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Moto3, I ragazzi del... 46: "I segreti di Rossi? Parliamo anche di donne!"

Migno, Morbidelli, Antonelli e Bagnaia raccontano com'è la vita da pilota dell'Academy

I ragazzi del... 46: "I segreti di Rossi? Parliamo anche di donne!"

Che cosa significa essere un pilota della VR46 Riders Academy? Facendo un giro sui vari social network, si può notare come venga considerato da tifosi e non una grande opportunità, invidiata e sognata da molti. Ma non è solo questo, perché dietro c’è tanto lavoro e tanta passione. A spiegarlo perfettamente non possono che essere i diretti interessati, ovvero quattro degli undici ragazzi all’interno dell’accademia: Andrea Migno, Franco Morbidelli, Niccolò Antonelli e Francesco “Pecco” Bagnaia.

Cos’è cambiato da prima a dopo il vostro ingresso nell’Academy?

Andrea: “Dal momento del mio ingresso ho potuto usufruire di tante agevolazioni. Credo che la cosa più importante sia il fatto di essere “Gestito” da un gruppo di professionisti, che mettono a disposizione tutta la loro esperienza e tutta la loro passione per far sì che tu cresca sotto tutti i punti di vista”.

Niccolò: “Sono migliorato sotto tanti aspetti. In generale ho acquisito più serenità avendo alle spalle una struttura come questa”. 

Pecco: “All’interno della VR ci viene insegnato a non lasciare nulla al caso, a partire dalla condizione fisica. Dal 2014 ad oggi ho imparato tante cose grazie a loro, ed il fatto di essere sempre in competizione tra piloti aiuta a restare concentrati”.

Franco: “Per me il cambio da prima a dopo è stato molto graduale, dato che già prima della nascita dell’Academy, all’età di 13-14 anni, ho avuto la fortuna di cominciare ad allenarmi con Vale. Di conseguenza la nascita vera e propria della VR ha solo dato un nome ad una possibilità che già avevo”.

Una cosa che incuriosisce molti sono i vostri briefing con Valentino durante le giornate di test a Misano. Di cosa si parla in quelle occasioni?

Andrea: “Si tratta di momenti di scambio di idee in relax più che di briefing. Si parla di moto ma poi si passa ad altro, ad esempio le ragazze”.

Niccolò: “Spesso parliamo dei nostri modi di guidare, e ci confrontiamo soprattutto”.

Pecco: “Confermo, inizialmente parliamo di come ognuno giuda  e chiediamo pareri a Vale che spesso gira dietro di noi. Poi si passa dire cavolate ed a prendersi in giro”.

Franco:In definitiva possiamo sfatare il mito dei briefing con i consigli segreti di Vale”.   

Quali sono le cose più importanti che avete appresso da Valentino?

Andrea: “Sono davvero tante le cose che ho imparato, e quando apprendi da un pilota come Valentino è già tanto secondo me. Le prime cose che mi vengono in mente comunque sono i tanti consigli sulla strategia da tenere soprattutto in gara”.

Niccolò: “Di Vale ammiro la voglia incessante di allenarsi, che nel corso del tempo ho assorbito insieme a mille altre cose”.

Pecco: “Il grande impegno profuso. Durante i weekend di gara Valentino rimane sempre tante ore a parlare nei box con la squadra, anche dopo la gara. Ho iniziato a farlo anche io; a volte rimango nel box anche senza fare nulla, ma anche il solo guardare cosa fanno i miei meccanici mi aiuta sotto vari aspetti”.

Franco: “Da un pilota come Vale impari continuamente. La cosa più importante che ho capito passando del tempo con lui è che per fare al meglio qualcosa ci vuole passione. Lui per le moto ne ha davvero tanta e la trasmette a tutti. Inoltre rende il tutto divertente, e quando fai qualcosa che ti appassiona divertendoti puoi raggiungere grandi traguardi. Lui è l’esempio di tutto ciò”.

Qual è il tuo difetto che hai maggiormente curato e migliorato in questi mesi grazie all’Academy?

Andrea: “Ho migliorato l’approccio alle gare, mentale soprattutto. Anche in qualifica ho fatto dei passi avanti. In generale sono cresciuto molto”.

Niccolò: “Nel corso dei mesi mi hanno insegnato a non cercare scuse, ad assumermi le mie responsabilità. È un aspetto molto importante su cui sto ancora lavorando”.

Pecco:Dopo il primo anno di mondiale ho perso fiducia e non solo, non mi sentivo più veloce. Dall’anno successivo però grazie all’Academy sono riuscito a tornare quello di prima ed ora credo di essere al top della condizione mentale e fisica”.

Franco: “Credo di aver superato tanti ostacoli grazie all’Academy. L’aspetto dove più sono migliorato però è la guida: prima ero molto lezioso, cercavo più la bellezza che la velocità. Con il tempo me l’hanno fatto notare, e sono riuscito a progredire”.

Ultima domanda d’attualità. Il weekend di Valencia è alle porte; quali sono le vostre aspettative per l’ultimo appuntamento stagionale?

Andrea: “Il mio obbiettivo è finire bene la stagione rimanendo veloci per tutto il weekend. Nelle ultime gare lo siamo stati, ma ci sarà da lavorare”.

Niccolò: “Sinceramente non saprei, specie pensando alle ultime gare che per varie ragioni non sono andate come speravo. E’ stata una stagione con tanti alti e bassi. Ovviamente spero di chiudere bene, anche per presentarmi bene al nuovo team”.

Pecco: “Valencia è una pista difficile per la Mahindra, ed infatti l’anno scorso abbiamo fatto fatica, soprattutto con il cambio. Quest’anno la moto è migliorata, quindi penso si possa fare bene. Inoltre la pista mi piace, e per centrare l’obbiettivo di un posto tra i primi tre del campionato occorrerà dare il massimo, dato che Navarro è molto vicino e corre la sua gara di casa”.

Franco: “A Valencia devo puntare al podio, viste anche le ultime gare. Il tutto per centrare l’obbiettivo principale, ovvero classificarmi tra i primi tre in campionato, ma come per Pecco ci sarà da lottare”. 

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