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MotoGP, Francesco Bagnaia con Ducati Pramac nel 2019

UFFICIALE - Il pilota piemontese debutterà nella top class prendendo il posto di Danilo Petrucci, per lui contratto biennale fino al 2020

MotoGP: Francesco Bagnaia con Ducati Pramac nel 2019

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Il Mondiale deve ancora iniziare, ma le squadre sono già al lavoro per il 2019, dal momento che quest’anno sono in scadenza i contratti di quasi tutti i piloti. Proprio per questo Ducati Pramac ha giocato d’anticipo, chiudendo la trattativa legata a Francesco Bagnaia.

Nell’edizione delle 16:30 di Sky Sport24, Guido Meda ha comunicato l’ingaggio da parte del team satellite di Borgo Panigale del pilota di Chivasso, attualmente in forza allo Sky Racing Team VR46, che gli ha permesso di compiere il grande salto. Qualche mese fa Francesco Guidotti ci aveva svelato l’interesse nei confronti del piemontese, oggi è arrivata l’attesa firma su un biennale per la stagione 2019-2020.

Sono molto contento, è da quando sono bambino che sogno di arrivare in MotoGP con Ducati. Non ci posso ancora credere” le prime parole di Pecco Bagnaia dopo l’annuncio ufficiale.

Il piemontese vede realizzarsi le sue fantasie e la corte di Pramac è stata lunga.

È qualcosa di incredibile, mi hanno voluto tanto - conferma - abbiamo iniziato a parlarne da fine 2016. Dall’inizio, mi hanno detto che sono piaciuto loro da quando sono andato forte con la Mahindra in Moto3, perché non era situazione facile. In quegli anni sono cresciuto tanto insieme al team e adesso bisognerà finire l’opera in Moto2 prima di passare in MotoGP”.

Dalle parole, si è passato ai fatti a fine dello scorso anno.

L’offerta era arrivata a fine dello scorso ottobre e d’instinto avrei firmato senza pensarci - confessa Pecco - La VR46 mi ha aiutato a capire come funziona la MotoGP e, una volta tutto a posto, ho deciso di fare questo passo”.

Per altro, Bagnaia l’aveva provata brevemente a fine del 2016, quando era salito a Valencia sulla Ducati di Aspar, dopo avere vinto una scommessa con Gino Borsoi.

In quei 9 giri unica cosa saltata all’occhio è stata la mia grande velocità di punta, penso la 3ª assoluta di tutti i giorni. È stato un test troppo veloce per capire qualcosa”.

Prima di pensare alla classe regina, bisogna però concentrarsi sulla Moto2.

Quest’anno sarà fondamentale per me, il primo in cui potrò giocarmi il titolo e dovrò sfruttare la possibilità al massimo. Sia io che la squadra siamo in forma, vedremo come proseguiremo, sicuramente i primi 10 piloti sono tutti fortissimi - dice - Sono in una squadra che mi sono quasi cucita addosso, in MotoGP ci sarà da ricominciare tutto da capo,  è un altro tipo di lavoro e bisognerà essere pronti per farlo, ma ho tanta gente attorno che potrà aiutarmi”.

 

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