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SBK, Rabbia Rea: oggi pensavo di dovermi ritirare

"Avevo delle bolle sulla gomma, ho temuto che sarei caduto come a Donington". Sykes è 2° ma conferma: "Il vento ha messo in difficoltà le gomme"

SBK: Rabbia Rea: oggi pensavo di dovermi ritirare

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E’ ancora presto per decretare se si tratti di un episodio isolato o meno, ma una delle notizie più importanti della prima manche del 2018 è senza dubbio il fatto che Kawasaki non ha dominato. Colpa dei 900 giri in meno al motore? Pare proprio di no. Certo un secondo e un quinto posto non sono assolutamente un risultato negativo, ma dopo il passo mostrato da Rea nelle prove e la pole position di Sykes le aspettative erano probabilmente altre.

Come detto comunque una verdona sul podio è salita, ovvero quella di Tom Sykes. L’inglese ha guidato la corsa fino a quattro giri dal termine, quando degli evidenti problemi di trazione al posteriore lo hanno costretto a capitolare a favore del più a posto Melandri. “Stavo sorridendo dall’inizio alla fine – apre Tom – avendo avuto un buono scatto in partenza e restando soddisfatto del mio pacchetto di gara. Abbiamo fatto il nostro dovere sia nei test che nelle prove libere, quando abbiamo usato un solo set di gomme per due sessioni”.

Tutto sembrava andare per il verso giusto dunque, ma il finale ha riservato una sorpresa amara. “Oggi, con il vento forte, non sono riuscito a fare alcune curve come nelle prove di ieri. Ed è questo che in definitiva ha messo in difficoltà la gomma posteriore a cinque giri dal termine. Da lì in poi anche la gomma anteriore ha iniziato a soffrire in alcuni punti, come la terza e l’ultima curva; domani però è un altro giorno e sono molto fiducioso”.

Venendo invece a Jonny Rea, la delusione è sicuramente più alta. Il campione del mondo in carica sembrava essere riuscito, nonostante evidenti difficoltà, a portare a casa un prezioso terzo posto, ma il finale di gara è stato a dir poco deleterio, con Davies e Fores che hanno avuto vita facile nel relegarlo in quinta piazza. Per fortuna del nordirlandese, il motivo di tutto ciò sembra chiaro. “Ho avuto un blister (bolle da surriscaldamento ndr) alla gomma posteriore dal sedicesimo giro, ed è stata davvero una sfortuna perché fino a quel punto mi sentivo bene con la moto. Si tratta di un'arma a doppio taglio perché, ovviamente, la gomma non ha resistito continuato a lavorare nel modo corretto, e di conseguenza la mia guida non è stata più naturale”.

La situazione si è rivelata più grave del previsto, tanto che Jonny ha pensato addirittura al ritiro. “Sto ancora cercando una soluzione. Abbiamo cambiato la moto per sentirmi più a mio agio, e non possiamo più farlo accadere. Le vibrazioni erano così forti che continuavo a pensare che sarei caduto, come Donington. Ho pensato di entrare nei box e ritirarmi, ma poi sono riuscito a finire la gara per recuperare alcuni punti ".

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