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SBK, Rea: ho vinto quattro titoli mondiali? Fatico a crederci

Il numero 1 delle derivate: "sapevo come ci si sentisse in questi casi, ma non avrei mai immaginato di farcela ancora". Sykes 2°: "sono deluso, però oggi è il giorno di Rea"

SBK: Rea: ho vinto quattro titoli mondiali? Fatico a crederci

Un’altra micidiale vittorie per Jonathan Rea, arrivato in Francia con l’obiettivo preciso di chiudere definitivamente i giochi riguardanti il titolo Mondiale, andato per la quarta volta consecutiva nelle sue mani.

In una gara nettamente dominata, l’ennesima, il nordirlandese ha portato la sua Kawasaki ufficiale sul gradino più alto del podio per la tredicesima volta nel 2018, arrivando a quota 130 complessivi in Superbike, eguagliando l’australiano Troy Corser.

Con il quarto campionato vinto, il numero 1 pareggia lo score di Carl Fogarty, detenendo però 67 successi contro i 59 dell’inglese. Rea è quindi il miglior rappresentante (almeno numericamente parlando) delle derivate di serie e l'esultanza in stile Spiderman rimarrà nella storia: “è semplicemente incredibile questa sensazione - ha dichiarato Johnny, fotografato insieme ai tre alter ego che ne celebravano il successo - se penso da dove sono partito, dalle gare di cross in Irlanda del Nord, attraversando le Road Races, sino al Mondiale, fatico a crederci"

L'emozione non ha tradito la freddezza di un pilota "abituato" a vincere: "è come se stessi cavalcando una onda positiva e vincente con il team Kawasaki - ha  aggiunto - la nostra ZX10-RR è perfetta, le persone che lavorano con me sono straordinarie. Avevo già vinto tre titoli consecutivi, sapevo come ci si sentisse in questi casi ma, guardandomi indietro, non avrei mai immaginato né creduto di poterne vincere addirittura quattro. Mi è piaciuto vedere mio padre alzare il trofeo sul podio, lui mi è sempre stato vicino, questo momento è veramente fantastico”:

Non allo stesso livello del Campione, il morale di Tom Sykes, arrivato secondo a Magny-Cours, dimenticando infortuni ed interventi chirurgici.

Dopo una sensazionale Superpole - lui è davvero il maestro del giro secco, l’inglese ha condotto una gara iniziata all’attacco, poi ha deciso di accontentarsi del secondo posto:mi si è chiuso lo sterzo un paio di volte - ha spiegato Tom - ecco perché ho preferito calare di passo. Sono un pò deluso, oggi non è una brutta giornata, ma abbiamo sofferto durante la corsa. Oggi è il giorno di Rea, lui ha avuto quattro anni fantastici, ha lavoro bene, faccio le mie congratulazioni a Johnny ed al suo staff. Io sono motivato per la gara di domani, che proverò a vincere”.

 

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