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Coronavirus in Italia: cosa succede al settore moto?

Con oltre 200 casi confermati in pochi giorni, il Coronavirus entra anche nell’economia e nell’industria del Paese, motociclismo incluso

Moto - News: Coronavirus in Italia: cosa succede al settore moto?

Da un mese il Coronavirus è il tema centrale delle prime pagine sui giornali e l’unico argomento di approfondimento di tutti i media italiani.

L’emergenza dettata dall’epidemia del virus proveniente dalla Cina si sta ripercuotendo in tutti i settori del Paese, moto comprese.

Ecco come si muovono i marchi che hanno stabilimenti di produzione e sedi sul territorio italiano.

Ducati

La Casa di Borgo Panigale ha deciso, seguendo l’ordinanza regionale varata dall’Emilia-Romagna, di sospendere fino al prossimo 31 marzo, salvo nuove indicazioni, le visite al Museo Ducati, all’area Fisica in Moto e agli stabilimenti da parte del pubblico.

Ducati Motor Holding, come ci ha fatto sapere il Direttore delle Comunicazioni, Francesco Rapisarda, ha inoltre adottato un protocollo interno per evitare qualsiasi rischio ai propri dipendenti, incentivando riunioni telematiche e smart working.

Gruppo Piaggio

Porte sbarrate anche a Pontedera, nella sede del Museo Piaggio, mentre nella cittadina toscana la produzione non ha avuto alcuna limitazione.

Sicuramente sotto il mirino del gruppo la situazione nel Veneto, visto che Vo Euganeo, uno dei focolai del virus nella regione, non è lontano dagli stabilimenti Aprilia di Noale. Contattata in merito, l'azienda ci ha risposto con una nota:

Alla luce dei recenti casi di COVID-19 accertati in diverse aree d’Italia, e sulla base di quanto disposto dal Governo e da alcuni governatori delle Regioni interessate, il Gruppo Piaggio ha recepito internamente le indicazioni di igiene e profilassi dell’OMS, e ha disposto per tutti i dipendenti delle varie sedi italiane di ridurre allo stretto necessario i meeting nelle sale riunioni e gli incontri con fornitori, consulenti e clienti (in favore di call o conference call).

Salvo espressa autorizzazione, sono state temporaneamente sospese le trasferte sia nazionali sia internazionali.

Sono stati messi a disposizione dispenser di gel igienizzante per le mani e all’ingresso delle varie sedi sarà eseguito un rilevamento della temperatura corporea.

Nel caso in cui un dipendente dovesse manifestare sintomi influenzali o difficoltà respiratorie, è richiesta l’astensione dal luogo di lavoro e indicato di contattare il proprio medico di famiglia o le strutture sanitarie pubbliche.

Inoltre, dando seguito alle indicazioni delle autorità per i luoghi di assembramento, La Fondazione Piaggio ha deciso, in via del tutto precauzionale e di rispetto anche nei confronti della comunità locale e dei propri dipendenti, di sospendere temporaneamente da martedì 25 febbraio, le attività e le visite al Museo Piaggio, meta ogni giorno di diverse centinaia di visitatori, in larga parte stranieri.

Nella speranza che in breve tempo questa situazione possa terminare, la Fondazione Piaggio proseguirà nel frattempo nell’organizzazione e nei lavori di allestimento in preparazione degli importanti eventi in programma.  

Non appena tale emergenza sanitaria rientrerà, il Museo riaprirà immediatamente al pubblico.

Yamaha

La Casa di Iwata che ha a Gerno di Lesmo, nella provincia di Monza-Brianza, la filiale italiana di Yamaha Motor Europe, ci ha fatto sapere di aver adottato un protocollo straordinario, recependo le indicazioni della Regione Lombardia in materia.

Le altre case

Honda, che in Cina a causa del Coronavirus ha già patito la sospensione delle attività in due stabilimenti, ha la sua sede produttiva italiana ad Atessa (in provincia di Chieti), lontano dai focolai epidemici che interessano il Paese. La Casa giappinese ha confermato che la produzione in Italia si sta svolgendo regolarmente.

Anche Benelli non ha rivoluzionato le attività nella sede storica di Pesaro, dove avviene il controllo qualità degli esemplari dedicati al mercato europeo e dove risiedono gli uffici dell’azienda.

Al momento infatti le Marche non hanno alcun caso di contagio, non è quindi prevista l’adozione di alcun protocollo.

Motodays 2020 rimandato

L'emergenza sanitaria ha costretto anche Fiera di Roma, ente organizzatore di Roma Motodays, a rimandare la manifestazione capitolina ad aprile, più precisamente da venerdì 17 a domenica 19 aprile 2020.

L'ente ha spiegato che alla base della scelta c'è la volontà di tutelare la salute pubblica e gli investimenti di case produttrici e partner.

 

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