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Prova Mazda 3: Su strada con la hatchback giapponese

Motore silenzioso e dall'ottimo allungo. Il cambio manuale è di quelli che invitano a guidare. La nuova Mazda 3 è progettata per emozionare

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La nuova era di Mazda, inizia proprio con il best seller della casa giapponese. Una delle berline più apprezzate per design e piacere di guida.

Mazda3 rappresenta l’evoluzione del design KODO che si ispira sempre di più ai movimenti naturali di un disegno fatto a mano. Con linee innovative, dinamiche che seguono il delicato gioco di luci e riflessi dell’arte Utsuroi (effetto luci/ombra tipici delle foglie).

Negli interni, la Nuova Mazda3 arricchisce il concetto “less is more”, ulteriore sviluppo della filosofia umano-centrica.

Per GPOne, abbiamo provato la berlina giapponese, equipaggiata dal motore 1.8L da 116CV Skyactiv-D 6MT, in allestimento Exclusive.

MOTORE: POTENTE QUANTO BASTA NEL RISPETTO DEI CONSUMI E DELLE PRESTAZIONI

La nuova gamma di motori offre, oltre al “magico” Skyactiv-X, un motore diesel di ultima generazione, completamente riprogettato. Lo Skyactiv-D da 1.8 litri, sostituisce i precedenti propulsori da 1.5 litri e 2.2 litri.

La cilindrata precisamente è di 1.759 centimetri cubici per una potenza di 116 CV, sviluppati a 4.000 giri/min.

La coppia calcolata è di 270 Nm, già disponibile tra i 1.600 e 2.500 giri. L’accelerazione da 0-100 km/h è garantita in 10,3 secondi e la velocità massima dichiarata è di 194 km/h.

Il motore è omologato Euro 6d-TEMP, l’ultimo requisito disposto dal ciclo di test WLTP/RDE.

Lo Skyactiv-D 1.8 adotta il sistema NSC (catalizzatore ad accumulo di NOx) che converte l’ossido di azoto in innocuo azoto, riducendo drasticamente le emissioni di NOx.

Su questo propulsore, abbiamo un unico turbocompressore a geometria variabile per una discreta spinta ai bassi e un’ottima progressione agli alti.

Notevole è il lavoro svolto dal sistema Natural Sound Smoother, che sopprime i rumori tipici dei ticchettii dei motori diesel.

A questa motorizzazione viene abbinato un cambio manuale a 6 rapporti Skyactiv-MT o il cambio automatico a sei rapporti Skyactiv-Drive.

Il consumo dichiarato medio è di 4,1-4,2 l/100km. Da nostri test siamo riusciti ad ottenere un consumo medio di circa 5,2 l/100km, anche se prevalentemente su tratti urbani. Pur vero che, se si spinge di più sul pedale dell’acceleratore, i consumi comunque non superano la soglia dei 5,9 l/100km.

Su oltre i 600km percorsi, abbiamo riscontrato che a 90 km/h il numero di giri motore sale a 1.650, mentre a 110 km/h il numero di giri raggiunge i 2000 ed a 130 km/h il numero di giri si attesta sui 2.375, sempre in sesta marcia.

Scheda Tecnica

– Cilindrata 1.759
– Alimentazione Diesel Skyactiv-D Direct Injection – Euro 6d-Temp
– Potenza massima 85 kW (116 CV) a 4.000 giri/min
– Coppia massima in 270 Nm, tra i 1.600. e 2.500 giri al minuto
– Cambio manuale a 6 rapporti
– Numero cilindri 4 – DOHC 16 valvole
– Trazione anteriore
– Velocità Max 194 km/h
– Accelerazione da 0-100 km/h, in 10,3 secondi
– Consumo medio 4,2 l/100 km (dichiarato)
– Lunghezza 446 cm; larghezza 179 cm; altezza 143 cm
– Capacità bagagliaio 358 litri, espandibili a 1.026
– Massa 1.299 kg

ALLA GUIDA: SI VIAGGIA IN ASSOLUTO SILENZIO. TANTO COMFORT MA POCO SPRINT AI BASSI GIRI

Si viene accolti da un abitacolo privo di fronzoli, dove tutto si concentra nella filosofia umano-centrica di Mazda. La piattaforma Skyactiv-Vehicle Architecture è realizzata su studi approfonditi sul corpo umano per ottimizzare e migliorare il più possibile il comfort di marcia.

I sedili ridisegnati offrono un supporto ideale al bacino e mantengono la naturale forma ad S della colonna vertebrale. Si sta comodi e si ha tutto sotto controllo. La corona dello sterzo è alquanto ampia ma i comandi al volante sono tutti a portata di mano, facili ed intuitivi.

