MotoGP, Iannone: non sono Superman, Lorenzo era lento

I suoi colleghi piloti lo hanno parzialmente assolto, “non ho visto l’intenzione di buttare a terra Lorenzo” ha detto Pedrosa, ma la Direzione Gara ha deciso di punirlo facendolo partire ultimo ad Assen. Andrea Iannone si trova di nuovo nell’occhio del ciclone dopo avere tamponato Jorge a Barcellona.

“Mi dispiace tanto per Jorge, ho fatto il possibile per evitarlo ma non è stato possibile”, si scusa il pilota Ducati.

Cosa è successo?
“Io ho frenato nello stesso punto, come negli altri giri, non stavo rischiando. Ho portato i dati della telemetria alla Direzione Gara e hanno potuto vedere che non ho fatto una staccata esagerata”.

Però hanno deciso di punirti…
“Mi hanno detto che bisogna fare attenzioni al pilota che ti precede e sono d’accordo. Ero appena arrivato vicino a Lorenzo e non mi ero accorto che era così lento in quel punto. E’ successo tutto molto velocemente, sono stato io il primo a essere sorpreso”.

Cosa gli hai detto subito dopo la caduta?
“Gli ho chiesto se avesse avuto un problema tecnico e lui mi ha risposto di no. Ha detto di avere frenato nello stesso punto, ma dai dati si vede che ha iniziato a decelerare prima, forse chiudendo il gas”.

Non potevi andare all’esterno?
“Non potevo, in quella staccata gli ho preso due decimi e mezzo: io non sono Superman, quindi era lui a essere lento”.

Trovi la penalizzazione che ti hanno inflitto eccessiva?
“Non voglio esprimermi, accetto la decisione della Direzione Gara. So ammettere i miei errori e se avessi esagerato mi prenderei le colpe. Non è facile guidare e intanto cercare di prevedere quello che farà il pilota che hai davanti. Quando sei su una MotoGP ti devi preoccupare di tante cose oltre a guidare, ma ci proverò”.

Inoltre, in classifica hai un altro zero…
“Guadagnare qualche punto sarebbe stato importante. E’ un peccato perché nonostante tutti i problemi nelle prove, stavo riuscendo a difendermi e a fare una discreta gara”.