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Mercato moto-scooter luglio 2011: calo del 23,2%

Continua il trend negativo di giugno, vessazioni fiscali e crisi sono la causa

Moto - News: Mercato moto-scooter luglio 2011: calo del 23,2%

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Luglio è forse il mese più importante per le vendite dei veicoli. Solitamente con l’estate, la stagione calda, la voglia di cambiare il proprio mezzo porta gli utenti delle due ruote a sostituire la propria "cavalcatura". Purtroppo sembra che il mercato non ne voglia proprio sapere di riprendersi. E così dopo il trend negativo di giugno, con un –19,6%, tocca ora al mese di luglio curarsi le ferite, con un totale immatricolato di 29.591 veicoli, pari al –23,2% rispetto allo stesso mese nel 2010.
A soffrire di più, gli scooter, con 20.549 pezzi venduti che corrispondono ad una flessione del 26%, mentre le moto con 9.042 unità si fermano al –15,8%.
Insomma non ci siamo proprio, soprattutto se consideriamo che il mese di luglio vale il 13% del mercato annuo. Se poi guardiamo i 50cc, possiamo solo che metterci le mani nei capelli. I "cinquantini", infatti, segnano un –26,9%, con soli 10.456 pezzi venduti.

E’ il Presidente di Confindustria ANCMA (Associazione Nazionale Ciclo Motociclo Accessori), Corrado Capelli, ad illustrarci come stanno le cose: "Non si modifica l’impostazione negativa di quest’anno che vede un ridimensionamento del mercato su livelli raggiunti alla fine degli anni ’90. Non è solo l’assenza di incentivi a deprimere le vendite, ma la sostanziale mancanza di reddito disponibile che porta i clienti a rivolgersi al mercato dell’usato. Infatti, i passaggi di proprietà sono in progresso del 4% e i volumi sono pressoché doppi rispetto al mercato del nuovo. Tuttavia, - continua Capelli – per recuperare il terreno perduto, non bastano gli sforzi dei produttori per sviluppare moto e scooter innovativi sia sotto il profilo della sicurezza che della compatibilità ambientale; occorre fermare la crescente pressione fiscale che incide sui costi di gestione attraverso le accise sui carburanti, gli incrementi dei premi assicurativi, le imposte sulle immatricolazioni e i pedaggi autostradali. Tutti elementi che penalizzano l’utilizzo dei veicoli e che scoraggiano i potenziali clienti.

Nonostante questo drenaggio di risorse,
– continua il Presidente – ben poco viene restituito in termini di miglioramento delle infrastrutture, disponibilità di parcheggi,servizi dedicati. In queste condizioni il mercato rischia di essere strangolato e il risultato di 60-70 mila veicoli a due ruote in meno, su base annua, significa una perdita per l’erario di circa 70 milioni di euro solo di IVA. Auspichiamo che tutto il settore dei trasporti individuali, auto e moto, sia in grado di far sentire la propria voce se si vuole veramente invertire la rotta e contribuire alla ripresa di tutta la filiera produttiva".

Per i primi sette mesi dell’anno dunque, sono 194.094 i veicoli immatricolati, in flessione del 16,9% rispetto allo stesso periodo del 2010. Gli scooter si presentano con 128.438 pezzi venduti, pari ad un –19,8%, mentre le moto, fortunatamente, "galleggiano" meglio, con 65.656 unità ed un trend del –10,6%.

SCOOTER: E’ CRISI ANCHE PER LORO
Come sempre sono gli scooter i protagonisti, soprattutto nelle cilindrate di tra 300 e 500cc, con 48.849 vendite, –21% (rappresentano il 38% del totale scooter), seguiti dai 125cc con 41.028 pezzi pari al –14,4%. Vanno male i 150-200cc con 26.086 unità pari a un -23,8% e i 250cc con 10.795 pezzi, che scontano un -27,5%. Sorprende il continuo aumento dei maxi scooter (oltre 500cc) con il segno positivo, per un bel +35,9%, ma che però hanno volumi marginali, pari a soli 1.680 pezzi. La nostra tesi su chi detterà le regole si fa sempre più chiara: BMW C-Concept, Honda NM, Ducati, tutte cilindrate sopra i 500cc, scooter che, sicuramente faranno numeri importanti quanto a vendite.
Per ora però, il più venduto è l’Honda SH300i, con ben 10.017 pezzi venduti, seguito dal Piaggio Beverly 300 (8.272 immatricolazioni).

