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Ezpeleta: "Calendario MotoGP solo in Europa da fine luglio a novembre"

"Se non sarà possibile fare le gare extraeuropee il campionato avrà 10 o 12 gare. Tutti verranno sottoposta a test prima, dopo e durante un weekend di gara. La Superbike sugli stessi circuiti, la settimana seguente"

MotoGP: Ezpeleta: "Calendario MotoGP solo in Europa da fine luglio a novembre"

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“La nostra idea è di iniziare la stagione verso la fine di luglio” parole di Carmelo Ezpeleta, CEO di Dorna rilasciate in un video sui canali ufficiali della MotoGP. Il video arriva nel pomeriggio del giorno della cancellazione di tre gare per il 2020, quella del Sachsenring in Germania, quella, storica, di Assen e quella che si sarebbe dovuta correre sul nuovo circuito del KymiRing in Finlandia. 

 “Abbiamo deciso, insieme ai promotori locali di cancellare questi GP perché in questi siti non ci sarebbe stata la possibilità di correre senza spettatori e nemmeno di ricollocare le gare. È nei nostri programmi rimanere con delle gare in Europa fino a novembre, per poi spostarci fuori dal continente e se non sarà possibile farlo rimarremo con un campionato di 10-12 gare”. 

Un fatto importante sarà quello di garantire uno screening accurato di tutta la carovana della MotoGP, come intendete farlo?

“Stiamo lavorando per comprare diecimila test per il Coronavirus e stiamo studiando un protocollo per vedere come potrebbero essere i GP senza gli spettatori e con solo una parte degli addetti ai lavori per capire come poter organizzare il tutto. L’idea è che ogni persona venga sottoposta ad un test prima di lasciare la propria casa, arrivata al circuito e anche al suo ritorno”. 

La Formula 1 sta pensando di correre più gare sullo stesso circuito ed anche Liberty Media ha confermato un calendario a zone. Quella di avere più GP sullo stesso tracciato potrebbe essere una via percorribile anche per la MotoGP?

“Stiamo prendendo anche noi in considerazione questa soluzione anche e soprattutto per correre due gare in due weekend consecutivi sullo stesso tracciato”. 

Come stanno andando i contatti con i vari team? C’è una comunicazione costante?

“Abbiamo contatti regolari con i team e con le Case, abbiamo deciso di congelare lo sviluppo anche per il prossimo anno per tutte e tre le classi. Sento anche i piloti e sono contento di sapere che stiano bene e tutti si aspettano di iniziare il prima possibile in modo sicuro anche se sanno che la situazione è complicata”. 

Sugli spostamenti, invece, avete delle novità sui viaggi aerei?

“Penso che entro fine luglio riusciremo ad organizzare dei viaggi sicuri anche via aereo per l’Europa, ma anche la possibilità di spostarsi in macchina verrà presa in considerazione”. 

Una delle conferme è che con tutta probabilità non sarà possibile per i fan assistere dal vivo agli eventi. Sarà un problema che si ripercuoterà sulla fama del campionato?

“Il nostro pensiero principale è mantenere l’interesse sulla MotoGP alto in tutto il mondo, sappiamo che sarà complicato avere i tifosi in pista ma siamo sicuri che i nostri tifosi riusciranno a seguirci anche grazie alla televisione. Torneremo e stiamo lavorando per mantenere alta la qualità delle nostre gare per gli anni a venire”. 

Si è parlato molto delle disposizioni per limitare al massimo l’afflusso di personale, riducendolo solo al minimo indispensabile. Di che numeri stiamo parlando?

“Con i team abbiamo convenuto che il numero di persone necessarie per una squadra ufficiale sia di 40, mentre per un team satellite di 25. Per la Moto2 20 persone e 15 per la Moto3. Ci saranno le persone di Dorna e i tecnici TV. 1300 persone in totale, questo ci permetterà di controllare al meglio tutta la famiglia della MotoGP. Al momento non sono inclusi giornalisti e media ma potrebbero esserci alcuni fotografi”. 

Dorna sta lavorando anche per il campionato SBK?

“Stiamo lavorando anche sulla SBK, una possibilità è quella di organizzare il campionato su circuiti che la settimana prima hanno accolto la MotoGP. Stiamo studiando la situazione per cercare ad arrivare al miglior calendario. Per noi è una priorità anche avere un campionato di Superbike”. 

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