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Tamburini T12 Massimo: l'ultima opera d'arte

A due anni dalla scomparsa del grande Designer, il figlio ha portato a termine l'ultimo suo progetto. Una moto estrema!

Moto - News: Tamburini T12 Massimo: l'ultima opera d'arte

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Massimo Tamburini, uno dei più grandi designer motociclistici di tutti i tempi, ci ha lasciato due anni fa lasciando incompiuto un progetto a due ruote davvero affascinante. Per volere del figlio, che ha preso in mano l'azienda, quella moto è stata completata ed ecco finalmente le prime immagini del capolavoro. Si chiama T12 Massimo, ed è ovviamente dedicata al Maestro.


Estrema sotto tutti i punti di vista


La T12 Massimo è una moto estrema, pensata e realizzata per chi vuole il massimo in termini di qualità costruttiva, ciclistica e prestazioni. Nata dalla pista e per la pista, non c'è modo di omologarla per la strada, e ovviamente avrà una tiratura così limitata da renderla subito un pezzo da museo. 
La sua particolarità è senza dubbio la linea, unita a una cura dei particolari davvero maniacale e alla massima ricerca delle performance. Le linee affusolate delle carene in carbonio nascondono un telaio ibrido in acciaio, magnesio ed ergal, con un particolare brevetto di regolazione della rigidezza trasversale, al quale è imbrigliato il motore della BMW S1000RR con specifiche SBK. Il forcellone monobraccio è un marchio di fabbrica delle opere di Massimo Tamburini (assomiglia molto a quello MV Agusta) e la forcella è pressurizzata 100% Racing, così come l'impianto frenante Brembo. Per avere una pulizia assoluta delle linee, lo scarico è stato nascosto sotto la pancia della carena e sfoga da una piccola apertura triangolare. Il sebatoio ha funzione portante per la sella e il codino.


L'eredità di una mente geniale


Infine, un po' di numeri: La Tamburini T12 Massimo eroga una potenza massima di 230 CV, per un peso a secco di soli 154,5 kg, un rapporto peso-potenza molto simile a quello di una MotoGP e fin più vantaggioso di una SBK del mondiale. Questa meraviglia tecnologica è l'ultima eredità lasciata dal grande Tamburini e non ha ancora un prezzo o una tiratura precisa. Sarà un oggetto di culto come lo sono state tutte le sue moto, ma anche un punto di riferimento nel mondo delle moto pronto-pista sia per le scelte tecniche che per le performance strabilianti. A due anni dall'ultimo saluto, il grande Genio continua a stupirci.


 


Scheda tecnica


Propulsore Tipo: BMW S1000RR SBK
Cilindrata: 999cc
Alesaggio e Corsa: 80mm x 49,7mm
Distribuzione: ingranaggi 4 valvole per cilindro
Raffreddamento: a liquido
Potenza max: oltre 230 cv all’albero
Elettronica: MOTEC M170
Lubrificazione: carter umido
Sistema di scarico: T12 Pista 4 in 1 Arrow
Trasmissione primaria: ingranaggi
Frizione: multidisco in bagno d’olio
Cambio: race , 6 marce, quick shift elettronico up/down
Trasmissione finale: catena
Ciclistica: Brevetto regolazione trasversale rigidezza telaio
Telaio ibrido: acciaio / magnesio / ergal
Sospensione anteriore: Öhlins GP
Sospensione posteriore: Öhlins GP
Freno anteriore: Brembo Racing
Pompa freno anteriore (CNC) : PR 19-18 GP
Pinze freno anteriori: GP, P4.34/38 Monoblocco radiale con attacchi rapidi Staubli
Dischi anteriori: D320 x 6.75 trascinamento T in acciaio
Freno posteriore: Brembo racing
Pompa freno posteriore: PS13 GP (CNC con serbatoio incorporato)
Pinza posteriore: GP, monoblocco radiale P2.34
Disco posteriore: D218 x 4.5 in acciaio
Cerchio anteriore: magnesio forgiato
Cerchio posteriore: magnesio forgiato
Pneumatico anteriore: Pirelli Diablo SBK racing 120/70-17
Pneumatico posteriore: Pirelli Diablo SBK racing 200/60-17
Incidenza asse di sterzo: regolabile Offset piastre forcella: regolabile
Avancorsa: regolabile
Peso a secco: 154.5 kg

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