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MotoGP, Dovizioso: aver battuto Marquez è dolce ma non abbastanza

"Non sono il favorito per il campionato ma mi sento tranquillo, nello sport nessuno è imbattibile. Phillip Island una gara fondamentale"

MotoGP: Dovizioso: aver battuto Marquez è dolce ma non abbastanza

Dicono che i miracoli accadono una volta sola, quindi battere per la seconda volta Marquez all’ultima curva non lo è stato per Dovizioso. In qualche modo, la volata per la vittoria del GP del Giappone è stata la fotocopia di quella vissuta in Austria qualche mese fa. Andrea arriva al comando, Marc tenta il tutto per tutto ma la contromossa è perfetta.

Non c’è niente da fare, Marc ci prova sempre: è incredibile - sorride il Dovi - L’ho superato alla curva 11, quella era la mia staccata, sapevo di potercela fare ma rimanevano ancora due curve e sapevo anche di essere più lento di lui in quel punto della pista”.

Ti eri preparato?
In gara la mia mente ragiona in moto molto veloce, è semplice per me pensare alle varie eventualità. Già prima di sorpassarlo, avevo pensato a quello che era successo in Austria e a come reagire”.

È stata una vittoria diversa da quella del Red Bull Ring?
Questa è stata migliore, perché lì mi aspettavo di potere vincere ma qui no”.

Se continui così diventerai l’anti-Marquez…
(ride) “Non mi dispiacerebbe perché forse la sua moto lo aiuta un po’ in quelle situazioni ma comunque resta il migliore nel corpo a corpo. Io però ho capito come affrontarlo nel modo giusto. Averlo battuto oggi è dolce ma non abbastanza, perché l’obiettivo è il titolo”.

Perdere così, per due volte, non potrebbe fiaccarlo?
Non si direbbe da quello che ha fatto oggi (ride) Questa vittoria conta poco per il campionato, ma fa comunque bene e in questo momento tutto serve”.

Ti aspettavi di riuscirci?
Secondo me siete più sorpresi voi di quanto lo sia io, è normale che in base ai miei risultati passati la pensiate così. Io non sono cambiato, questo dimostra solo che nello sport nessuno imbattibile”.

Qual è stata la chiave della tua gara?
All’inizio non mi sentivo così bene in moto ma non ho comunque mollato e questo ha fatto la differenza. Col passare dei giri sono sempre stato più veloce e poi, a 6 giri dalla fine, la gomma posteriore è finita, slittava anche in rettilineo in ultima marcia. Ho provato a scappare da Marc, ma non è stato possibile”.

Poi lui ha fatto un errore all’ultimo giro alla curva 8…
Senza quello sbaglio non penso avrei potuto attaccarlo, significa che anche lui era al limite. Poi ho fatto la scelta giusta nel chiudergli la porta all’ultima chicane e lui è dovuto uscire lento”.

Non eri quello che non rischiava?
Oggi né io né Marc abbiamo pensato al campionato (ride) è la cosa bella di questo sport e della nostra mentalità. Poi dall’esterno non si vede mai la realtà delle cose, rischio meno di Marquez ma rischio comunque”.

Restano 3 gare e 11 punti da recuperare, come si fa a continuare su questa strada?
Prima di tutto serve velocità, quando c’è quella poi si può fare tutto. Marquez sta andando forte su tutte le piste e in tutte le condizioni, quindi non sarà facile”.

È lui il favorito?
Sulla carta sì, ma non bisogna pensarci troppo e piuttosto vivere momento dopo momento come sto facendo. Saranno i dettagli e anche il meteo a fare anche le differenze. Io di sicuro non mollerò fino alla fine”.

Come ti senti in questo momento?
Siamo in una situazione strana, perché se vincessimo il Mondiale faremo qualcosa di incredibile e se non ci riuscissimo avremo comunque fatto una bellissima stagione. Questo mi permette di affrontare tutto con serenità, ogni cosa può succedere e io sono tranquillo”.

E Vinales è un problema in meno…
Non cambia troppo perché la lotta era già soprattutto fra me e Marquez, però dà un po’ di respiro in più. Questo non significa che lo escluda dai giochi, a Phillip Island farà paura e non solo lì”.

Parliamo allora della prossima gara in Australia.
In una delle piste preferite di Marc, per me non è quella in cui sono più competitivo anche se l’anno scorso avevo fatto una bella gara. Penso sarà un GP fondamentale, ma come ho detto voglio vivere momento dopo momento”.

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