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Aprilia Shiver 900: passo doppio

La naked di Noale conferma doti di guida e comfort, il gran tiro del nuovo V2 la rende ancora più divertente

Moto - Test: Aprilia Shiver 900: passo doppio

Moto intuitiva, potente quanto basta, oltre che maneggevole e garante di un elevato piacere di guida. Le doti della nuova Aprilia Shiver 900 si possono riassumere in questi semplici aggettivi. Fin dalla sua uscita, con la versione da 750, la naked veneta si era saputa fare apprezzare per il suo indiscutibile feeling di guida, che risulta immediato, ed alla portata di tutti. Ora, con l'introduzione della nuova motorizzazione da 896cc, la Shiver guadagna potenza, ma soprattutto preziosi Kgm di coppia, che rendono la guida briosa e donano un bel carattere. Per capire meglio com'è fatta la nuova Shiver vi rimandiamo alla nostra analisi tecnica. Ora scopriamo come va alla prova dei fatti.

FEELING IMMEDIATO – Una volta saliti in sella alla Aprilia Shiver 900, basta poco per farsi subito un'idea ben precisa sulle sua caratteristiche di guida. Una dote che contraddistingue le moto votate ad un approccio facile, alla portata di tutti, con gli ingredienti ben dosati. Il comfort percepito è di buon livello, con la sella ben imbottita e sagomata nelle giuste zone. Il manubrio piace per angolo ed altezza scelta dai tecnici; lo avremmo preferito solo un pelo più largo. In generale il triangolo di seduta consente una posizione comoda e neutra sull'anteriore con la gambe al giusto angolo. Un buon compromesso per avere, quando si vuole, il miglior supporto ad una guida più guizzante, oppure in surplace.

Pochi chilometri su tortuose strade di montagna bastano per capire subito di che pasta è fatta la Shiver. Moto facile, con un bel bilanciamento delle quote del telaio: maneggevole quanto basta per divertirsi nei cambi di direzione nelle "esse", ma allo stesso tempo stabile quando si affrontano curvoni a velocità sostenute. La parte da leone la svolge la bella schiena di coppia del bicilindrico a V. Qualche incertezza si è notata sotto i 3500 giri/min, ma da questa soglia in avanti la curva si irrobustisce ed a qualsiasi regime si acceleri, si sente il tiro del motore ben sincronizzato con la manopola del gas.

MOTO AMICA - Ai regimi più elevati, attorno ai 6000-7000 giri la risposta si fa, come ovvio, più grintosa, pur non mettendo mai in crisi la ciclistica, con l'anteriore ben piantato a terra: i 95 cavalli ed i 9 Kgm di coppia dichiarati sembrano tutti ben distribuiti. In questo frangente svolge un bel ruolo l'elettronica: anche con la mappa Sport, la più "aggressiva"e con l'accelerazione più corposa, non ci si sente mai in affanno. Si guida bene la Shiver, fluida, sincera, con il giusto compromesso tra facilità di guida e carattere. Note positive arrivano da cambio e frizione, con quest'ultima poco faticosa alla leva e nel complesso ben modulabile. Il primo è sembrato preciso e rapido negli innesti, anche se ci sarebbe piaciuto più morbido da azionare. Frenata esuberante, ben coadiuvata dal setting scelto per la forcella.

Un neo della Shiver 900 è forse rappresentato dal calore che arriva da lato destro del motore, che soprattutto nella stagione calda può risultare un po' fastidioso. Nel corso del test non abbiamo avuto modo di saggiare le doti del nuovo TC, secondo noi grazie alla erogazione fluida ed al bilanciamento del mezzo che consente alla ruota posteriore di avere sempre il miglior grip.

PIACE: erogazione, comfort, design globale

NON PIACE: Calore proveniente dal lato destro del motore

Grande feeling fin da subito con l'Aprilia Shiver 900, ma per godere al meglio delle prestazioni della naked veneta ricordarsi di indossare sempre l'abbigliamento adatto. Per il nostro test abbiamo utilizzato:

AGV AX-8 EVO Naked

Dainese SUPER RIDER D-DRY

 Dainese DYNO D1 

 Guanti Dainese MIG C2

Dainese Strokeville

Dainese Wave D1 G1

 

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