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MotoGP, Cadalora: "addio Vale, è stato come correre ancora tre anni"

"Mi sono sempre sentito in moto con Rossi, ma ora ho bisogno di tempo per me. Ai suoi meccanici ho detto: ora ho capito perché Doohan mi batteva"  

MotoGP: Cadalora: "addio Vale, è stato come correre ancora tre anni"

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Luca Cadalora lascia. Non sarà più al fianco di Valentino Rossi come coach, l'anno prossimo. Il suo posto, probabilmente, sarà preso da Idalio Gavira, che attualmente svolge il medesimo compito per il team Sky, ma è presto per indicare un sostituto del tre volte iridato. Con la sua competenza, tecnica e di ex pilota, in giro non c'è nessuno.

"Purtroppo abbiamo tentato di tenere Cadalora per i prossimi due anni ma ci ha detto elegantemente di no - ha confermato il 9 volte iridato - È stata una grandissima esperienza, mi sono divertito ci siamo divertiti. Qui è venuto Gavira, ma non abbiamo ancora preso alcuna decisione. Purtroppo perdiamo Luca, ma sono sicuro che ci verrà a trovare", ha concluso Vale.

Un commento breve, ma intenso.

"Ho deciso di prendere un momento di pausa - ha poi spiegato il fuoriclasse modenese - sono stati tre anni intensi e bellissimi. E' stata una esperienza fantastica con Vale. Un campione straordinario, non solo come pilota ma anche come persona. Questo mi ha permesso di durare addirittura tre anni una sorpresa sia per me che per lui (ride). Ora in questo momento non mi sento di continuare...noi piloti siamo un po' viziati, ci piace fare le cose quando sentiamo una spinta dentro".

Una breve pausa, per raccogliere le idee, poi Cadalora ha proseguito.

"La cosa più bella è lasciarsi in bellezza. Non ci lasciamo ovviamente come persone. Fra di noi è nata una amicizia che spero rimanga per sempre, non solo da parte mia ma anche da parte sua. Il mondiale MotoGP è lungo, ci sono tante gare, avevo bisogno di avere un po' più di tempo per le mie cose. La famiglia: ho due ragazze a casa e molti hobby che ho dovuto trascurare. La mia passione per le vecchie auto da rally che preparo personalmente. Ho una Subaru, due Mitsubishi Lancer e una Nissan Nismo. Ieri sono stato assieme a Gavira, oggi ha fatto lui da solo. Penso che possa contribuire come ho fatto io in questi ultimi anni".

Da un certo punto di vista Luca Cadalora è insostituibile: piloti profondi conoscitori della dinamica della moto come lui ce ne sono pochissimi.

"Dal punto di vista tecnico porto via con me tantissimo, perché sono un grande appassionato - ha proseguito Luca - Sono stato a contatto diretto con gli ingegneri Yamaha e coinvolto al cento per cento con il team. E' stata una grande soddisfazione, e secondo ci sono tutti gli elementi perché nel prossimo anno arrivi una moto più competitiva".

E siamo agli addii.

Cosa porto con me? Il rapporto con tutte le persone con cui ho lavorato: ci siamo divertiti, abbiamo scherzato ma abbiamo anche lavorato sodo. Quelli di vale sono meccanici straordinari. Ho fatto loro una battuta: adesso ho capito perché Mick Doohan mi cacciava la paga, era perché aveva voi come meccanici. Sono stati belle queste tre stagioni, mi hanno arricchito. È stato un po' come correre ancora tre anni, anche perché mi sono sempre sentito in moto con Vale. Cosa ne farò del mio cappellino da coach? Chi lo sa, mai dire mai. Ho dato tre anni della mai vita. E ne avevo dati tanti quando correvo: in questo momento mi sento di fermarmi un attimo".

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