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Rca: bloccato il decreto “taglia risarcimenti”

Tanti dubbi e tante perplessità per un decreto che non ha mai convinto

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In tema di assicurazioni, uno degli argomenti più "scottanti" è quello sulle polemiche sul decreto che avrebbe dovuto varare le nuove tabelle di risarcimento per le lesioni fisiche pesanti in caso di incidente. Il Ministero della Salute ha congelato il decreto; conseguenza? I rimborsi non vengono dimezzati e i diritti degli utenti della strada sono salvi. L’Associazione Italiana Familiari e Vittime della Strada così aveva scritto al Ministero dello Sviluppo economico: "Per quanto riguarda l’ipotesi dell’emanazione della tabella che definisce i valori economici per le lesioni gravi, restiamo dell’idea che la decisione più giusta sia rispettare la volontà del Parlamento per l’adozione integrale dei valori monetari delle tabelle del Tribunale di Milano".

Queste sono alte il doppio rispetto alla possibile tabella (basata su valori del 2005) che potrebbe entrare in vigore seguendo uno schema di decreto già scritto: con il punto unico nazionale (non ci sarebbero più diverse tabelle di altrettanti tribunali italiani) dello schema di decreto, un rimborso per una lesione grave in seguito a un sinistro ammonterebbe alla metà rispetto a quanto prevedono le tabelle milanesi. A vantaggio delle Compagnie: il Codice delle assicurazioni private prevede che vengano fissati parametri unitari a livello nazionale per il calcolo dei danni alla persona derivanti dalla circolazione dei veicoli, superino i 9 punti di invalidità permanente (dopo valutazione medico legale).

PAROLE PESANTI

Oltre all'Associazione Familiari Vittime della Strada, fortemente contrari al decreto taglia-risarcimenti sono il Cupsit (patrocinatori stagiudiziali), l'Associazione Nazionale Forense e l'Organismo Unitario dellAavvocatura (Oua). Proprio quest’ultimo ha già invitato la massima carica dello Stato a respingere il decreto proposto dal Governo Monti che abbatte del 50% i risarcimenti per i danni alle persone: "L'Oua - sottolinea il Presidente Nicola Marino - ripone nel Capo dello Stato la massima fiducia. Gli avvocati, infatti, sono certi che, si opporrà con energia all'iniquo e scellerato decreto predisposto, invero illegittimamente, dal Governo Monti. Ci riferiamo alla tabella che taglia i risarcimenti dei danni alla persona e che riduce del 50 % e anche più quelli spettanti ai macrolesi". Una previsione, quella del decreto ora congelato, definita dall’Oua "vergognosa perché umilia la dignità delle vittime e di tutti gli italiani che dovessero subire un grave danno alla propria salute". E’ poi intervenuto sulla questione anche Stefano Mannacio, Presidente del Cupsit: "Noi, come Associazione vittime della strada, abbiamo partecipato a tutti gli incontri preliminari col Ministero dello Sviluppo Economico, per cercare di frenare quello che non è solo un decreto ammazza risarcimenti, ma è un provvedimento per salvare i profitti di qualche assicurazione. Da dieci anni a questa parte, i sinistri sono calati del 40%, il bilancio tecnico dell Rca nell'Ania (l'Associazione delle Assicurazioni) è perfetto e va benissimo".

COSA ACCADE SE...
Ma se sarà approvato il decreto, cosa succederà? Facciamo un paio di esempi per capire meglio. Un giovane di 35 anni che subisce un danno biologico del 50% (perdita totale dell’avambraccio o totale di una mano) è oggi risarcito, come previsto dalle tabelle Milanesi, con un ammontare che va da un minino di 384.000 euro fino ad un massimo di 480.000 euro (compresa la personalizzazione). Con le nuove tabelle il risarcimento sarà 222.000 euro, quindi più che dimezzato costringendo la vittima ad affrontare un lungo e incerto contenzioso per ottenere forse un maggiore importo. E ancora. Una persona di 70 anni che subisce un danno biologico del 70% (Amputazione bilaterale di coscia a qualsiasi livello, in rapporto alla possibilità di applicazione di protesi efficace) è oggi risarcito dalle tabelle milanesi con un ammontare che va da un minimo di 517.000 euro fino a un massimo di 646.000 euro. Con le nuove tabelle il risarcimento sarà di soli 303.000 euro, con il serio rischio che una persona anziana che ha subito un danno gravissimo non riesca a vedere la fine di un eventuale giudizio per ottenere un ristoro più dignitoso.

ULTERIORE CONVOCAZIONE

Intanto, il Ministero della Salute convoca di nuovo l’Associazione Italiana Familiari e Vittime della Strada onlus per il giorno 17 aprile 2013. Obiettivo, approfondire le problematiche del decreto relativo alle tabelle delle menomazioni all’integrità psicofisica di lieve entità e di quelle comprese fra i 10 e i 100 punti di invalidità. È ferma intenzione dell’Associazione di trasmettere al legislatore la volontà di adottare le tabelle di Milano per il risarcimento del danno alla persona. Staremo a vedere cosa accadrà.

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