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MotoGP, Tardozzi: Ducati non nasconde nulla di proibito

Cerchio lenticolare o Kers nascosto a Misano? Tardozzi: "continueremo ad innovare nel rispetto dei regolamenti"

Tardozzi:  Ducati non nasconde nulla di proibito

Ricordate il cerchio 'lenticolare' provato da Michele Pirro a Misano?
Era stato visto, ovviamente, come l'inevitabile continuazione della ricerca aerodinamica nella quale la Ducati quest'anno è stata protagonista con l'introduzione di spoiler sempre più pronunciati sulla carenatura.

Ma lo strano cerchio era effettivamente un ausilio aerodinamico o nascondeva qualcosa di diverso?
Gli amici di MCN hanno addirittura pensato che possa celare un sistema di rigenerazione dell'energia. Un Kers insomma.
Ma facciamo un piccolo passo indietro, torniamo per un attimo all'aerodinamica.

Gli spoiler sono stati recentemente proibiti al punto 2.4.4.7 del Regolamento Tecnico della FIM con argomentazioni contrapposte e speciose - dapprima la supposta pericolosità, successivamente il discorso si è spostato sui costi - e per evitare l'inizio di una specie di 'guerra delle carenature' si è dato un incredibile potere alla Direzione Tecnica, che potrà a suo insindacabile giudizio ritenere legale o meno qualsiasi soluzione.

E ciò nonostante la norma attuale sia già abbastanza specifica visto che per evitare ogni possibilità di aggirarla è stato precisato che le moto non potranno avere della carenature con sporgenze superiori a 150mm oltre una linea verticale passante dal perno della ruota anteriore.

Un dato tecnico che di fatto proibisce le carenature a 'becco', che avrebbero potuto essere la soluzione per generare un po' di deportanza.
Con un regolamento siffatto è evidente che per fare sviluppo gli ingegneri dovranno - come già accade in F.1 - andare a cercare nelle pieghe delle norme ciò che consentirà loro di innovare.

E' dunque il cerchio lenticolare della Ducati il risultato di questa nuova filosofia? Nasconde una qualche tecnologia attualmente aliena al motociclismo?

"La premessa è che, come abbiamo già detto a Misano, non intendiamo parlare di ciò che stiamo provando - ci ha detto il d.s. di Ducati Davide Tardozzi, interrogato ulteriormente sull'argomento - posso affermare però che alcune interpretazioni ci hanno fatto sorridere. Nello specifico il Kers è stato vietato (era stato introdotto in forma sperimentale dalla KTM sulle proprie 125 nel 2008 N.d.R.) e la Ducati non sta lavorando a nulla che non sia perfettamente legale secondo l'attuale regolamento".

Il Kers, o "Kinetic Energy Recovery System", in italiano sistema di recupero dell'energia cinetica, consente in soldoni di trasformare in potenza supplementare l'energia per esempio delle frenate, che altrimenti sarebbe semplicemente dissipata in calore.

Questa energia può invece essere intercettata da un meccanismo ad alto valore di inerzia (un volano) oppure essere immagazinata in un accumulatore per essere spesa in determinati momenti (es. accelerazione).

Questo sistema è stato introdotto in F.1 nel 2009 ed è tuttora in vigore.
"L'attuale regolamento in tema di aerodinamica è stato scritto in modo tale da consentire alla Direzione Tecnica un potere praticamente assoluto nel consentire o vietare - torna sull'argomento Tardozzi - ma al di là di ciò non comprendiamo l'attuale filosofia della MotoGP. Quella della Ducati si basa sull'innovazione. Novità sperimentate e poi introdotte nelle corse per poi passare alla produzione di serie. Questo è il nostro DNA. Non abbiamo invece capito quello di altre case…".

Forse in proposito per trovare una spiegazione si potrebbe tornare alle parole di Harald Bartol, il tecnico che fu dietro il Kers KTM.

"La FIM da una parte vorrebbe dare al motomondiale una immagine più verde ed al passo con i tempi, dall'altro proibisce la tecnologia per arrivare a questo obiettivo. All'epoca non ci chiesero quanto costava il nostro sistema né come funzionava. Semplicemente decisero che non avrebbe più potuto essere usato. Un conservatorismo che certamente non aiuta nessuno, né per quanto riguarda l'evoluzione delle moto, né per la crescita tecnica degli ingegneri che ci lavorano".

La Ducati dunque ufficialmente non sta sperimentando un Kers, ma sta lavorando a qualcosa di innovativo.

"Nei prossimi anni introdurremmo nuovi concetti. La MotoGP deve essere un banco di prova con l'innovazione in mente", conclude Tardozzi. E non aggiunge: altrimenti cosa la differenzierebbe dalla Superbike?

 

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