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MotoGP, Rossi: io e Luca in 1ª fila, ma solo il meno è fatto

I due fratelli gioiscono ad Assen. "Quando ero più giovane ero contento solo per il 1° o 2° posto, ora mi va bene anche un podio"

MotoGP: Rossi: io e Luca in 1ª fila, ma solo il meno è fatto

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Il sabato di Valentino aveva preso una brutta piega nel quarto turno di prove libere, “mi aspettavo di andare più forte” ammette, e, come se non bastasse, era arrivata anche una caduta. Non il miglior modo per prepararsi alle qualifiche, ma nei 15 minuti decisivi il Dottore non si è fatto trovare impreparato. All’ultimo tentativo, era in mezzo a un gruppone compatto ed è riuscito a sfruttare l’occasione.

Solitamente ci sono almeno due o tre gruppetti di piloti per la pista, oggi invece eravamo tutti insieme - racconta - Ad Assen la scia può fare la differenza, soprattutto nell’ultimo settore, e dipende tutto da come di senti. Anche la fortuna ha la sua parte e io mi sono trovato nella posizione giusta. Devo ammettere che mi sono divertito”.

Ed è arrivata la prima fila…
Il meno è fatto (ride) L’importante è la gara, ma partire davanti è un buon segnale. Sono contento di questa posizione, perché dopo la caduta ho dovuto riprende fiducia e ritmo, ci sono riuscito. Sapevo di potere fare bene in qualifica dopo dei buoni turni di prove”.

Non sarai l’unico della famiglia in prima fila, anche tuo fratello Luca Marini partirà dalla stessa posizione.
Sono contentissimo, è una grande soddisfazione. Non solo per lui, ma per tutto il team: abbiamo messo tre piloti in prima fila tra Moto2 e Moto3. Bagnaia è una conferma, Bulega sembra essersi ripreso dopo un periodo difficile. Logicamente sono più contento per Luca, perché passo tanto tempo con lui. Il mio consiglio per tutti è quello di rimanere tranquilli e fare una bella gara. Credo che mio fratello abbia il passo per salire sul podio”.

Anche il tuo ritmo ti consentirà di puntare in alto?
Sicuramente mi piacerebbe farlo. Quando ero giovane e vincevo molto, ero contento quando tornavo a casa con un punteggio che iniziava con il 2, cioè  quelli per il primo o il secondo posto (ride). Ora vanno bene anche 16 punti, un podio è sempre importante. Vado sicuramente forte, ma il problema è che tutti lo fanno”.

Che gara ti aspetti?
Non saprei, a spanne direi che Marquez è quello che va più forte, poi ci siamo io, Vinales, Dovizioso e Crutchlow”.

Una gara di gruppo è possibile?
Bisognerà vedere cosa vorrà fare Marquez, se vorrà impostare una gara più o meno strategica. Di solito quello che parte fortissimo è Lorenzo, quindi il gruppo si sgrana. Jorge però qui sembra più lento del solito e inoltre parte indietro, se riuscisse ad essere 5° al termine del primo giro avrebbe già fatto molto. Assen, comunque, è una pista che porta a gare di gruppo”.

Lo si è visto in qualifica i primi 10 piloti sono in meno di 4 decimi…
É una delle più grandi differenze rispetto a 15 anni fa, nelle ultime stagione siamo sempre tutti vicini, e oggi ancora di più. Il livello di professionalità è molto aumentato e tutti lavorano sui piccoli dettagli, curva per curva. Una volta era più romantico, ti basavi solo sulle tue sensazioni. Adesso tocca lavorare di più e a volte è più noioso (ride)”.

Bisogna valutare con attenzione anche la scelta delle gomme…
Sarà molto importante, perché alla fine tutte le tre posteriori possono essere usate per la gara. Con le Bridgestone praticamente non potevi sbagliare, ce n’era solo una che funzionava, ora è più interessante. A volte puoi avere un piccolo vantaggio, altre uno svantaggio. Voglio ancora chiarirmi le idee”.

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