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MotoGP, Smith, debutto col botto: “Devo resettarmi: da collaudatore a pilota"

Bradley, scivolat al curvone: "Non sono lontano da Espargarò, sono più a mio agio". Aleix: “Misano non è la nostra pista preferita, ma abbiamo un buon ritmo e confermato quanto fatto nei test invernali”

MotoGP: Smith, debutto col botto: “Devo resettarmi: da collaudatore a pilota"

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Era senza dubbio una delle più attese nei test di Misano. Stiamo parlando dell’Aprilia, che ha visto protagonisti Aleix Espargarò e Bradley Smith sul tracciato della Riviera. Una serie di prove fondamentali per la squadra di Noale, sia per riprendere il filo tecnico interrotto dopo il Qatar sia per dare modo ai piloti di prepararsi fisicamente ad un calendario piuttosto serrato.

Sono state 207 le tornate per Bradley Smith, che sostituirà Andrea Iannone durante le prime gare del calendario, con un best in 1'33.536. Da segnalare anche una scivolata al "curvone" per il pilota inglese, senza conseguenze: “Sono onestamente contento alla fine di questi test – ha dichiarato - dovevo fare uno step fisico e mentale per passare da collaudatore a pilota e credo di esserci riuscito, specialmente in questa ultima giornata. Per noi in questo momento è fondamentale fare esperienza su questa nuova moto, raccogliere dati e capirne le reazioni. Se il setup di base si è mostrato subito buono in Malesia e Qatar, ci sono ancora molti aspetti che dobbiamo esplorare per sfruttare tutto il potenziale del nuovo progetto -ha aggiunto - da parte mia so di avere ancora del margine, la prestazione di Aleix lo dimostra, ma il distacco si è ridotto e mi sento molto più a mio agio nel portare al limite la RS-GP 2020”.  o.

Al termine dei tre giorni, Aleix ha invece realizzato ben 183 giri, il migliore in 1'32.”932: “Dopo un così lungo stop è stato emozionante tornare in pista e non vedo già l'ora di andare a Jerez per le prime due gare – ha detto - per noi girare tanto è fondamentale, abbiamo una moto completamente nuova che, seppure nata con un gran potenziale, ha bisogno di chilometri”.

La sua attenzione si sposta poi sui test: “Sappiamo anche che Misano non è la nostra pista preferita – ha aggiunto - ma nonostante questo alla fine dei tre giorni siamo riusciti a raggiungere un buon ritmo, confermando le impressioni positive che avevo avuto in Malesia e Qatar".

Infine non manca il giudizio di Romano Albesiano: ""Sono stati test importanti per definire la base di partenza del nostro campionato. Abbiamo valutato le varie soluzioni di ciclistica, di motore e di elettronica, oltre a rodare una squadra che è nuova sotto molti aspetti. Anche ai piloti serviva questo test per riprendere il ritmo dopo uno stop così lungo e devo dire che li ho visti crescere giorno dopo giorno. Le scelte in vista di Jerez sono fatte, molte delle novità che abbiamo preparato hanno mostrato di funzionare e sono piuttosto contento del livello generale mostrato dalla moto. Ci aspetta comunque tanto lavoro sui dettagli, specialmente per aumentare l'affidabilità generale. Lo diciamo ogni anno ma non è sbagliato farlo: il livello del campionato è salito ulteriormente e questo ci spinge ad uno sforzo ulteriore".

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