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Honda X-ADV, la prova consumi (e non solo)

Come se la cava il "SUV" a due ruote di Honda tra il caos urbano e le grandi arterie periferiche?

Moto - Test: Honda X-ADV, la prova consumi (e non solo)

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La ricerca del mezzo totale è un po’ la crociata di ogni motociclista: ognuno di noi infatti ambisce ad avere in garage una moto che consumi poco, vada ovunque e sia confortevole. Honda ha spostato l’asse di questa ricerca nel 2017, creando X-ADV: linee da crossover in un profilo da scooter, arricchito da soluzioni tecniche da vera moto stradale lo hanno reso una vera e propria breccia nel mercato. Dopo averlo testato più volte e dopo l’analisi al microscopio del nostro “Perché Comprarla… e perché no” abbiamo approfittato della nuova visita di X-ADV nel nostro garage per sfidarlo tra le strade della città, lo sterrato, il misto e l’autostrada. Un esame totale sui consumi e non solo. La casa dichiara 27,5 km/l nel ciclo WMTC, noi abbiamo cercato di smentire i numeri del marchio giapponese.


In città…


Nonostante le dimensioni e l’aspetto imponente quello che stupisce di più di Honda X-ADV nel traffico cittadino è la maneggevolezza. Non è raro vederne più di qualcuno sgattaiolare del traffico dell’ora di punta, ma è sorprendentemente piacevole scoprire, una volta in sella, quanto anche le manovre più repentine non richiedano sforzi, grazie alla ciclistica puntuale e alla distribuzione dei pesi veramente bilanciata. Il secondo punto a favore del SUV a due ruote è la “resistenza” alle buche, un problema non da poco a Roma: le sospensioni sono infatti puntuali nell’assorbire anche i tratti d’asfalto più scosceso. Il DCT, in modalità “Drive” per questo tratto, permette di avere lo spunto e l’accelerazione di una moto senza lo stress fisico del cambio manuale. I consumi? Dopo 15 km di traffico dell’ora di punta abbiamo constatato che con un litro si raggiungono i 14,5 km di percorrenza. 


… fuori!


Dopo aver patito le sofferenze della congestione stradale nel centro di Roma abbiamo deciso di uscire dai ritmi frenetici della città per andare verso il mare, affrontando le curve dolci delle strade statali che si diramano dalla Capitale. La prima mossa è stata quella di spostare il DCT dal riding mode “Drive” allo “Sport”, nei suoi tre livelli, per testare anche il tasso di adrenalina che X-ADV può offrire a chi lo sceglie: anche in questo caso la risposta è stata positiva. Alzando i ritmi si scopre che X-ADV scende facilmente in piega, grazie anche alle pedane e al largo manubrio che permettono un’impostazione facile delle traiettorie, e che il DCT (su cui si può sempre intervenire manualmente) è tutt’altro che “scontato” nel percorso misto: la cambiata è puntuale, la ripresa è rapida e mette in condizione il motore bicilindrico da 745 cc di avere un’erogazione corposa e una coppia che risponde presente sin dai bassi regimi. Su un tipo di percorso del genere un litro di benzina permette di percorrere 24,4 km.


Verso l'infinito... e oltre


Per completare la nostra sfida alla X-ADV non poteva mancare qualche km di autostrada. Abbiamo scelto la A24, un po’ per il panorama, un po’ per i dislivelli, in grado di farci capire meglio quanto questo ibrido avesse nel DNA i geni della “viaggiatrice”. Il cupolino in plexiglass regolabile in 5 posizioni offre un’ottima protezione aerodinamica. La sella è comoda e la pedana permette di avere una posizione confortevole durante i viaggi più lunghi. Il motore non teme le salite e il DCT è sempre pronto a dare manforte quando si decide di cambiare corsia per lasciarsi indietro mezzi pesanti o brevi code. Dopo quasi 200 km di autostrada il display di X-ADV ha segnato 24,9 km/l.


Il verdetto


Rispetto ai numeri forniti dalla casa siamo qualche litro più giù, esattamente a quota 21,3 km per ogni litro di benzina. Ma ci sono due parametri da considerare: il primo, è che ci siamo comportati al contrario di come si fa di solito, non prestando assolutamente attenzione alla manopola destra, anzi, forzando spesso e volentieri l'andatura. Il secondo è che il traffico romano dell’ora di punta supera anche i più rigidi parametri del WMTC, un contesto dove comunque l'X-ADV ha permesso di mantenere medie eccellenti... ben lontane dalle percorrenze di svariati concorrenti dimostrando di essere un "tuttofare parsimonioso", una dote che continua - per fortuna - a perseguitarlo!

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