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Ducati: intervista a Giulio Malagoli: “Mister Monster”

A tu per tu con il progettista delle Ducati Monster degli ultimi 15 anni

Moto - News: Ducati: intervista a Giulio Malagoli: “Mister Monster”

I ducatisti lo conoscono bene, Giulio Malagoli, classe 1974, in Ducati fin dal 1999 è a tutto diritto considerato il "Mister Monster" per antonomasia, visto che ha firmato tutte le Monster uscite da Borgo Panigale negli ultimi 15 anni. L’ultima moto uscita dall’ufficio tecnico Ducati sotto la supervisione di Giulio in veste di Project Manager è proprio il Monster 1200, e quindi in compagnia dell’ing. Malagoli abbiamo cercato di analizzare più a fondo come è fatta la nuova maxi naked bolognese, per scoprire che… questa sarà l’ultima moto "firmata" da Giulio che, all’indomani dei quarant’anni, passa a ricoprire in Ducati una nuova carica. Ma andiamo per ordine.

Mister Monster: quanti sono i Monster che hai progettato?
"Tanti! E’ difficile contarli tutti. Quando sono entrato in Ducati ho lavorato subito al primo Monster 900 a iniezione, che poi è uscito nel 2000. Da lì in poi ho seguito la generazione seguente il face lift, quindi il 620, i 750 e 900, la S4 Desmoquattro, la S4R e RS, la S2R 800 e 1000, il 696, il 1100, e via fino ad oggi che abbiamo fatto il 1200".

Quale il Monster su cui più ti è piaciuto lavorare e perché?
"Domanda retorica… questo! Perché l’ultima moto su cui hai lavorato è sempre la migliore. Poi nel caso del Monster, il 1200 è importantissimo perché non c’è mai stato nella storia di questa moto un salto prestazionale così notevole. E’ il più bello anche perché siamo partiti veramente da un foglio bianco e abbiamo deciso di fare la moto più grande, più potente e più comoda. Oltretutto il progetto è partito in un momento in cui la gamma 696, 796 e 1100 vendeva ancora molto bene, quindi quella di cambiare motore, ciclistica e anche alcuni aspetti salienti della moto è stata una decisione importantissima da prendere".

Parlaci delle caratteristiche che più differenziano questo Monster da quelli del passato

"Tutto si condensa nel nostro slogan: "Performance Redefined", cioè, prestazioni e performance perche questo è il Monster più potente di sempre, ha i freni migliori di sempre, le sospensioni più raffinate di sempre, ed è quello che va più veloce di sempre. Però è anche il Monster più comodo di tutti i tempi, per la posizione di guida, per la sella confortevole, per l’erogazione del motore che è molto più morbida".

Il cliente tipo del Monster è sempre stato un Ducatista integralista, un duro e puro. L’aver addolcito le caratteristiche del Monster potrebbe rischiare di scontentare proprio il suo cliente più affezionato?
"Innanzittutto il "cliente tipo del Monster" è molto più vario di quanto si immagini, visto che avendone venduti oltre trecentomila, la base statistica è molto più estesa del semplice Ducatista duro e puro. Fare questa moto è stata sicuramente una scommessa e i numeri del mercato saranno i soli a giudicarla, però fin da quando la moto è stata svelata è stata un successo. A Eicma abbiamo vinto il premio della Moto più bella del Salone, quando abbiamo fatto dei focus group prima del lancio con varie tipologie di clienti è andato molto bene, e gli utenti che maggiormente l’hanno apprezzata dichiarando che l’avrebbero sicuramente acquistata (il 95% degli intervistati) sono stati proprio i proprietari attuali di Monster 696 e 796. Quindi la moto viene subito riconosciuta come Monster e non c’è stato affatto un rigetto e quindi ci aspettiamo che i nostri primi clienti siano proprio i Monsteristi".

Durante il progetto c’è stato un componente che vi ha richiesto tante iterazioni, perché non vi soddisfaceva, o perché non andava bene, e perché?
"Beh… - ride Giulio - il componente che ci ha richiesto più iterazioni è stata… la moto e vi spiego anche il perché. Visto che per noi il Monster è molto importante, dato che è la Ducati dei grandi numeri visto che nessuna Ducati ha mai venduto così tanti pezzi, abbiamo rifatto completamente la moto sia dal punto di vista dello stile che della tecnica per ben tre volte. Ne abbiamo fatta una fino al modello reale, non ci piaceva, la abbiamo rifatta tutta, non eravamo ancora soddisfatti e la abbiamo rivista per arrivare a questa. Quindi non c’è stato un componente tecnico che ci ha fatto penare per metterlo a punto, ma è stato proprio il complesso moto di tecnica abbinata al design. E tutto questo non è banale perché nell’economia di un progetto hai dei tempi pianificati da rispettare e avere il coraggio di dire "non siamo soddisfatti, rifacciamola", non è affatto banale".

Con questa moto si chiude anche un’era: Mister Monster cambia lavoro e lascia l’area tecnica. Quale sarà il nuovo incarico di Giulio Malagoli?
"Va detto che già fino ad oggi nel mio ruolo di Project Manager non mi sono occupato solo di tecnica, visto che questa mansione prevede il coordinamento di aspetti molto differenti tra loro. Da qualche settimana ho assunto la carica di Responsabile del Marketing Prodotto di tutte le moto Ducati, quindi mi occuperò di tutto ciò che riguarda il prodotto moto"!

Chi assumerà il ruolo di Project Manager della gamma Monster?
"E’ in corso una riorganizzazione interna quindi non posso dirlo con certezza, ma sicuramente sarà uno dei PM attualmente in carica". (probabilmente Cristian Gasparri già PM delle Superbike – n.d.r.)

15 anni in Ducati, il tuo esempio potrebbe essere illuminante per uno studente che si sta per laureare in Ingegneria. Cosa diresti a un laureando che sogna di lavorare a Borgo Panigale?
"Seguire sempre la passione! Se è un appassionato di motori come lo ero e sono io, gli consiglierei innanzitutto di laurearsi in fretta e bene e poi di provare a inseguire sempre il suo sogno, provando a lavorare nell’ambiente. Se uno ha impegno i risultati vengono fuori!"

Se dovessi indicare quale è il cambiamento più importante che c’è stato dopo l’arrivo di Audi?
"Diciamo che è la possibilità di avere a disposizione una biblioteca tecnologica smisurata. Loro non sono affatto intrusivi e non vogliono mettere becco, ma sono sempre a disposizione nel momento in cui uno ha un problema, un dubbio una non conoscenza su un dato settore, loro sono sempre a disposizione con un sapere tecnico e tecnologico incredibile, in qualsiasi ambito".

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