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Ducati Monster 821 - TEST

Come innamorarsi delle "mezze misure". L'821 ha carisma ed equilibrio e lo abbiamo scoperto sulle sue strade, sui colli bolognesi!

Moto - Test: Ducati Monster 821 - TEST

Chi l’ha detto che “essere nella media” non sia un gran bel pregio? Il nuovo Monster 821 è la perfetta portacolori della "media cilindrata", equilibrata in quanto a prestazioni e prezzo, il che potrebbe renderla più desiderabile rispetto ai modelli top di gamma. Non è da escludere. Nulla da togliere al nuovo Monster 1200, ovviamente, dal quale questo 821 eredita tanto, ma è proprio guidandolo che ci si accorge che il coinvolgimento che l'ultima naked di casa Ducati offre è diverso, ma egualmente genuino. Questa sensazione l’abbiamo potuta apprezzare proprio nella sua terra natia, tra Bologna e i colli che la circondano, in una bella giornata di test, ideale per capire cosa questo 821 ha da offrire.


Prezzi, gamma e accessori


Per ora non sarebbe corretto chiamarlo “entry-level”, anche perché i Monster 696 e 796 per il 2014 continueranno ad essere prodotti, ma se consideriamo la nuova generazione di Monster la gamma parte proprio da questo nuovo 821, abbastanza distante dal prezzo richiesto per il 1200 che in versione base parte da 13.490 euro.
Per il nuovo Monster 821 si parte con la versione Dark offerta a 9.900 euro, mentre la versione standard avrà le due opzioni Rosso Ducati (con telaio rosso e cerchi neri) e Star White Silk, (bianco con telaio e cerchi rossi), al prezzo di 10.490 euro, entrambi disponibili anche in versione depotenziata a 35 o 25 kw (Svizzera).
Sempre molto variegata è la possibilità di personalizzazione, che per il Monster 821 spazia da accessori Performance legati alle prestazioni e al sound (come lo scarico Termignoni), alla versatilità come borse laterali, borsa da serbatoio e cupolino.


Testastretta 11° e ciclistica “da grande”


Aria di cambiamenti in Ducati, letteralmente. Con l’arrivo del nuovo Monster 821 si va chiudendo un era di motori raffreddati ad aria, ovvero il 696 e il 796. I tempi cambiano, il progresso, le prestazioni e le emissioni devono migliorare di continuo e il risultato è che il fenomenale Testastretta 11° da oggi equipaggia anche la celebre naked di Ducati, “innestato” nel corpo del 1200. I suoi 112 CV a 9.250 giri, abbinati alla coppia motrice di 89,4 Nm a 7.750 giri sono quanto basta per godersi la passione per le due ruote, senza nulla da invidiare ai compagni di aperitivo che invece devono per forza pavoneggiarsi dei loro 1.000 cavalli alla ruota.


Rispetto alla sorellona poi la 821 è più compatta con un interasse di 1.480 mm (contro i 1.511 del 1200), mantenendo però invariate le quote relative all’avancorsa (93,2 mm) e all’inclinazione del canotto (24,3°). Le differenze continuano poi nel reparto sospensioni dove l’821 non vanta il forcellone monobraccio (appannaggio, giustamente, del 1200), ammortizzatore Sachs (regolabile in precarico ed estensione) con 140 mm di escursione, mentre all’anteriore si affida a una forcella non regolabile da 130 mm di escursione e con steli da 43 mm. Gli 810 mm della sella standard sono poi regolabili e possono scendere fino a 785 mm. Se poi si desidera una seduta “su misura” le selle optional arrivano a 745 mm (sella bassa) o 830 mm (sella alta).
Sempre al top il comparto freni, che si affida ad un impianto Brembo composto all’anteriore da 2 dischi semiflottanti da 320 mm, pinze Brembo monoblocco M4-32 ad attacco radiale a 4 pistoncini e 2 pastiglie, mentre al posteriore si può contare su un disco da 245 mm con pinza a 2 pistoncini. I cerchi sono da 17 pollici davanti e dietro, ma è al posteriore che Ducati, un po’ come accaduto per il Diavel con la sua 240, ha voluto restringere il campo, legandosi solo a Pirelli. La gomma posteriore misura infatti 180/60 e l’unica scelta di pneumatici attualmente sul mercato cade sul Pirelli Diablo Rosso II.
Come sul resto della “gamma Testastretta”, anche su questa 821 non poteva mancare tutta l’elettronica di Casa Ducati, meglio nota come Riding Mode, con ABS (con tre setup selezionabili) e controllo di trazione regolabile su otto livelli.


TEST: la quadratura del… Mostro


Se col Monster 1200 in Ducati hanno fatto un grande passo in quanto a usabilità e confort, con questa 821 si è raggiunto un livello di godibilità ancora superiore e ci sono bastati un po’ di chilometri sui colli bolognesi per rendercene conto. Partendo dall’ergonomia, grande rivoluzione sul 1200, anche sulla 821 poco cambia, e per fortuna. Se escludiamo la mancanza di regolazione per la leva della frizione e la scomodità causata dalle pedane del passeggero, che tolgono spazio ai piedi del pilota, tutto il resto è estremamente funzionale e, fa quasi strano dirlo a proposito di un Monster, comodo. 


Prima di raggiungere le strade collinari intorno a Bologna, il nostro test parte proprio dal capoluogo emiliano, città dove storicamente ha sede l'azienda. Ed è proprio dal centro cittadino che iniziamo a far amicizia con l'821, selezionando per l'occasione la mappa Urban, con la sua erogazione dolce e i suoi 75 CV. Pochi? proprio no, anzi, ideali per la città e non dimenticatevi che la stragrande maggioranza delle moto in circolazione oggi, anche più "spavalde", hanno una potenza inferiore a questa. Con la Urban i sorpassi e l'utilizzo urbano sono perfetti (gli scooteroni li bruciate comunque al semaforo), così come risulta la mappa ideale in caso di pioggia: il setting impostato di default dal Riding Mode è molto conservativo e prevede un controllo di trazione che tiene alta la guardia. Per fortuna però che le colline ci hanno accolto in breve tempo: il calore proveniente dal lato destro della sella è davvero fastidioso nel traffico, megloio prendere aria sulla Futa...
Anche se solitamente la mappa Touring è la preferita nelle scampagnate dominicali, proviamo la Sport e, con grande piacere, apprendiamo che è molto meno aggressiva rispetto al passato e permette di saggiare tutto l'handling di questo Monster, ma senza troppe privazioni intermini di confort. Il ritmo scende e selezioniamo la Touring, che ha sempre in dote 112 CV, ma erogati delicatamente, la mappa ideale per macinare chilometri in allegra compagnia. 

L'interasse più corto, un impianto frenante eccellente (solo il disco posteriore è un po' pigro), un assetto efficace ma non rigido e, soprattutto, un motore Testastretta 11° a dir poco ideale, con un tiro omogeneo e molto ampio nel range d'utilizzo, meglio del 1200 (e lo diciamo a bassa voce). I bicilindrici raffreddati ad aria che tra pochi mesi saluteremo ci mancheranno, ma l'equilibrio e il gusto che trasmette questo 821 è decisamente superiore, anche se indubbiamente Ducati. E allora viva le mezze misure, ed è un complimento!



In questo test abbiamo utilizzato:
Casco Shark Explorer-R
Giacca Alpinestars
Stivaletti TCX
Jeans Motto Wear
Guanti OJ

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