MOTO: LE MAXI TENGONO BOTTA
Come per gli scooter, anche le moto stanno in piedi grazie alle grosse cubature. I motocicli oltre i 1.000cc, infatti, segnano un +3,4%, per un totale di 20.250 immatricolazioni. "Resistono", con volumi di vendite rilevanti, le 800-1000cc: 17.475 pezzi, che corrisponde ad un –4,2%.
A soffrire maggiormente sono sempre le cilindrate intermedie: 650-750cc, con 12.556 unità, registrano un –24,8%, e le 600cc con 5.361 moto scendono addirittura del –34,2%. Come sempre, male anche le 125cc, con 4.563 immatricolazioni e che perdono volumi pari a –14,3%.
E’ curioso invece notare come stiano andando bene le moto da 300 a 500cc, con +10,3% pari a 3.542 vendite, segnale che i motociclisti stanno cambiando, privilegiando le cilindrate più piccine, moto facili da guidare e con costi di manutenzione ed assicurazione ridotti.

Procedendo con l’analisi dei segmenti, notiamo come le naked stiano arretrando: 21.987 unità pari a –15,7%. In leggera flessione le enduro stradali, con 17.542 pezzi (–3,1%), mentre le custom sono stabili, con 7.590 pezzi ed un –0,9%.
Continua il segno negativo per le sportive: 6.387 le moto vendute, pari ad un –27,2%, segnale sempre più forte che questa categoria sta andando quasi a morire in questo momento, un po’ come le supermotard, che scendono fino a 5.135 unità (–20,4%). Positive, invece, le moto da turismo, che con 5.794 veicoli segnano un +9,6%.

LA TOP 100

Cerchiamo ora di analizzare la situazione delle moto più vendute, in modo da capire le tendenze del mercato.
Come sempre si presentano delle incongruenze. Basta guardare il fenomeno BMW R 1200 GS, al primo posto con 2.862 immatricolazioni, in barba alla Ducati Multistrada, divisa nelle tre versioni. Se sommiamo queste, la "Multi" raggiunge il secondo posto con 1885 pezzi venduti, quando ANCMA classifica in questa posizione la Triumph Tiger 800 con 1.302 moto vendute (questa conta la 800 e la 800XC).

La stessa cosa anche per questo mese accade per la naked più venduta, sempre la Honda Hornet 600, che conta si 1.469 immatricolazioni, ma che se confrontata con la Kawasaki Z750, versione "R" inclusa, passa in secondo piano. La nuda di Akashi, infatti, conta un totale di 1.921 moto vendute.

In terza posizione, sempre secondo l'Ente, c’è la nuda BMW R1200R con 1.377 moto immatricolate, e dietro di questa proprio la Triumph Tiger 800.
Per le novità di questo 2011, la BMW G 650 GS registra 758 moto, e la Triumph Speed Triple è venduta in 683 pezzi.
Continuando con l’analisi dei "Model Year 2011", notiamo che la Kawasaki Z 1000SX ha venduto 503 moto, la Honda CBR 600F ne segna 495, la Suzuki GSR 750 è a quota 530 e la Honda Crossrunner a 532. 339 le Kawasaki W800, in 56esima posizione, che supera la KTM 990 SM T (336 moto).

Particolarmente interessanti i dati di vendita della BMW K 1600 GT, che conta ben 324 moto immatricolate.
Maluccio le Aprilia, con la Aprilia Dorsoduro 1200 a 229 pezzi e la Aprilia Tuono V4R a 191 immatricolazioni.
Ottimi invece, i dati della Ducati Diavel, sono ben 734 le moto di Borgo Panigale immatricolate.

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