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MotoGP, Ducati e Yamaha "migliori nemici" contro Marquez

Con 250 punti ancora da assegnare tutto è ancora possibile, ma Rossi e Dovizioso devono riuscire a mettere Marc fuori dal podio

MotoGP: Ducati e Yamaha "migliori nemici" contro Marquez

Le vacanze per la MotoGP sono finite e agosto per i piloti sarà un mese di super lavoro, con 3 Gran Premi in quattro settimane e un test in aggiunta per riprendere in fretta il ritmo. Con il campionato non ancora arrivato al suo giro di boa (9 gare fatte e 10 ancora da correre) nulla è ancora scritto, nonostante Marquez abbia già iniziato a mettere la sua firma su questa stagione.

La doppietta Brno-Red Bull Ring che aprirà questa seconda parte dell’anno sarà fondamentale per capire se il vento potrà cambiare o se Marc continuerà a veleggiare verso il titolo. A increspare le acque delle spagnolo dovranno essere Yamaha e Ducati. Le due Case si trovano in questo momento in due situazioni diverse e in un certo senso complementari: la giapponese è la più vicina in classifica a Marquez ma la M1 mostra ancora qualche limite, mentre l’italiana ha un ritardo pesante ma può contare su una Desmosedici altamente competitiva.

Bravi sono stati Rossi e Vinales fino a ora a non sprecare nessuna occasione e a mettere in cassaforte punti importanti. Valentino ha registrato solo una battuta a vuoto (in Argentina a causa del contatto con Marquez), mentre Maverick è l’unico pilota a essere andato a punti in tutti i GP. Questo non è però bastato per impensierire il campiona del mondo e il fatto che la moto di Iwata non sia mai salita sul gradino più alto del podio ne è la conferma.

La M1 non è una moto scarsamente competitiva (i 5 podi del Dottore e i 3 di Vinales lo dimostrano) ma serve un ‘upgrade’ elettronico che sta tardando ad arrivare. Nel lunedì di test a Brno dovrebbe arrivare qualcosa di utile, ma finché non verrà provato dai piloti ufficiali è impossibile dire se sarà quello che serve loro per fare l’ultimo passo in avanti.

Non ha di questi problemi la Ducati, che può contare su una GP18 che è (forse) la miglior moto in campo. Sulla Desmosedici hanno vinto sia Dovizioso che Lorenzo, Petrucci è salito sul podio in Francia ma la sfortuna e gli errori pesano sulla classifica.

Così, se Valentino insegue Marquez a 46 punti e Vinales è a 56, il Dovi ha 77 lunghezze da colmare, 3 più di lui Jorge. Sulla carta, il forlivese e il maiorchino hanno tutto quello che serve per contrastare Marquez ma serve molta più costanza di risultati.

Per assurdo, si potrebbero definire Ducati e Yamaha i ‘migliori nemici’ contro Marquez. Con 250 punti ancora da assegnare tutto potrebbe ancora succedere ma erodere il vantaggio di Marc non è semplice. Basti un dato: il peggior risultato dello spagnolo della Honda (quando non ha commesso errori) è stato un secondo posto. Se continuasse con questo ruolino di marcia, pensare di colmare il gap sarebbe un semplice miraggio.

Per riuscirci bisognerebbe mettere Marquez fuori dal podio e Yamaha e Ducati insieme potrebbe farcela. Non stiamo logicamente parlando di un’alleanza, ma di una conseguenza. Se la M1 di Valentino e Maverick facesse quel passo in avanti che gli manca e se Dovizioso e Lorenzo ritrovassero la continuità mancata fino a questo momento, il campionato potrebbe veramente riaprirsi.

I prossimi due round saranno fondamentali per capire se l’inversione di tendenza è possibile. Brno sulla carta è un GP buono per tutti, anche se nel 2017 fu doppietta Honda. Il Red Bull Ring è la casa di vacanza delle Ducati (imbattute negli scorsi due anni). Le vacanze sono finite e si riparte con il coltello fra i denti.

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