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MotoGP, Espargarò: Aprilia ha esaudito i miei desideri

Lo spagnolo promuove la nuova RS-GP: "La mia posizione in sella e quella del motore sono migliori. Sono a mezzo secondo dalla vetta senza il nuovo motore"

MotoGP: Espargarò: Aprilia ha esaudito i miei desideri

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In tutti i box di Sepang il lavoro procede furiosamente, ed Aprilia non fa eccezione. Aleix Espargarò è sceso oggi in pista con la nuova RS-GP, raccogliendo in dote l’undicesima piazza a meno di sei decimi dal leader. Lo spagnolo è diventato ormai un fine conoscitore della moto di Noale, capace di coglierne pregi e difetti. “La nuova moto è per il 70% quella che avremo in Qatar - spiega - ed il nostro quadro generale, a partire dalla nuova posizione mia in sella e del motore, mi piace molto. Non è una rivoluzione ma un’evoluzione, ed è davvero quello che avevo chiesto l’anno scorso, ovvero poter mettere più peso sull’anteriore e poter voltare meglio una volta rilasciato il freno. Oggi l’ho usata per tutto il giorno e ho sentito di poter essere più aggressivo”.

Manca però un particolare non da poco, ovvero il nuovo motore.

“Al momento abbiamo lo stesso motore di Valencia, e spero di avere quello nuovo per i test in Qatar. La nostra velocità massima non è male ma in accelerazione perdiamo tanto, ed in piste come questa o il Qatar può essere un grosso problema. Resta comunque il fatto che come velocità massima perdiamo 11km/h da Dovizioso, in media 5 o 6 da Honda e Yamaha, ed io penso di non poter perdere maggiore peso. È una distanza ancora troppo grande visto che nella MotoGP di adesso si è tutti molto vicini”.

L’analisi del pilota catalano è dettagliata, anche quando si concentra prettamente sull’uscita di curva.

“L’uscita è simile all’anno scorso e ci serve solo maggiore potenza. La scorsa stagione abbiamo visto che sulla distanza di gara eravamo molto competitivi, mentre quando le altre case si concentrano sul singolo giro sono più lontane. Il grip al posteriore non è mai stato un nostro problema, anzi uno è uno dei punti forti, e sono contento che i passi avanti della moto siano in linea con ciò che avevo chiesto”.

Nella mente di Aleix trovano ovviamente spazio anche i riferimenti cronologici, registrati su un tracciato dove tra l’altro la scorsa stagione non ha corso causa infortunio: “Penso che con il nostro tempo saremmo già nei primi sei o sette della gara dello scorso anno, e sono più veloce di due o tre decimi rispetto ai test dell’anno scorso. Sono a cinque decimi dalla vetta in una pista del genere senza il nuovo motore; non posso ritenermi contento ma soddisfatto. Abbiamo lavorato inizialmente sul preparare la prima fase di gara, dove l’anno scorso ho spesso sofferto, mentre nel pomeriggio – prosegue il 41 – abbiamo cercato la velocità sul singolo giro facendo più passaggi sotto i due minuti”.

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