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MotoGP, Le Mans nel segno di Z...arco

Johann in pole su Marquez e Petrucci, 4° Iannone davanti a Dovizioso e Lorenzo, 9° Rossi. Cruthlow a terra in Q1 e portato al centro medico

MotoGP: Le Mans nel segno di Z...arco

Le tribune di Le Mans possono esultare, perché il loro beniamino è stato perfetto. Johann Zarco infatti conquista la pole (la quarta in categoria) in Francia, potendo scattare dalla prima fila per la nona volta consecutiva; un giro encomiabile il suo, coadiuvato da gomma morbida sia all’anteriore che al posteriore e con cui è riuscito a fermare il cronometro sull’1'31"185. “Bellissima sensazione, grande emozione, sono quasi sorpreso da una ovazione simile. Volevo essere veloce ma non pensavo così, devo approfittarne. Le Yamaha qui vanno forte, siamo veloci sia con le gomme nuove che con quelle usate, cosa che può risultare utile domani”.

Chi ha cercato di rovinare la festa al numero 5 è stato Marc Marquez, unico insieme a Pedrosa a montare la media all’anteriore, che si è però dovuto accontentare di arrivare ad un decimo dall’avversario. “Lui ha fatto un grande giro, io ho provato a spingere ma ho sbagliato. Domani vediamo come possiamo gestire la gara; Dovi non è in prima fila ma penso sia l’avversario più pericoloso”.

A chiudere la prima fila troviamo un grande Danilo Petrucci, capace di superare l’ostacolo Q1 per poi conquistare un importante quanto utile prima fila. “Tutti mi dicono di stare tranquillo in questo momento, io non lo sono mai quindi figuriamoci ora. Oggi con la gomma nuova ho faticato, ma nel pomeriggio mi sono arrabbiato e ho voluto questo risultato, grazie anche a un passo avanti compiuto sulla moto. Non facile fare tutto questo passando dalla q1, ho imparato che in MotoGP non si deve mai mollare”.

Il ternano ha tolto la prima fila ad Andrea Iannone (+0.269),  comunque in netto miglioramento rispetto a ieri, mentre la seconda fila è completata dal duo Ducati Dovizioso – Lorenzo; tre rosse nei primi sei posti dunque, un segnale incoraggiante in vista della gara di domani. Chi invece è mancato sono le Yamaha ufficiali, costrette ad inseguire con Maverick Vinales 8° e Valentino Rossi 9°, entrambi preceduti da Jack Miller, autore di una qualifica senza dubbio positiva con la prima delle Ducati 2017. 

Ancora più in difficoltà Dani Pedrosa, 10°complici i problemi fisici (anche lui passato dalle Q1) ed Alex Rins, 15° e rimasto in Q1, ma il più sfortunato della giornata è stato senza dubbio Cal Crutchlow (13°). L’inglese è stato vittima di un highside alla curva otto durante la Q1, venendo portato fuori dalla pista in barella. “Cal non ha mai perso conoscenzaha spiegato il dottor Zasa della Clinica Mobile – ed ora è al centro medico per valutare il suo dolore all’anca. Una volta terminati questi controllo vedremo se portarlo o meno all’ospedale per maggiori visite”.

Una scivolata nei primi minuti ha compromesso anche le qualifiche di Aleix Espargarò, lo spagnolo dell'Aprilia è comunque riuscito a salire nuovamente in sella ma ha chiuso in 12ª posizione, dietro a Tito Rabat, costantemente in crescita sulla Ducati di Avintia.

Continuando nella classifica, spicca il buon 14° tempo di Syharin sulla Yamaha di Tech3, mentre Morbidelli è 16°, con l'unica consolazione di essere stato il migliore sulle Honda satellite. Male anche le KTM, con Smith 17° e Pol Espargarò 18°. Da segnalare anche la scivolata di Alvaro Bautista nelle Q1: lo spagnolo è 20°, dietro a Nakagami e davanti a Luthi. Ultima fila per Redding, Simeon e Abraham.


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