SBK, BMW: 2013, l'anno-verità

Il team italiano diventa ufficiale e punta al titolo con Melandri


C'era chi credeva ciecamente che alla fine sarebbero arrivati al risultati ed altri che scetticamente pensavano che l'obiettivo non sarebbe stato raggiunto. Per la BMW il 2012 è stato, invece, un anno positivo anche se nel finale qualche defaillance - sia della moto sia del pilota - ha escluso Marco Melandri dalla lotta per la vittoria finale.

Grande merito di quanto è accaduto va senza dubbio a Bernhard Gobmeier, il responsabile sportivo di BMW Motorrad che tra pochi giorni sarà a capo dell'attività sportiva della Ducati. Il manager tedesco aveva il compito di... mettere ordine nel programma Superbike e lo ha fatto in modo pragmatico, senza tenere conto della nazionalità o dell'orgoglio ma solo della competenza e della professionalità.

Gobmeier ha trascorso molto tempo nel box della squadra italiana - che dal prossimo anno gestirà le moto ufficiali - che dalla sua ha una lunga storia vittoriosa. Ha analizzato e valutato - anche guardando spesso al di fuori dei box BMW e si è reso conto che il grande potenziale economico e tecnico della Casa di Monaco rischiava di rimanere inespresso.

Melandri ai box di JerezLA SVOLTA MELANDRI - Il manager tedesco non si è lasciato sfuggire l'occasione della disponibilità - per la chiusura del team Yamaha - di Marco Melandri ed ha accettato anche l'arrivo dei tecnici del ravennate. Dosoli e Galbusera (solo per citarne due) hanno portato tutta la loro esperienza che ha trovato terreno fertile nella grande disponibilità tecnica della BMW.

Ed ecco che sono arrivate le sei vittorie della stagione, tanto che Melandri è arrivato a lottare per il titolo. Alcuni problemi tecnici non sono stati risolti del tutto (chattering) e Marco ha sentito questa pressione, andando oltre e finendo spesso in terra.

L'ex campione del mondo della 250 ha però dimostrato che la S1000RR è competitiva e una volta risolte queste criticità potrebbe essere costantemente ai vertici della classifica.

LAVORO COSTANTE - Il team BMW Italia ha lavorato duramente tra la fine del 2011 e il 2012 sulla moto - soprattutto ciclistica - applicando la propria lunga esperienza nel mondo delle corse. Il team ufficiale ha usufruito di queste sperimentazioni ed i risultati si sono visti.

Ora la responsabilità della gestione delle moto ufficiali passa proprio alla squadra italiana che sarà guidata da Andrea Buzzoni che può contare su due uomini dell'esperienza di Dosoli e Serafino Foti.

davies a JerezIl maltempo ha purtroppo disturbato - prima di Jerez - il lavoro programmato dal team che ha affiancato a Melandri, il britannico Chaz Davies. Infatti nell'uscita di Aragon di metà novembre i due piloti hanno avuto a disposizione praticamente solo mezza giornata di pista asciutta, utile per valutare il comportamento dei cerchi da 17" sulla S1000RR. In totale la squadra ha coperto 114 giri (poco più di 600 km) che però sono stati parzialmente utili rispetto al programma previsto.

Come scritto, ad Jerez le cose sono andate meglio dal punto di vista meteo e mentre Davies ha proseguito l'affiatamento con la sua nuova moto (1'42"716 il suo miglior crono contro l'1'40"185 di Laverty), Melandri ha messo alla frusta la moto che - stando alle parole di Foti - aveva modifiche di dettaglio. 1'40"816 il miglior crono per il ravennate che lo pone nel gruppetto dei migliori.

Questo risultato - che va inserito, ovviamente, nel contesto dei test dove i piloti utilizzano gomme diverse - ha dato maggiore fiducia al team che si trova sulle spalle la responsabilità (non nuova) dell'ufficialità ma soprattutto quella di migliorare il terzo posto conquistato da Melandri nel 2012. Un obiettivo difficile, considerato lo schieramento in campo ma certamente non impossibile.

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