fare questa scelta?

“Non c’è una sola ragione, bensì diversi dettagli. Avevo la possibilità di rimanere in MotoGP, c’era l’opportunità con Avintia, ma la proposte non erano interessanti. Vorrei lottare per tornare sul podio e questa squadra mi offre i mezzi per farlo, senza pensare alla top ten come obiettivo principale.  Non sarà semplice, perché avremo tanto lavoro, però sono fiducioso”.

Il 2017 è l’annata delle novità. Cosa dovrai imparare?

“Sicuramente i tracciati come Magny-Cours, Imola e Buri Ram, dal momento che non ho mai corso prima d’ora. A Imola magari disputeremo un test prima di correre. C’è anche Portimao, una pista nuova da conoscere, nonostante la due giorni di test che abbiamo disputato”.       

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