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MotoGP, Rossi: "Ho lo stesso entusiasmo di 20 anni fa"

Il Dottore: "Iannone coraggioso a Zeltweg, sette piloti vanno forte, un bellissimo Campionato dove è vietato sbagliare"

Rossi: "Ho lo stesso entusiasmo di 20 anni fa"

C’è il presente, ma anche il passato. Brno non è infatti una pista come tutte le altre per Valentino Rossi. Proprio in Repubblica Ceca il Dottore conquistò il primo storico successo nel Motomondiale 20 anni fa in 125. Se gli avversari cambiano, gli stimoli rimangono gli stessi. Adesso per il 46 c’è da rincorrere il leader della classifica iridata, Marc Marquez,che in Austria ha perso due soli punti nei confronti dell’alfiere Yamaha.

La soft scelta da Iannone al Red Bull Ring vi ha sorpreso.

“Noi non sapevamo della gomma morbida, dato che Iannone l’ha deciso sulla griglia. La soft non potevamo utilizzarla perché si rovinava troppo. Ducati era abbastanza gentile sulla gomma e credo sia stato coraggioso Andrea nel compiere quel tipo di scelta”.

Ducati ha dimostrato di essere competitiva. Potrà essere arbitro nel Mondiale?

“Credo di sì, come Vinales e Pedrosa, anche se non sembra molto brillante, però sappiamo che gli basta poco per tornare protagonista. Ci sono sette piloti che vanno forte ed è un bellissimo Campionato. Bisogna sempre essere veloci, senza sbagliare, perché ci vuole poco a passare dalla vetta al quinto posto. Di sicuro in questa e nelle prossime gare sarà interessante guardare le due Ducati”

Cinque vincitori diversi nelle ultime cinque gara. Come te lo spieghi?

“Era da una vita che vincevano sempre gli stessi. Secondo me questo livellamento delle prestazioni è dovuto all’elettronica, perché la centralina unica ha creato più equilibrio. Di sicuro un’annata così avvincente è meglio per Dorna e gli appassionati”.

Il prossimo anno ci sarà anche KTM.

“KTM sta facendo un grande lavoro in tutte le categorie, anche nell’off-road, sono convinto che non ci metterà tanto ad arrivare ad essere competitiva. Loro hanno esperienza, soldi e gente competente”.

Vent’anni fa hai vinto qua a Brno.

“Lo ricordo bene, perché le sensazioni rimangono simili anche dopo 20 anni. È stata una giornata fantastica, molte cose sono cambiate rispetto al 1996, ma rimane sempre lo stesso spirito. Tra l’altro dopo la mia gara andai ad assistere a quella della 500 lungo il circuito con le persone che mi fermavano per farmi i complimenti. Adesso sarebbe impossibile”.

L’avresti mai immaginato di essere ancora in moto?

Non ci ho mai pensato, anche perché non mi sono posto dei limiti. Ho sempre ragionato sul breve-medio termine, facendo quello che mi sentivo in ogni momento”.

Eri indisciplinato come diceva il tuo capotecnico Noccioli?

“Abbastanza, infatti noi giudichiamo i giovani, ma ci dimentichiamo come eravamo noi a vent'anni. Probabilmente facevo molto peggio (sorride)”.

Oggi avete comunicato che Dalla Porta prenderà il posto di Fenati.

“Con Romano abbiamo provato a ricucire, ma non c’è stata la possibilità di proseguire l’avventura. Speriamo che Dalla Porta vada forte, aspetteremo Silverstone”.

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