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MotoGP 20, la recensione: un videogioco da poleposition!

Abbiamo provato il nuovo gioco ufficiale del Motomondiale: tante possibilità per poter fare carriera, correre una gara o...gestire un proprio team. Ecco che ne pensiamo

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Per un appassionato di MotoGP, questo periodo di quarantena dovuta al Covid-19 ha rappresentato la totale mancanza di quello che è la massima espressione del motociclismo agonistico e prestazionale.

La classe regina infatti, fin dal suo esordio a Losail non ha potuto correre, lasciando tutti noi in attesa di tempi migliori.

L’alternativa possibile

Per sopperire a questa mancanza, molti piloti si sono dati appuntamento in queste settimane, per poter correre virtualmente con MotoGP 20, l'ultimo capitolo di casa Milestone che permette di rivivere, joypad alla mano, le emozioni di poter guidare una MotoGP.

Dunque, in attesa di guidare veramente le nostre moto, sia in pista che in un passo di montagna come anche su di una riviera o in offroad, abbiamo deciso di metterci casco e guanti, e lanciarci sul rettilineo del Mugello per sfidare Dovizioso, Marquez, Rossi, Quartararo e tutti i protagonisti di oggi, di ieri e di domani.

Tante chances

Sì, perchè MotoGP 20 offre degli elementi davvero interessanti che aumentano fortemente la longevità del gioco.

Si può provare a correre in un campionato con il proprio alter ego o con un pilota presente in griglia, oppure disputare una gara singola.

Di più però, si può scegliere di iniziare una carriera. E qui si apre un mondo, perchè si può scegliere di poter iniziare dalla Moto3, dalla Moto2 o già dalla MotoGP.

E' interessante poi la possibilità di poter scegliere e gestire un proprio team, anche mettendo sotto contratto tecnici e ingegneri.

Nostalgia canaglia

Per chi è un appassionato di vecchia data poi, ecco la possibilità di poter correre con le vecchie e gloriose due tempi o con le prime quattro tempi di oramai circa 20 anni fa: dalla RC211V di Rossi, Gibernau e Biaggi alla prima Desmosedici, passando per le prime 800 cc, la Kawasaki e la Suzuki.

Dunque, poche parole: casco e guanti e...joypad. In attesa di poter accendere la nostra due ruote, vediamo come si comporta MotoGP 20. Basta cliccare Play!

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