Tu sei qui

MotoGP, Zarco: “Fermo a casa ho capito che correre è l'unica cosa che voglio"”

“La Honda? Se non mi adatto non ci sarà più posto per me in MotoGP. Più che collaudare potrei accettare anche una offerta per tornare in Moto2”

MotoGP: Zarco: “Fermo a casa ho capito che correre è l'unica cosa che voglio

Toh, chi si rivede! In Australia Johann Zarco inaugura la sua avventura in sella alla Honda. Come ben sappiamo il francese sarà in azione fino a Valencia, dal momento che dovrà raccogliere il testimone dell’infortunato Takaaki Nakagami.

Non manca quindi la curiosità nei confronti del transalpino, il cui compito sarà di cucirsi il prima possibile addosso la Honda RC213-V edizione 2018 dopo l’esperienza con KTM.

Sono molto felice di essere qua a Phillip Island – ha esordito Zarco - la MotoGP sembrava essere un capitolo chiuso per me, invece ho avuto questa opportunità. La Honda è una nuova moto per me, avrò modo di provarla per la prima volta qui in Australia e in seguito a Sepang. Cercheremo quindi di fare del mio meglio”.  

L’ultima sua immagine in sella alla moto risale a Misano.

Ovviamente non è stato il massimo rimanere fermo per così tanto tempo – ha ammesso - è una cosa strana, dato che mai prima d’ora mi era accaduta. Fortunatamente nella mia carriera non ho mai rimediato infortuni che mi hanno pregiudicato la partecipazione a determinate gare. Tutto ciò mi ha aiutato a capire che voglio correre e proprio per questo motivo ho colto al volo l’occasione di correre con la Honda di Cecchinello, nonostante possa essere un rischio”.

Zarco si focalizza quindi sul presente.

“Il mio futuro è molto breve e intenso, non voglio quindi farmi illusioni. Ho preso questa opportunità perché è il miglior modo di correre, anche se dovessi tornare in Moto2. Non nego di aver parlato con diversi team per il 2020 della classe intermedia”.

Una cosa pare scontata: sarà difficile vedere Johann nei panni di collaudatore il prossimo anno.

“Mai dire mai. Voglio essere un top rider e di conseguenza ho bisogno di correre. Anche se corri in Moto2 hai la possibilità di mantenere alto il livello. Penso ad esempio a Quartararo, che dalla Moto2 è approdato alla MotoGP, mostrando di essere competitivo. Come detto la Moto2 può essere una opportunità”.

Zarco mette poi da parte ogni tipo di timore riverenziale.

“Non alcuna paura di questa avventura, perché o mi adatto alla moto mostrando di imparare e essere competitivo oppure per me non ci sarà posto in MotoGP”.

A quanto pare la Honda 2018 pare più facile rispetto alla versione 2019.

“Sono molto emozionato per questa esperienza e tutto ciò va oltre ogni dettaglio tecnico. Di sicuro mi ha fatto strano vedere gli altri correre in tv, mentre io ero a casa. Posso comunque dire che dal punto di vista fisico mi trovo meglio rispetto a settembre. Sono inoltre consapevole del fatto che la moto possa essere competitiva e tutto ciò è chiaro per me. Voglio quindi cercare di essere tra i primi dieci”.  

L’ultima battuta riguarda Binder in KTM.

“Sono felice per Brad, è un pilota che ha vinto in Moto3 e sarà il primo sudafricano in MotoGP. Gli auguro il meglio”.

Audio raccolto da Paolo Scalera

Articoli che potrebbero interessarti