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Chronicles of Motegi, Day #1, Il paddock aspetta il duello Rossi-Lorenzo

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IMG_4445La prima diaspora c'è stata all'aeroporto di Narita con l'usuale divisione fra chi si avventura alla volta di Motegi con un'auto in affitto e chi, solitamente i team, prende un pullman. L'auto è più veloce, ma bisogna rapidamente imparare a settare la destinazione sul navigatore le cui istruzioni sono solo in ideogrammi. Non è troppo difficile, a dir la verità, anche perché al posto dell'indirizzo si può inserire anche solo il numero di telefono dell'albergo. Due ore o poco più di stradine strette dopo un breve pezzo di autostrada e si è arrivati. IMG_4449Sembrerebbe uno dei tanti Gran Premi, ma non è così: questa non è una gara nomale, è l'inizio del 'trittico': Giappone-Australia-Malesia. Squadre e piloti si spostano armi e bagagli per tre continenti. Battono le stesse rotte. Si ritrovano negli stessi aeroporti, nelle stesse sale d'attesa, negli stessi ristoranti per tre settimane facendoci pensare che dopotutto il 'Continental Circus', quella che una volta era la carovana itinerante che spostava il motomondiale da un punto all'altro d'Europa, non è morto. E' anche l'unica occasione o quasi di vedere piloti e meccanici spostarsi assieme come una volta, quando si viaggiava tutti nei camion con roulotte al traino. IMG_4436Ed è forse per questo che il 'trittico' è la più bella trasferta dell'anno. Personalmente ci ritrovo lo spirito dei bei tempi andati, quando nel paddock non c'erano hospitality ed ogni lira veniva spesa per migliorare le moto, mica per innalzare cattedrali nel deserto. Qualcosa comunque è cambiato. Oggi per esempio per le squadre è giorno di box, nel senso che bisogna montarli. Renderli piacevoli televisivamente parlando. I pannelli sono nelle casse che una volta svuotate, ammonticchiate una sopra l'altra, formano il retro box. Twin_Ring_Motegi-SouthGateL'ultimo 'strumento' ad essere installato, proprio lì, sarà la macchina del caffè. Ogni team ne ha una, indipendentemente dalla nazionalità. L'espresso italiano è un rito, specie in questi viaggi lunghi ed è con la cialda in mano e facce da Jet-lag, che si scambiano informazione e battute anche se l'argomento quest'anno è unico: chi la spunterà nel duello fra Rossi e Lorenzo? Non siamo solo noi giornalisti a domandarcelo, se lo chiedono tutti. Del resto questa gente qui conosce Vale e Jorge fin da quando erano ragazzini. Li hanno visti crescere, come uomini e come piloti, eppure neppure loro hanno una risposta alla domanda. Nel frattempo i due devono ancora apparire a Motegi. La Yamaha infatti li ha portati a Tokyo dove li attendeva un incontro con i tifosi locali. Gigi Soldano e Tino Martino, titolare e fotografo dell'agenzia Milagro, sono lì con loro, così presto vedremo le immagini. Proveremo a farvi una specie di diario, sul blog, di questa trasferta. Il 'mano a mano' di Vale e Jorge lo merita.

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