Acceso il motore, si apprezza il lavoro svolto nel ridurre al minimo il rumore tipico di un motore diesel.

Ai bassi giri è un po’ pigro ma superata la soglia dei 2.000 giri, mostra una progressione notevole per un allungo degno di un motore benzina. Si riescono ad effettuare cambi marcia anche al di sopra della soglia dei 5.000 giri.

Per una guida più parsimoniosa ed attenta ai consumi, attestandosi a consigli del cambio marcia, si apprezza l’assoluto silenzio dell’abitacolo, dove tanti sono gli accorgimenti effettuati per ridurre al minimo i rumori esterni. Tra cui citiamo la struttura “a doppia parete”, nella quale viene lasciata una intercapedine tra la tappezzeria del pavimento e il sottostante pannello del pianale.

Il cambio manuale è un’opera d’arte che invita a guidare, dal sapore nudo e crudo del piacere di guida di un’auto sportiva.

Anche le sospensioni svolgono un egregio lavoro. La geometria rivista aiuta a trasmettere in modo più lineare le sollecitazioni dal fondo stradale. All’anteriore troviamo sospensioni di tipo MacPherson e uno schema a barra di torsione al posteriore. Ottimo assorbimento su dossi e pavè di città. Nella guida dinamica, la Mazda 3 si presta con grande disinvoltura, mai impacciata ed insicura.

La stabilità ed il comfort di marcia, viene assistito costantemente dal sistema G-Vectoring Control Plus. Che interviene direttamente sui freni delle ruote esterne alla curva, per tenere sotto controllo gli effetti d’imbardata, rollio e beccheggio.

La frenata non è delle più pronte ma per il tipo di motorizzazione e lo stile di guida di questa vettura, sono indubbiamente proporzionati.

Nelle manovre di parcheggio, lo sterzo è un po’ duro ma si ha un’ottima visuale sia da parabrezza che da lunotto. La telecamera a 360° offre una qualità di risoluzione sullo schermo davvero notevole. Nessun problema per gli ingombri, si parcheggia con serenità.

Tanti sono i sistemi di Ausilio alla guida presenti, dove solo il controllo di mantenimento di corsia l’avremmo tarato diversamente.

– Sistema di sensori di parcheggio anteriori e posteriori
– Sistema di mantenimento della carreggiata (Lane-keep Ass­ist Sys­tem)
– Sistema intelligente frenata in città anche posteriore (Rear SCBS)
– Sistema di frenata di emergenza posteriore in uscita parcheggio (RCTB)
– Funzione Cruise and Traffic System (CTS)
– Cruise Control Adattativo MRCC (con funzioni Full Speed e Intelligent Speed Assist)
– Sistema rilevazione stanchezza guid­atore (DAA)
– Sistema di monitoraggio angoli ciechi (BSM)

Le nostre note

– Il bracciolo centrale e capiente ma scomodo da aprire/chiudere durante la guida
– l’Active Driving Display proiettato sul parabrezza, sempre leggibile ed a colori
– Telecamera posteriore non coperta dalla pioggia
– Il vano porta oggetti/smartphone anteriore è poco pratico, quando si utilizza il vano porta bibite

CI PIACE

– Il motore agli alti giri diverte e non poco, specie utilizzando l’ottimo cambio manuale
– Dotazioni di serie complete di molti sistemi di ausilio alla guida indispensabili
– Il look della nuova Mazda 3 è moderno ed è differente dalla concorrenza

NON CI PIACE

– Il sistema infotainment è un po’ macchinoso da utilizzare durante la guida
– Il baule potrebbe offrire qualcosa di più in termini di spazio e praticità
– Il motore ai bassi giri, presenta qualche incertezza

IN CONCLUSIONE

Oltre 6 milioni di Mazda sono state vendute in tutto il mondo, segno di un successo che continua nel tempo.

La motorizzazione diesel offre un piacere di guida nel pieno rispetto del silenzio e dei consumi. Se si desidera una motore più pronto e sportivo, consigliamo la novità di Hiroshima. Lo Skyactiv-X.

Nei test di Euro NCAP, supera le prove a pieni voti. Merito anche dei tanti sistemi di sicurezza di serie presenti.

Il prezzo parte da € 23.700 e per la vettura che abbiamo in prova (ricca di optional), in colorazione Soul Red Crystal, si raggiungo i 31.000,00€ chiavi in mano.

►► LEGGI LA PROVA INTERNI DI MAZDA 3

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