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MotoGP, Petrucci: “La scomparsa di Luca insegna cosa è importante nella vita”

Danilo sulla scomparsa di Luca Semprini: “Quasi non avrei voluto correre. Quanto accaduto ci ha insegnato quanto sia brutto tenersi dentro le cose e non aver il coraggio di dirle”

MotoGP: Petrucci: “La scomparsa di Luca insegna cosa è importante nella vita”

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A Brno c’è un clima surreale, dal momento che le moto sembrano recitare un copione a parte, tanto da aver un’importanza marginale. Poco importa infatti se Quartararo abbia fissato il miglior tempo della giornata o se Rossi abbia rotto il motore. Lo stesso discorso vale  per le prestazioni della nuova carena sfoggiata sulla GP19. Già, perché  la scomparsa di Luca Semprini ha  scosso il paddock, specialmente la squadra Ducati.

Una grave perdita per il team di Borgo Panigale, che aveva affidato a Semprini il compito di addetto stampa di Danilo Petrucci. Il pilota di Terni nemmeno vuole parlare della GP19 e delle prestazioni, dal momento che la sua mente è focalizzata sull’amico che purtroppo non c’è più.  

“Ieri c’era un’aria molto pesante – ha esordito Danilo – non so se tutto ciò possa condizionare o meno la mia guida, personalmente non credo. È stato un fulmine a ciel sereno, anche perché Luca era colui che mi portava in giro nel paddock, visto le sue mansioni da ufficio stampa, dato che ero stato affidato a lui”.

Non manca poi il ricordo da parte di Petrucci.

Lo conoscevo da molto tempo, fin da quando scriveva per GPOne. La mia prima reazione è stata quella di volere andare via da Brno, dato che le corse sono una cosa marginale rispetto alla vita. La scomparsa di Luca mi ha ricordato che le cose più brutte sono quelle che non vengono dette. Al giorno d’oggi si risparmia un “ti voglio bene”, un “grazie” o un “bravo” perché magari ti vergogni a dirlo. Se lo dici a un tuo amico, ad esempio, sembra che sei dell’altra sponda. Poi, quando le persone se ne vanno o non sono più al tuo fianco, credo sia la cosa più brutta che possa accadere non aver gli detto ciò che pensavi”.

Il dolore da parte di Danilo è grande per questa tragica scomparsa.

“Luca era un buono, anzi troppo buono. Il modo in cui ci ha lasciato è stato terribile. Ovviamente si continua a lavorare, ma la prima sensazione è che le corse siano marginali quando succede una cosa del genere e l’attuale situazione mi dà fastidio”.

Audio raccolto da Paolo Scalera

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