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MotoGP e Formula 1 unite: il Red Bull Ring per ripartire

Entrambi i campionati pensano al circuito austriaco per ripartire: le strategie comuni delle due serie per salvare la stagione

MotoGP: MotoGP e Formula 1 unite: il Red Bull Ring per ripartire

MotoGP e Formula 1 sono affiancate su una immaginaria linea di partenza: i motori urlano ma il semaforo è rosso, non possono scattare. Le due massime serie motoristiche, in queste settimane, stanno affrontando una crisi nuova e imprevedibile. L’epidemia di coronavirus ha influenzato tutti gli aspetti della vita e anche lo sport. Le Olimpiadi sono state rinviate per la prima volta nella loro storia e ogni disciplina è ferma.

Auto e moto sono sulla stessa barca e stanno pensando a soluzioni simili per uscire dall’impasse. I problemi sono identici: un grande numero di persone da spostare in tempi in cui i viaggi sono limitati e le distanze di sicurezza fra le persone sono fondamentali.

Le porte chiuse quasi una certezza

Correre a porte chiuse, senza pubblico, ospiti e personale ridotto al minimo, sembra ormai una necessità piuttosto che una possibilità. FIM, FIA, Dorna e Liberty Media (rispettivamente le Federazioni e gli organizzatori dei due campionati) hanno questa idea in testa da tempo, almeno per il primi Gran Premi.

Snellire al massimo le persone che si muovono rende più semplice l’organizzazione per raggiungere l’unico obiettivo che interessa a tutti: correre e trasmettere le gare in TV. I diritti televisivi sono ormai l’entrata più importante nel bilancio e quei soldi servono per tenere in piedi le squadre, ora in sofferenza.

Meglio correre in un deserto (perdendo i soldi dei biglietti) ma con le telecamere accese: è la semplice equazione.

L’Europa e il Red Bull Ring per ripartire

Entrambi i campionati pensano anche allo stesso circuito per il nuovo inizio ed è quello del Red Bull Ring. Indiscrezioni recenti indicano la pista austriaca come il teatro per il primo GP della F1, il 5 luglio. La MotoGP ha lo stesso tracciato in calendario per il 16 di agosto e anche lei crede che possa essere il posto giusto per cominciare.

Perché? Innanzitutto, l’Austria, fra le nazioni europee, è quella che ha contenuto con maggiore successo l’epidemia, alcuni negozi sono stati aperti e si sta già pensando di ricominciare con le partite di calcio (a porte chiuse, naturalmente). Questo fa sperare che nel giro di due mesi la situazione si normalizzi ulteriormente.

Altro aspetto, non meno decisivo, da considerare è che il circuito (come dice il nome) è di proprietà della Red Bull, sponsor ben presente in entrambe le serie. Per Red Bull sarebbe meno importante, rispetto ad altri promoter locali, incassare i soldi dei biglietti per sostenere il Gran Premio e questo non sarebbe un vantaggio da poco nell’eventualità di una gara a porte chiuse.

Due gare, stesso circuito

Quindi sia MotoGP che F1 pensano all’Europa per ripartire sfruttando l’estate. Il piano è quello di concentrare il maggior numero di GP in questa stagione in modo da sfruttare il buon clima, per poi passare in Asia quando arriverà l’autunno e il meteo potrebbe diventare un problema in Europa.

Entrambi i campionati stanno pensando anche di organizzare due gare in fine settimana consecutivi sullo stesso circuito. Le quattro ruote guardano a Silverstone, pista strategica per quel campionato perché in Inghilterra fanno base 7 delle 10 scuderie che ne prendono parte.

In questo senso, Italia e Spagna sono le due nazioni strategiche per il motomondiale, quelle in cui hanno la sede la maggior parte delle squadre di tutte le classi. Solo pensando alla classe regina, in Italia ci sono Ducati, Aprilia, Pramac, Yamaha e Suzuki.

Il vantaggio, non trascurabile, è che nei due Paesi c’è anche un buon numero di circuiti omologati e relativamente vicini tra loro. Non sarebbe un’utopia correre una domenica a Misano e quella successiva al Mugello, oppure prima a Barcellona e poi ad Aragon, per fare degli esempi.

Come per la F1, la MotoGP sarebbe poi pronta per salpare verso i paesi caldi per l’autunno e, probabilmente, anche per gli inizi dell’inverno.

The show must go on, ma prima deve iniziare.


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