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Moto Morini Granpasso 1200 SM

126,5 CV per il debutto della motardona della Casa bolognese

Moto - News: Moto Morini Granpasso 1200 SM

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La motardona della Moto Morini è in dirittura d'arrivo e la vedremo sicuramente esposta al prossimo Salone di Milano presso lo stand del Costruttore emiliano. Non ci sono ancora notizie precise sull'andamento della crisi finanziaria che ha colpito l'azienda ma è comunque un buon segno che lo sviluppo dei nuovi modelli proceda a pieno ritmo.

La motardona, di cui ancora non si sa la denominazione commerciale definitiva, deriva dalla Granpasso 1200, da cui eredita telaio, motore a V di 87° da 1.187 cc, forcellone e sospensioni, queste ultime ovviamente diversamente tarate per assecondare l'indole sportiva della moto. I cerchi in lega non sono gli stessi della Corsaro ma degli elementi a razze sdoppiate in alluminio forgiato, con canale da 3,5" davanti e da 6,00" dietro per pneumatici 120/70 e 180/55 (parte del primo equipaggiamento sarà Continental).

L'estetica è quanto di più aggressivo si possa immaginare per una moto con indole da "teppista" della strada. Il frontale mantiene il gruppo ottico con gli "occhi da pazzo" e il becco/unghia già visto sulla maxienduro, ma più minimalista per via dell'assenza di un vero plexiglas protettivo. Bella anche l'idea di integrare in un un'unica struttura parafango anteriore, luce di posizione e copristeli della forcella, in modo da coprire la ruota anteriore conferendo all'avantreno un aspetto ancor più muscoloso di quanto la ruota da 17" e il poderoso impianto frenante già non facciano. Quest'ultimo infatti vanta dischi da 320 mm e pinze radiali monoblocco, per doti di frenata che immaginiamo micidiali, anche perché coadiuvate dalla presenza di serie della frizione antisaltellamento.

Piacevolmente sfaccettata la zona del serbatoio mentre appare ancora non del tutto definita l'area posteriore, dove gli scarichi, ancora privi di paracalore, sono sparati verso l'alto e denotano la volontà di estremizzare la linea per far intuire a chi "segue" che... continuerà a seguire! Del resto con 126,5 CV a 8.500 giri e 112 Nm a 7.000 giri le doti di accelerazione e ripresa devono essere da vera mangiatornanti.

Le quote della ciclistica non si discostano troppo da quelle della Granpasso, c'è solo, ovviamente, un'avancorsa più compatta (112 mm) dovuta alla ruota da 17" anziché 19" per rendere l'avantreno più svelto. L'inclinazione dello sterzo è di 26,5° e l'interasse è pari a 1.504 mm. Confermate le sospensioni, Marzocchi da 50 mm all'avantreno e Ohlins pluriregolabile al retrotreno.

Impressionante la capacità del serbatoio, ben 27 litri, di cui 5,5 di riserva! I casi sono due, o consuma tantissimo o nasce per scalare i passi di montagna senza fermarsi mai! Nella media il peso a secco, pari a 189 kg, che dovrebbe salire a circa 220 kg in ordine di marcia. La sella è posta a 850 mm.

Vi comunicheremo il prima possibile il nome della moto, per ora limitato ad una sigla interna (V12M01) che non dà molti indizi su quale potrebbe essere la denominazione commerciale definitiva. Il prezzo? Difficilmente sarà inferiore ai 13.000 Euro f.c.

È stato un avvicinamento a piccoli passi quello della Moto Morini verso la realizzazione di una grossa motard con il suo bicilindrico da 1.187 cc. La prima avvisaglia l’avevamo avuta al Salone di Milano del 2006 con la MM3 Concept disegnata da Marabese, una GT in stile motard che si rifaceva al filone lanciato dalla Ducati Multistrada e poi seguito da altre Case. Derivava in tutto e per tutto dalla Corsaro e al pubblico piacque parecchio ma in Morini evidentemente non erano troppo convinti di lanciarsi subito in un segmento di nicchia.

L’obiettivo prioritario era creare moto capaci di far incrementare i numeri di vendita della fabbrica bolognese e parve quindi logico investire sulla realizzazione di una maxienduro e nel 2007 vide infatti la luce la Granpasso, derivata dalla naked turistica 9e1/2 per quanto riguarda il layout della ciclistica e la messa a punto del motore.

Al Salone di Milano del 2008 è arrivata una nuova versione della Granpasso, la H83, così denominata per l’altezza della sella, ribassata a 830 mm per facilitare la guida ai meno dotati in termini di statura. Aveva però anche un’altra particolarità: il cerchio posteriore da 5,5", sempre a raggi, con pneumatico sportivo da 180/55, mentre all’anteriore manteneva il cerchio da 19". Era un’accoppiata resa possibile dall’esistenza delle Pirelli Scorpion Sync, disponibili sia nelle misure da maxienduro che in quelle da maximotard.

Lo step definitivo che vediamo oggi amplia la gamma Moto Morini nella direzione dell'area "fun" e speriamo che contribuisca a rilanciare l'attenzione del pubblico verso le belle bicilindriche della Casa bolognese.

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