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MotoGP, Pernat: “Ducati in crisi, Dovizioso non ha più quella sana pazzia”

“Marc ha giocato al gatto col topo con Vinales, facendolo finire a terra come un pollo. In Aprilia la situazione è meno peggio di quello che sembra”

MotoGP: Pernat: “Ducati in crisi, Dovizioso non ha più quella sana pazzia”

La storia è sempre la stessa e ormai ci siamo abituati. Giusto per non farsi mancare nulla, Marc Marquez sbanca l’Australia, centrando il quinto successo consecutivo. Lo spagnolo cattura tutta la scena, in una domenica dove Pecco Bagnaia conquista il suo miglior risultato di sempre in classe regina, facendo fare brutta figura ad Andrea Dovizioso.

Il forlivese si lecca le ferite, assieme a lui anche Valentino Rossi, preceduto dall’Aprilia di Andrea Iannone. C’è chi poi incassa un distacco abissale, addirittura superiore al minuto, è il caso di Jorge Lorenzo, ultimo al traguardo

Ecco quanto accaduto a Phillip Island secondo l’occhio attento del nostro Carlo Pernat.

“Credo che Marquez abbia individuato i suoi due nemici, ovvero Quartararo e Vinales, li combatte sulla pista e con la testa. La caduta di Maverick è dovuta al fatto che Marc abbia giocato al gatto col topo, poi ad un certo momento, quando lo ha passato, Vinales non ci è stato ed è finito a terra, cadendo come un pollo. I record di Marc non sono finiti e sono convinto che batterà anche quelli riguardanti i GP vinti in una singola stagione. Quella di Phillip Island è stata poi la domenica delle seconde linee. È il caso della Pramac, con il terzo posto di Miller e il quarto di Bagnaia. Abbiamo riscoperto Pecco, che ha fatto quel salto di qualità che aspettavamo. È andata invece in crisi la Ducati ufficiale. Dovizioso non era in giornata, non aveva quella sana dose di pazzia per giocarsi qualcosa di importante con Marquez. Petrucci è finito a terra e non è la prima volta in Australia, sente il fiato addosso di Miller ed è consapevole sia lui l’avversario. C’è poi l’Aprilia. La prova delle gomme di venerdì ha aiutato mentalmente i piloti, tanto che Iannone ha disputato una gran gara, mostrando di avere ancora talento. A quanto pare le cose sono meno peggio di quanto pare. Che dire poi di Lorenzo, ultimo a un minuto. Al momento questo è un gioco delle parti, dato che Jorge non parla e la stessa cosa la fa la Honda, dato che il primo dei due che apre bocca paga. A questi livelli la Honda non può permettersi di vedere una moto ultima. Infine c’è il titolo di Dalla Porta, il quale ha centrato due record. Ha riportato il titolo nella minima cilindrata ed è stato il primo italiano a vincere in Moto3. Ha vinto da vero campione, evitando di accontentarsi”.     

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