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Le 5 enduro stradali più attese del 2019

Cubature diverse ma stessa attitudine on-off per le “avventuriere” che si contenderanno il ruolo di regina del mercato

Moto - News: Le 5 enduro stradali più attese del 2019

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Il 2019 sarà l’anno delle adventure, a guardare il clamore che ha accompagnato alcune delle novità presentate ad Intermot e ad Eicma nei mesi scorsi. Ogni appassionato ha la sua preferita, ma noi di OmniMoto.it ne abbiamo scelte 5, diverse tra loro, ma accomunate dall’interesse che il pubblico ha mostrato fin dalle fasi precedenti all’esordio.


BMW R1250 GS


La maxi-enduro per eccellenza, in realtà, nei concessionari è già arrivata, e con un’importantissima novità: il primo motore BMW a fasatura variabile. Lo ShiftCam infatti ha portato il boxer bicilindrico bavarese ad aumentare ulteriormente cubatura e cavalli, con 1.254 cc e 136 CV, e un picco di coppia che arriva ad esprimere 143 Nm a 6.250 giri/min. A livello estetico cambia poco o nulla, mentre l’elettronica fa un ulteriore passo avanti grazie al pacchetto Dynamic Pro, all’Hill Start Control, e alle sospensioni adattive Dynamic ESA. Oltre alla versione base c’è la possibilità di mettersi in garage la versione Exlusive, la HP e la Adventure. I prezzi partono da 17.850 euro.


Ducati Multistrada 1260 Enduro


Deve ancora varcare la soglia delle concessionarie ma ha già gli occhi di molti ducatisti addosso la Multistrada 1260 Enduro. Guadagna ben 64 cc grazie al Testastretta CVT da 1.262 cc e 158 CV a fasatura variabile, e non solo: arrivano sul modello il Quickshifter up&down, la Human Machine Interface e il sistema di partenza assistita in salita. La vocazione fuoristradistica della Multistrada Enduro rispetto alla sorella stradale viene esaltata, come da tradizione, dal cerchio anteriore da 19”. Quattro i pacchetti di optional: Touring, Enduro, Urban e Sport. Il prezzo parte da 21.690 euro.


Triumph Scrambler 1200


Linee rétro ma dotazioni più che attuali per la classic enduro di Triumph, che non rinuncia all’iconico look ma sforna una crossover che non deve invidiare nulla alle rivali di categoria. Due le versioni, XC, più votata all’utilizzo misto tra città e offroad, e XE, vera specialista che non si spaventa neanche davanti al fuoristrada più impegnativo. Il motore da 1.200 cc scarica 90 CV a 7.400 giri e 110 Nm quando il gontagiri sfiora i 4.000, e vanta 5 riding mode sulla XC e 6 sulla XE. TFT e connettività Bluetooth segnano il passo con i tempi, così come la predisposizione dello schermo a collegarsi con le GoPro per avere sempre sotto controllo l’inquadratura. Il prezzo non è stato ancora comunicato.


KTM 790 Adventure


Un’altra promessa del mercato 2019 è l’enduro media di Mattighofen, che si è lasciata ammirare ad Eicma svelando le linee da vera dakariana. Design snello, serbatoio ribassato e un set di sospensioni specialistiche sono i punti forti della 790 Adventure, che si uniscono al cuore pulsante della moto: il bicilindrico LC8c da 799 cc, che può contare su 95 CV a 8.000 giri e su una coppia massima di 88 Nm a 6.600 giri/minuto. Non lascia spazio a compromessi la ciclistica, con l’imponente cerchio anteriore da 21”, ma l’ergonomia in sella ci guadagna grazie alle 6 opzioni di regolazione del manubrio conico. Non manca la tecnologia grazie al display TFT e alla connettività. La versione R è ancor più votata all’off-road, con escursione da 240 mm e sella che si alza fino a quota 880 mm da terra. Il prezzo parte da 12.690 euro.


Yamaha Ténéré 700


Dopo un giro intorno al mondo la Yamaha Ténéré 700 ha deciso finalmente di sbarcare sul mercato. Le linee non si allontanano dal concept T7: snella, minimale e con un frontale che ricorda le protagoniste dei rally, con parabrezza alto e una consolle strumenti pronta ad ospitare roadbook e altri strumenti di navigazione. Il bicilindrico frontemarcia CP2 da 689 cc già collaudato su Tracer e MT-07 trova una nuova connotazione e scarica a terra una potenza di 75 CV e una coppia massima di 68 Nm a 6.500 giri/minuto. Sospensioni completamente regolabili e dall’escursione di 210 mm all’anteriore e 200 mm al posteriore mantengono le promesse rallystiche che l’iconico nome si porta dietro. 

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