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Dakar 2011: Marc Coma vince la 33esima edizione

Si aggiudica invece la 13esima tappa Frans Verhoeven su BMW

Moto - News: Dakar 2011: Marc Coma vince la 33esima edizione

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Iniziamo subito col dire che la trentatreesima edizione della Dakar 2011 è stata vinta dal catalano del KTM MRW Rally Factory Team, Marc Coma, alla sua terza vittoria dopo l’edizione 2006 e la 2009. Forse era destino per lui, dato che sulle carene della moto e sul cupolino, c’è quel n°1 che regna sovrano, oggi più che mai. Una gara combattuta con il suo principale rivale, anch’egli su KTM, il francese Cyril Despres del Team Red Bull, che ha accusato un ritardo finale di 15 minuti e 4 secondi su 51 ore e 25 minuti totali che Coma ha percorso in questa Personal Dakar Argentina–Cile. Se ci pensiamo, è il tempo di prendere un aperitivo al bar con due minitramezzini, tempo però spalmato sull’arco di 13 giorni totali di gara, ovvero quasi niente. Un "niente" che però ha fatto la differenza tra vincere e perdere.

KTM, MA NON SOLO
KTM conquista così la sua decima Dakar consecutiva, e con sei moto nelle prime dieci posizioni. Questo significa che la formula della cilindrata a 450cc a qualcosa è servita (viste le altre quattro), perché subito dopo le prime due ci sono una Yamaha e un’Aprilia. Questo è molto bello e positivo, perché negli anni passati la classifica era solo "arancione".
E no, l’ordine non è casuale, perché Francisco "Chaleco" Lopez ha perso il podio a causa di una rottura del link della sospensione posteriore, roba da non credere! Il cileno chiude dunque quarto in classifica, un vero peccato. Se "Chaleco" piange lacrime salatissime, a piangere lacrime dolci di gioia è il pilota dello storico Team Yamaha Racing France Ipone Red Bull, Helder Rodrigues, che giunge così terzo (4° nel 2010) con un ritardo di un’ora 40 minuti e 20 secondi, un ottimo risultato.
Conclude dunque quarto Francisco "Chaleco" Lopez, con un ritardo di ben 2 ore 9 secondi e 45 secondi, un vero peccato per il cileno, che ha lottato duramente e che era partito il 1° gennaio da Buenos Aires con l’idea di provare a vincere. La terza posizione, non ce ne voglia Rodrigues, al pilota del Team Giofil Aprilia gli spettava tutta.

In quinta posizione troviamo l’altro pilota del KTM MRW Rally Factory Team, Juan Pedrero Garcia e sesto il norvegese Pal-Anders Ullevalseter su KTM anch’egli. Seguono poi il brasiliano Jean Azevedo (KTM), settimo, e Ruben Faria, dal quale ci aspettavamo di più di un ottavo posto. Ottimo il piazzamento dello statunitense Quinn Alexis Cody del Team Honda Europe miglior Rookie 2011.
Alex Zanotti ha invece sofferto. I problemi con il serbatoio della benzina delle prime tappe lo hanno subito relegato in posizioni di partenza difficili, dove la polvere diventa la costante dell’intera tappa. Una caduta, poi, lo ha costretto a stringere i denti nelle ultime tappe, con delle fitte insopportabili alla spalla sinistra che ne hanno condizionato le prestazioni. Sul traguardo finale è 33°, migliore dei piloti italiani.
Filippo Ciotti è giunto 56° con la Rieju, a seguire Franco Picco (77°), Fabrizio Mugnaioli (78°), Silvia Giannetti (79°), Claudio Pederzoli (85°) e Daniele Carmignani (88°).

FEMMINILE: LAIA SANZ
Nella categoria femminile, la campionessa è Eulalia Sanz Pla-Giribert su Honda. Un nome che non vi risulterà nuovo. Questa spagnola è infatti anche campionessa per "solo" dieci volte nel Women's Trial World Championship. Come se non bastasse poi, Laia ha terminato nella classifica generale in 39° posizione.
Seconda chiude Mirjam Pol, con la Honda del Team Honda Europe, 64° nella generale. Termina terza la nostra Silvia Giannetti del team Maremma Riders, in 79° posizione. Non molto bene la campionessa 2010, Annie Seel. La bionda svedese ha concluso in 83° nella generale, solitamente fa di meglio.

