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Long Test LML Star 200 - Cittadina chic

Il responso dei primi chilometri in città con la Star 200

Moto - Test: Long Test LML Star 200 - Cittadina chic

La scorsa settimana vi avevamo annunciato l’avvio di un Long Test con la LML Star 200 4T, la simpatica due ruote indiana che sta riscuotendo ottimi risultati di vendite nel nostro paese.
Come vi avevamo anticipato, stiamo sottoponendo la Star 200 che ci è stata data in prova dalla LML Italia ad un test prolungato nel traffico cittadino e quindi eccoci qui a raccontarvi come sono andati i primi chilometri nel caos di Roma.

URBAN CHIC

Già ve lo avevamo anticipato e lo ripetiamo ora dopo aver utilizzato la Star per girare il centro di Roma durante le feste natalizie. Lo scooter richiama notevolmente l’attenzione della gente, grazie alle sue forme che riportano subito a quelle cui eravamo abituati negli anni ottanta. A quelle linee classiche, la LML ha aggiunto sapienti accostamenti cromatici che danno ulteriore appeal allo scooter, ma utilizzando la nostra Star, che ha una elegante livrea "canna di fucile", quindi poco appariscente, ci siamo resi conto che la gente non si gira a guardarla per via dei colori, ma proprio perché ha un design che piace.

CONSUMI: 30 Km/l, MA POCA AUTONOMIA
Nell’utilizzo quotidiano abbiamo subito cercato di verificare i consumi della Star 200 in città. In merito possiamo da un lato lodare l’efficiente monocilindrico due valvole, perché è poco assetato di carburante, ma dall’altro dobbiamo riscontrare la scarsa autonomia dovuta al serbatoio davvero piccolo.
La capacità totale dichiarata è di 5,5 litri, che includono 1 litro di riserva. Utilizzando la Star, però, abbiamo notato che "va in riserva" quando nel serbatoio ci sono quasi 2 litri residui, perché facendo subito rifornimento quando il motore si ferma e bisogna girare il rubinetto, si riescono ad aggiungere circa 3,6 litri fino all’orlo del serbatoio.
Detto ciò, il dato positivo è che con quei 3,6 litri si riescono a percorrere circa 110 chilometri, che equivalgono ad un consumo medio di 30 km/l, che in città non sono davvero niente male.

GUIDA: SI TORNA AL CAMBIO
Bene bene bene… dopo tanti anni di scooter con il variatore siamo tornati a utilizzare il cambio meccanico al manubrio. Le marce sono quattro come un tempo e bisogna rifare l’abitudine a cambiare e usare la frizione con la mano sinistra.
Dopo un po’ di smarrimento iniziale si fa presto amicizia con il cambio della Star 200. In particolare bisogna entrare in confidenza con la frizione che sembra non attaccare mai. La corsa utile è infatti concentrata nella prima parte di escursione della leva e quindi bisogna ricordarsene per usarla con facilità.
Nei primi chilometri, poi, si sarebbe portati a pensare che inserire la prima al semaforo sia difficile ma in realtà non è così e vi spieghiamo il perché. Se tenete la frizione tirata in attesa del verde con il motore in folle, l’albero secondario del cambio si fermerà e quando cercherete di inserire la marcia il comando sarà duro. Se invece tirate la frizione e subito inserite la marcia, scoprirete che entrerà senza problemi, proprio perché i due alberi sono in movimento e l’innesto è facilitato.

Capita questa banalissima tecnica non avrete nessun problema al semaforo e potrete godervi la Star nel traffico cittadino. La coppia erogata dal motore di 200 cc è buona e consente di limitare l’uso del cambio, in quanto anche con la quarta inserita vi permette di scendere molto di regime e riprendere il gas senza incertezze. Certo, non aspettatevi di bruciare i semafori come fareste con uno scooterone, perché gli undici cavalli e mezzo disponibili non possono di certo far competere la Star con i più potenti scooter automatici. Ma, bisogna ricordarlo, questo non è tra gli obiettivi della Star.

Appuntamento quindi alla prossima settimana con il prosieguo del Long Test con la LML Star 200 4T.

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