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Vins Duecinquanta: il ritorno del 2 tempi

Metti cinque ragazzi di Maranello e un sogno: quello di costruire una moto leggera, sportiva e divertente

Moto - News: Vins Duecinquanta: il ritorno del 2 tempi

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Questa è la storia di un sogno: costruire una moto leggera, sportiva e, soprattutto, due tempi. Cinque ragazzi del modenese, ex-Ferrari, ce l'hanno fatta: lei si chiama Vins Duecinquanta, ha fatto scalpore ad Eicma e adesso è quasi pronta per aggredire la strada.


Loro ce l'hanno fatta 


L'embrione di start-up nasce la sera, dopo il lavoro. Poi, man mano che la moto prende forma, i cinque capiscono che è arrivato il momento di abbandonare il porto sicuro del contratto a tempo indeterminato per navigare da soli. E sì, ce la fanno: grazie ad aiuti economici e forniture di attrezzature, oltre ad una passione smisurata, arrivano fino al Salone di Milano. Con due versioni della stessa moto: la Vins Duecinquanta stradale e la competizione, tutta in carbonio.


Il know-how della Formula 1 


Le forme sono levigate, niente tagli o superfici sfaccettate: oltre che iper-tecnologica, la Vins è anche bella. Ma la ciccia, quella vera, sta tutta sottopelle. Prima di tutto, c'è tanto – vista l'esperienza “rossa” dei ragazzi – di automobilistico. Il telaio è una monoscocca portante in fibra di carbonio, che abbraccia serbatoio e motore: una soluzione vista in F1. La sospensione anteriore è a triangoli sovrapposti (tipo Britten) e permette la regolazione, senza interventi “strutturali”, dei valori di avancorsa, incidenza, interasse e offset. Dietro c'è un mono montato in posizione orizzontale, capace di lavorare su entrambi i lati, per un assetto sempre piatto – il mono si muove molto meno rispetto ad uno tradizionale. Il tutto per un peso inferiore ai 95 kg per la stradale (85 per la competizione).


Il 2 Tempi del futuro 


E ora veniamo al motore della Vins Duecinquanta, anch'esso fatto in casa, nel capannone di Maranello. Due cilindri a V di 90°, due tempi perché più leggero. Ha doppio albero controrotante e il cambio estraibile a sei rapporti. Il tutto per circa 80 CV sulla stradale e circa 90 sulla versione da corsa, con cilindrata di 288 cc, anche se i dati sono ancora ufficiosi. L'iniezione dovrebbe diventare diretta al più presto, cosa che consentirebbe di omologare la moto Euro 4 senza troppi problemi. Il motore raffredda i bollenti spiriti grazie al radiatore posto di fronte al serbatoio, per sfruttare al massimo ogni refolo d'aria.


Prezzo per pochi 


Insomma, la moto c'è e la voglia di questi ragazzi è da premiare. Prima di tutto per il coraggio di cambiare vita e progetti, poi perché la moto è diversa, esce dal coro. Tutto ciò ha, naturalmente, un prezzo: la Vins Duecinquanta stradale costa 40.000 euro, mentre ce ne vogliono 10.000 in più per la moto da in configurazione corsa. Optional esclusi...

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