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MotoGP, Rossi: "Per una vittoria alla Marquez tornerei ai box a piedi"

Marc senza benzina e Rossi scherza: "Ferrari diceva che la migliore auto è quella che vince e poi si rompe dopo il traguardo. Presto proverò la McLaren di Hamilton e lui la mia M1"

MotoGP: Rossi: "Per una vittoria alla Marquez tornerei ai box a piedi"

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Valentino Rossi ha vissuto un Gran Premio del Giappone oggettivamente disastroso. Dopo aver sofferto in qualifica, con una decima casella conquistata sulla griglia di partenza, Rossi ha tentato di imbastire una rimonta in gara, che però si è svolta molto lentamente prima di terminare del tutto nella ghiaia della prima curva del Twin Ring di Motegi.

Una banale chiusura di anteriore della sua M1 mentre era in lotta con Petrucci, con l'aggravante che in quel momento in gioco non c'era un posto sul podio per il Dottore, quanto piuttosto una modesta top ten nello stesso GP in cui tutte e tre le altre M1 in pista gli sono state costantemente davanti, dalle qualifiche alla prima parte di gara.

Poco da salvare in un bilancio che segna un rosso continuo a cui non ci si deve ovviamente abituare. Rossi è consapevole di non poter accettare di competere per queste posizioni ed assieme alla Yamaha sta tentando di trovare risposte che però non arrivano. Le prestazioni di Quartararo con la moto del 2018 poi fanno anche venire più di un dubbio sulla direzione presa nello sviluppo della moto di Iwata. Forse un passo indietro potrebbe essere un punto di inizio per non fare errori in vista del 2020?

"La moto 2018 migliore della 2019? Questo non lo so. Il problema è che sono sempre quello che soffre un po’ di più degli altri piloti Yamaha in accelerazione ed anche in velocità sono più indietro. Sono un po’ più grosso, ma non c’è tanta differenza. Qui secondo me partendo più avanti si poteva fare meglio. Il mio passo non era così lontano dagli altri, almeno se lasciamo stare i primi tre. Gli altri erano vicini".

Stiamo vivendo una MotoGP in cui tutto è al limite. Marquez è rimasto senza benzina dopo il traguardo. Forse anche Yamaha deve avere un approccio più estremo?

"Si, Marquez è tornato a piedi, però fanno bene i calcoli in Honda! Come diceva Enzo Ferrari, la macchina da corsa perfetta è quella che si rompe appena dopo il traguardo, perché vuol dire che è tutto al limite, mi piacerebbe avere questi problemi. Se poi dopo il prezzo sarebbe tornare ai box a piedi, ecco lo farei!".

Ma tu ti stai divertendo ancora in moto?

"E’ un momento un po’ difficile, perché dopo qualche gara abbastanza buona nelle ultime abbiamo avuto tanti problemi. Poi oggi il mio passo era costante, ma ho sbagliato e sono caduto. Mi piacerebbe essere più veloce per lottare per delle posizioni migliori. Oggi sono partito male. Non tanto alla prima curva, ma dopo mi sono trovato in una situazione di confusione, sembrava una giungla. Credo di essermi toccato con una KTM all’ingresso della dieci e siamo andati entrambi larghi, perdendo qualche posizione".

Quello ha compromesso un po' la gara.

"Dopo in ogni caso il mio passo non era abbastanza veloce per recuperare. Ho recuperato qualcosa, ma non ero forte oggi. In alcuni giri il ritmo non era male, ma tutti sono stati veloci oggi ed è stato molto difficile cercare di recuperare da dietro. Quando ho raggiunto Petrucci ho fatto un bel duello, lui ha fatto un piccolo errore ed anche io ne ho fatto uno. Poi ho commesso il mio errore e sono andato a terra. Non ho ancora visto i dati, ma penso di aver fatto un errore alla curva 1 e per questo sono caduto, mi si è chiuso l’anteriore e sono scivolato. Ma anche senza caduta la gara è stata veramente dura, sono partito troppo dietro ed il mio passo non era niente di che. Una gara difficile".

Qui sentivi di avere lo stesso potenziale delle ultime gare, oppure speravi in qualcosa in più?

"Penso che questa volta ero già veloce rispetto alle ultime gare, ma sono partito troppo indietro ed è diventato tutto difficile. Nelle ultime gare non riusciamo mai ad essere veloci ed abbiamo tanti problemi. Anche oggi avevo difficoltà a superare perché soffrivo tanti in accelerazione. Non abbiamo la velocità che vorremmo. Secondo me il mio potenziale era di restare con Rins e Crutchlow più o meno. Avevamo quel passo tutti e tre, solo che sulla griglia ero troppo dietro e poi ho anche perso quelle posizioni all’inizio". 

La partenza è sempre più importante.

"Il fatto è che tutti partono molto forte anche grazie ai sistemi di launch control. Prima si riusciva a fare più differenza, se indovinavi una partenza riuscivi anche a saltare una fila intera. Oggi partono quasi tutti uguale e poi tutti sono molto preparati già dal primo giro ad andare al massimo. Nelle ultime qualifiche non sono andato malissimo, sono stato sempre almeno in seconda fila. Ieri invece è stata una qualifica un po’ difficile, dovevo fare meglio. Anche partire due posizione davanti poteva fare la differenza". 

La prossima è Phillip Island, una pista che ami.

"Phillip Island è sempre bella, ma anche molto tosta. E’ una delle mie piste preferite, bisogna vedere come saremo messi. Adesso guarderemo i dati per cercare di capire come andare meglio lì. 

Una giornata da dimenticare, ma un sorriso oggi però te lo ha regalato tuo fratello Luca.

"Oggi Luca è stato fantastico, mi è piaciuto da matti. E’ stata la sua più bella vittoria secondo me. Ha lottato ed ha passato Luthi dopo un bel duello. Vincerne due di fila non è da tutti, sono riusciti a trovare il bandolo della matassa nel box. Purtroppo l’hanno fatto un po’ tardi, ma adesso sta andando veramente forte e deve continuare a farlo da qui a fine stagione. Una bella giornata per noi, anche Vietti ha fatto podio con un bel sorpasso all’ultima curva, quindi sono stati molto bravi, il Team SKY VR46 si è comportato bene".

Sembra che tra poco tornerai su una F1, scambiando la tua M1 con la Mercedes di Hamilton.

"E’ da un po’ che vogliamo fare questo scambio con Hamilton, è una cosa bellissima. Stanno cercando di organizzare una giornata in cui Lewis prova la mia M1 ed io provo la sua Mercedes. Speriamo di farcela, potrebbe essere una cosa molto figa e poi risalire su una F1 anche se solo per una volta è bello". 

Audio raccolto da Paolo Scalera 

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