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Decreto sicurezza: cosa cambia per le moto

Novità anche per i mezzi a due ruote più recente provvedimento del Governo

Moto - News: Decreto sicurezza: cosa cambia per le moto

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Il decreto sicurezza e immigrazione ha il sì del Senato, in attesa che arrivi l’ok della Camera: solo allora sarà legge una volta per tutte. Ci sono numerosi provvedimenti, anche in funzione anti-terrorismo. Vediamo solo quelli che riguardano i veicoli.


Noleggio


Il decreto sicurezza regolamenta il noleggio di veicoli (articolo 17). Infatti, gli estremisti islamici hanno spesso usato mezzi a noleggio per fare attentati. Così, ora i gestori delle attività di autonoleggio dovranno comunicare i dati identificativi dei clienti al Ced interforze (una banca dati informatica). Come accade quando si va in hotel, si è registrati. In un caso sospetto, le autorità si attivano. Invece lo scooter sharing e il car sharing non vengono toccati dal provvedimento: c’è già la registrazione di base, che è sufficiente. Per prendere uno scooter a noleggio lampo in città, anche di quelli elettrici, nessuna misura anti-terrorismo.


Daspo urbano e blocchi


Con l’introduzione del nuovo decreto, un sindaco (in collaborazione col Prefetto) può stabilire un divieto di accesso ad alcune aree della città per chi "ponga in essere condotte che limitano la libera accessibilità delle strade”, ovvero il Daspo urbano. Viene inoltre reintrodotto il reato di blocco stradale.


Targhe straniere


Il ministro dei Trasporti Danilo Toninelli lo ha annunciato: “I furbetti che fino a ieri utilizzavano in Italia veicoli immatricolate all’estero, pur risiedendo nel nostro Paese, non potranno più eludere tasse e controlli. Abbiamo infatti inserito nel decreto sicurezza una norma che, con alcune deroghe, vieta, a chi risiede in Italia da oltre 60 giorni, di circolare sul territorio nazionale con veicoli a targa estera”. Bisogna vedere come funzionerà, quali saranno le deroghe, in che modo si porrà un freno al fenomeno. Il ministro parla di misura contro “l’escamotage della targa estera”. Così, dice Toninelli, si farà la guerra a chi “eludeva il fisco, non pagava né bollo né assicurazione e di fatto anche eventuali multe”. Un decreto che ha generato non pochi dubbi sull’effettiva utilità e sulla fattiva applicabilità.

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