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Benda LF-01 Concept, svelata l'Anti-Diavel Made in China

Presentata la LF-01, prototipo della cinese Benda. Motore simile a quella della Honda CB650 e stile ispirato alla Ducati Diavel.

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Dal disegno industriale al prototipo: la Benda LF-01 Concept è una cruiser cinese quattro cilindri è stata presentata e le sue forme riprendono fedelmente quelli del brevetto che al tempo era stato battezzato BD700. Ma si ispira anche ad alcuni modelli più noti.

I muscoli per espandersi

Benda Motor è un costruttore cinese di moto di medio-piccola cilindrata, la più richiesta dal mercato di massa della Cina.

Ma se gli obiettivi mirano ad andare oltre i confini della Repubblica Popolare Cinese, è necessario realizzare modelli diversi, più adeguati per preferenze e tecniche ed estetiche a una richiesta completamente diversa.

A luglio vi avevamo parlato del brevetto del design, registrato sotto il nome di BD700. Due mesi fece parlare più per la sua somglianza con una cruiser altrettanto muscolosa ma ben più nota, il Diavel di Ducati.

In questi giorni il brevetto di Benda ha preso la forma di un concept, chiamato LF-01, molto fedele al design iniziale e l'aspettativa è quella di vederlo confermato anche in produzione.

Motore familiare

La Benda LF-01 è spinta da un motore quadricilindrico da 680 cc, che rappresenta qualcosa di insolito in Cina  e solo Qianjiag produce moto con lo stesso motore, tramite la controllata Benelli.

Questo quattro cilindri sembra prendere ispirazione da quello della Honda CB650, se non fosse che la cubatura è maggiore ottenuta con una corsa maggiore di 2 mm (da 46 a 48 mm), mentre l'alesaggio di 67 mm è lo stesso, così come i pistoni e il rapporto di compressione, 11,6:1.

Tuttavia, le differenze del motore sono tanto notevoli quanto le sue somiglianze. Le fusioni per il blocco e la testa sono tutt'altro che identiche al design Honda e, dove il motore giapponese si attiene ad un design di aspirazione convenzionale con una valvola a farfalla per cilindro, il quattro cilindri Benda segue un percorso in stile automobilistico.

Infatti, è stato utilizzato un collettore di aspirazione che porta ad un'unica camera di raccordo, con una grande corpo farfallato, posizionato all'ingresso della camera. 

Si tratta di un layout insolito per una moto multicilindrica, ma non unico: infatti anche la Honda Gold Wing ha usato in passato collettori in stile automobilistico.

L'azienda cinese dichiara una erogazione di 96,6 CV a 12.000 giri, qualcosa di più dei 94 della CB650.

Aspetto familiare

Ancora prima del motore, il colpo d'occhio viene preso dall'aspetto della Benda LF-01.

Il massiccio telaio in alluminio infatti va a finire sotto la sella ricreando la stessa posizione allungata e bassa del Ducati Diavel.

Il forcellone ospita un pneumatico posteriore da 18", largo ben 310 mm, mentre all'anteriore c'è un 19" da 130/70. L'impianto frenante Nissin è potenziato dall'ABS Bosch.

Secondo le specifiche ufficiali, il peso della moto è di 215 chilogrammi mentre la velocità massima arriva a 180 km/h, ma non è stata precisata una eventuale limitazione elettronica. 

Design

Benda LF-01 è un concept che presenta soluzioni tecniche ed estetiche interessanti.

Se ci chiedete com'è il faro anteriore, quello con l'aspetto di una turbina non è il faro anteriore ma la presa d'aria del motore, mentre il faro è installato al suo centro.

L'aria invece si infila nelle 20 fessure che circondano la lampadina e viene convogliata direttamente nell'airbox.

Singolare anche la scelta dell'impianto di scarico: i quattro tubi che escono dal motore finiscono in un unico grande collettore sotto la stessa unità,  per terminare in quattro uscite rettangolari rivolte lateralmente sul lato destro.

Primo di tanti modelli

Mentre la LF-01 è ufficialmente chiamata "concept", è chiaro che Benda ha in progetto di costruire per altri modelli, una volta che il motore a quattro cilindri sarà in produzione. 

Se qualcuno di questi sarà venduto al di fuori della Cina resta ancora una incognita al momento, ma la disponibilità di un quattro cilindri a basso costo di produzione cinese potrebbe essere sufficiente per invogliare gli importatori a investire nel marchio.

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