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Moto2: di nuovo Bradl, incontenibile

Come nella prima sessione, Stefan ha messo tutti in riga. De Angelis quarto

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Ambo: Stefan Bradl, dopo essersi aggiudicato la manche del mattino, si è garantita anche quella del pomeriggio, in Moto2. La prima l’aveva fatta sua in un clima decisamente primaverile, la seconda in un tratto di giornata prettamente autunnale.

Ma, insomma, sole o nuvole, caldo o freddo, oggi il figlio di Helmut non lo si teneva. Da sottolineare, comunque, che, come al solito, la classifica è risultata corta: diciassette piloti sono contenuti in meno di un secondo; tra di loro, anche De Angelis (a due decimi e mezzo e, come in mattinata, migliore dei nostri). Corsi e Corti uno dietro l’altro, nono e decimo.

Iannone, invece, non ha raggiunto le solite performance, e si è arenato in diciannovesima posizione, preceduto di un posto da Baldolini. L’italiano, che a Estoril aveva tenuto benissimo il passo di Bradl, minacciandolo fino alla fine, nella prima giornata a Valencia non si è ripetuto, ed ha guardato l’ex avversario diretto da lontano.

Oggi pomeriggio, è toccato a Thomas Luthi essere portabandiera, per molti minuti, del nuovo che avanza. Nel suo caso, relativamente nuovo, visto che è un partecipante di lungo corso, nelle categorie del Motomondiale. Nondimeno, n egli ultimi anni raramente si fa vivo in vetta. Oggi, invece, per gran parte della sessione, è toccato a lui occupare la prima riga sul tabellone dei tempi. Sarebbe stato, diciamolo pure, una delle tante piccole novità di cui sono punteggiati i weekend della categoria più movimentata del Mondiale FIM su pista. A sei minuti dal termine, però, ecco la svolta.

Bradl si è risvegliato del torpore, ed ha surclassato lo svizzero di mezzo secondo. Alle sue spalle, Abraham, che è andato benissimo in ogni settore, ma ha perso puntualmente la pole nell’ultimo. Una riga sotto, ed ecco De Angelis, con una performance che segue la falsariga di quella del ceco. Con loro anche Redding, molto forte nel misto, ma non abbastanza nel complessivo. Quindi, Simon, riuscito ad evitare per un soffio di prendere bandiera, e capace, nel giro in più, di fare cose egregie nel segmento centrale.

Non è bastato; come nella sessione del mattino, ancora una volta il tempo di Bradl ha resistito ad ogni aggressione, e Stefan ha confermato che lui e la sua moto attraversano un momento davvero di grazia.


 

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