TREDICESIMA TAPPA A VERHOEVEN

Per dovere di cronaca dobbiamo parlare anche della tredicesima tappa. Non c’è molto da dire, visto che la speciale è stata di soli 181 Km, un po’ poco per creare differenze. Inoltre Coma non ha fatto altro che "controllare", senza prendere rischi inutili. Poche chiacchiere però, il vincitore è stato belga Frans Verhoeven su BMW in un’ora 25 minuti e 7 secondi. Dietro di lui Helder Rodrigues a soli 5 secondi di distacco e terzo il brasiliano Jean Azevedo a19 secondi. A seguire, Cyril Despres a 44 secondi dal belga, e Marc Coma, quinto a 2’16". Mentre leggete questa, a Buenos Aires i piloti stanno sfilando sul podio. Al prossimo anno e naturalmente i complimenti per la tenacia!

LE DICHIARAZIONI

Marc Coma: "Restare concentrati era essenziale, e così ho fatto, concentrarmi sulla guida. Era l'unico modo per vincere. La cosa che è stata davvero dura, è che non ho potuto abbassare la guardia neanche per un secondo. Ogni volta che stava per finire, la prossima era ancora più dura. Sappiamo tutti che la Dakar è una gara difficile, ma quest'anno lo è stata particolarmente. Questa vittoria è la ricompensa di tutto il duro lavoro, la ricompensa di tanti anni, e un sacco di tensioni nel corso degli ultimi giorni. E’ il bonus ottenuto grazie alla corretta guida e ai tanti sacrifici in questi anni. Devo rendere omaggio a tutte le persone del mio team che mi hanno supportato. Avevamo obiettivi ambiziosi e per raggiungerli abbiamo dovuto avere le persone migliori, persone adatte per la Dakar e disposte a lavorare tutte verso lo stesso obiettivo. Come tutti alla Dakar, abbiamo avuto momenti difficili. Ora vado a riposare e a pensare al futuro. Perché, la verità è che tra la corsa e la tensione continua, non ho avuto tempo di pensare a qualsiasi altra cosa per lungo tempo".

Cyril Despres: "Questa speciale è diversa se sei primo, come è stato il caso dell'anno scorso... poi vuoi la gara più breve. Quando sei secondo, vorresti che la gara fosse più lunga. Ma comunque, la sensazione di finire una Dakar è sempre bella, soprattutto qui con tutte le persone che ti danno il benarrivato. Sono triste, non ho potuto fare di meglio, anche se ho corso 11 Dakar, ne ho vinte tre e ho concluso 8 volte sul podio. Un’altro sarebbe stato bellissimo, ma non potevo fare di meglio. Ho fatto alcuni errori, solo due piccoli errori, ma con conseguenze pesanti".

Francisco "Chaleco" Lopez: "E’ stata una cosa da non credere. A trenta chilometri dall’arrivo si è rotto il link della sospensione posteriore e sono dovuto arrivare al traino di Duclos. Sono cose che succedono alla Dakar. Ora dobbiamo solo dimenticare, concentrarci sullo sviluppo della moto e farci trovare pronti l’anno prossimo".

Juan Pedrero: "Sono davvero felice. Abbiamo lavorato sodo e possiamo essere felici. Devo ringraziare Marc (Coma) e tutti coloro che mi hanno aiutato, in particolare i numerosi sponsor senza i quali non sarei qui. Sono davvero, davvero felice. La mia esperienza è stata velocissima, sicuro. In soli tre anni, sono in un team ufficiale e sono arrivato quinto!".

Laia Sanz: "E' stato incredibile. Riesco a stento a crederci. Per me è come un sogno che si avvera, e ancor più con la squadra in cui ero, Jordi [Arcarons], Angels [Rovira], Moi [Gangolells], Paco [Ivars], che hanno lavorato duramente. E' stato molto difficile, specialmente nella seconda settimana, con alcuni momenti di sofferenza, ma ne valeva la pena perché ci sono stati molti momenti, più buoni che cattivi".

1, Marc Coma, Spain, KTM, 51:25:00
2, Cyril Despres, France, KTM, at 15:04
3, Helder Rodrigues, Portugal, Yamaha, 1:40:20
4, Chaleco Lopez, Chile, Aprilia,
5, Juan Pedrero, Spain, KTM at 3:07:03
6, Pal Anders Ullevalseter, Norway, KTM at 3:32:56
7, Jean De Azevedo, Brazil, KTM, 3:59:38
8, Ruben Faria, Portugal, KTM, at 4:13:01
9, Jacek Czachor, Poland, KTM at 9:38:41
10, Henk Knuiman, Netherlands, KTM 6:14:46

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