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Yamaha TMAX SX: Perché comprarla... e perché no [VIDEO]

Il re dei maxi-scooter è tutto nuovo: vediamo se è all'altezza dei suoi predecessori

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Da oltre 15 anni è sinonimo di prestazioni e sportività su due ruote: anche se in molti azzardano l’accostamento, no, non è una moto, ma semplicemente il re dei maxi-scooter. Il nuovo Yamaha TMAX in versione SX (cioè quella più sportiva) è il protagonista di questo #perchécomprarla


Cosa piace e cosa no


Invecchia bene, Yamaha TMAX, e la maturità gli giova: stilisticamente ha vissuto diverse stagioni, fino a raggiungere, oggi, un perfetto equilibrio tra aggressività ed eleganza, che lo rende adatto anche va in ufficio in giacca e cravatta. Ma attenzione, è sempre uno Yamaha, con l’irrinunciabile identità sportiva del marchio ben evidenziata dai richiami alle mitiche carenate della serie R. Molto ben riusciti i nuovi gruppi ottici full LED con le frecce integrate, e il posteriore, filante, nonostante i volumi importanti. La possibilità di stivaggio sul TMAX è mediamente buona. Sul modello 2017 è stato anche aumentato il volume del vano sottosella che ora può contenere due caschi demi-jet oppure un integrale o modulare. Lo spazio a disposizione per le ginocchia, e l’accoglienza in generale, sono buone: peccato per lo spazio per i piedi, un po’ risicato. La porzione di sella per chi sta dietro è invece ampia, ben imbottita e non mancano 2 comode maniglie. Se non fosse per gli ingombri, che ogni tanto frenano nell’infilarsi negli spazi più stretti, la sensazione col TMAX è di potersi muovere tra le auto in coda come in sella ad un leggero scooterino. E quando scatta il verde al semaforo, non ce n’è per nessuno! Un’accelerazione bruciante capace di lasciarsi tutto - e tutti - alle spalle. Il bicilindrico fronte marcia da 530 cc raffreddato a liquido, da 46 CV, guadagna l’omologazione Euro4, ma la grinta è sempre la stessa: la novità più importante è sul fronte dell’elettronica con l’arrivo delle due mappe T-mode (Town) e S-mode (Sport), che permettono di regolare l’erogazione del motore in base alle condizioni di guida. Sport è a potenza piena; Town, invece, più dolce e progressiva, è perfetta in caso di fondi bagnati o insidiosi…Sui fondi stradali disomogenei, tipici di alcuni attraversamenti urbani, le sospensioni lavorano bene e solo il posteriore, di tanto in tanto, mostra qualche reazione un po’ secca sulle buche più accentuate. Nelle manovre a motore spento, poi, si sente il dimagrimento: il peso del nuovo TMAX, in versione SX, è inferiore rispetto al precedente modello di ben 9 chili. Ma lo scooterone Yamaha se la cava alla grande anche fuori città: in autostrada e tangenziale si fanno apprezzare l’ottima protezione aerodinamica e la prestanza del motore nei sorpassi. Mentre tra le curve agilità e angoli di piega disinvolti invitano a sciogliere le briglie, solleticando i pruriti sportivi. Qualche difetto c'è: il costo rimane un  po’ alto. E non dispiacerebbe qualche centimetro di superficie in più sulle pedane per star comodi con i piedi.


Yamaha TMAX SX 2017 si porta a casa con un esborso di 12.290 euro, che scendono a 11.490 per la versione base e salgono a 13.390 per il top di gamma DX.

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