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SBK: Un francese per la Suzuki

Guintoli o De Puniet candidati ad affiancare Leon Camier nel team inglese

SBK: SBK: Un francese per la Suzuki

Fugati, tra la gara di Mosca e quella del Nurburgring, i dubbi sul futuro della squadra - con intervento, sembra, più massiccio della Casa madre -, il team Fixi Crescent Suzuki ha cominciato ad ottenere qualche risultato.

Tenendo conto del valore attuale dei suoi piloti, la squadra guidata da Denning non può certamente considerare negativamente questa prima stagione di mondiale, soprattutto se si tiene conto che team e piloti erano diversi rispetto alle stagioni precedente. Certo il team Crescent poteva contare su una buona esperienza nel BSB con le Suzuki ma il mondiale è un'altra cosa.

Una volta fissati i programmi che vedono la partecipazione del team anche nel 2013, Satoru Terada (responsabile del racing in Suzuki) e Denning hanno cominciato a guardarsi intorno alla ricerca di un top rider da affiancare al Denning (Suzuki)riconfermato Camier. Al momento sembra che la scelta sia caduta su un francese da individuare tra Randy De Puniet e Sylvain Guintoli. Entrambi sarebbe allettati dalla promessa che dopo una stagione in Superbike, verranno promossi alla MotoGP. De Puniet corre quest'anno con una ART nella classe CRT, mentre Guintoli può vantare una stagione (2010) con la Suzuki Superbike nel corso della quale ha conquistato un quarto posto a Brno, finendo al settimo posto nel mondiale. Nelle ultime due stagioni ha corso con la Ducati.

UNA STAGIONE IN CRESCITA - C'era grande aspettativa alla fine della stagione 2011 per il nuovo impegno Suzuki che lasciava lo storico team Alstare per passare alla formazione britannica guidata da Denning - responsabile anche del team MotoGP - che concludeva un accordo di collaborazione tecnica con Yoshimura, da sempre "braccio armato" della Casa giapponese nelle competizioni.

I risultati nella prima parte della stagione (a parte il quarto posto conquistato a Donington Park) non erano stati esaltanti nonostante tutti gli sforzi di Leon Camier che cerca - dopo due anni relativamente deludenti con l'Aprilia ufficiale - un ruolo di spicco nella Superbike. Nelle ultime gare (Mosca e Nurburgring) lo cose sono andate in crescendo con Camier che è salito sul podio in Germania, alle spalle di Davies e Laverty.

Totalmente fuori dai vertici, invece, John Hopkins che in dodici gare ha raccolto solo 35 punti, con il fortunoso nono posto di gara 1 a Mosca come miglior risultato.

John HopkinsUNA EREDITA'...INGOMBRANTE - Il team Fixi Crescent ha raccolto una eredità importante come quella della squadra Alstare, guidata da Francesco Batta che, dopo aver vinto il titolo mondiale nel 2005 con Troy Corser, negli ultimi anni ha portato in pista il marchio giapponese contrastando, ad esempio, Max Biaggi e l'Aprilia nella conquista del titolo mondiale 2010 con Leon Haslam.

In quella stagione il britannico vinse tre gare ma si dovette arrendere alla superiorità del Corsaro che, a sua volta, aveva corso con la Suzuki nel 2007 appena arrivato in Superbike, concludendo al terzo posto finale.

Tra il 2007 e il 2010, pur con qualche sprazzo di risultati, la Suzuki non brillò particolarmente. Ed anche nel 2011 ha raccolto meno di quello che avrebbe potuto , schierando il solo Michel Fabrizio, senza poter contare su alcun supporto tecnico della Casa.  Il romano concluse dodicesimo con un terzo posto a Monza come miglior risultato.

Ora l'avventura sembra riprendere vigore e vedremo se una delle Marche "storiche" della Superbike, riuscirà a riprendere il posto di primo piano che ha occupato a lungo.

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