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MotoGP, Morbidelli: se seguo Valentino mi spunta il sorriso

L'azzurro continua a progredire: "Sto cercando di imparare da Marquez. Vedendo i dati suoi e di Dani ho capito che sono umani"

MotoGP: Morbidelli: se seguo Valentino mi spunta il sorriso

Anche la seconda giornata dei test malesiani è terminata, e la recluta Franco Morbidelli può iniziare a tirare le prime somme. Rispetto al primo giorno infatti l’azzurro ha guadagnato una posizione in classifica, ma soprattutto ha abbassato sia il proprio miglior crono di mezzo secondo sia il proprio distacco dalla vetta di quattro decimi.

Stamattina abbiamo iniziato bene – apre Franco – ma poi sono scivolato due volte e abbiamo perso quasi tutta la mattinata; sono state due cadute d’anteriore date dall’inesperienza, specie la seconda alla curva 5 dato che ho spinto al massimo nonostante il caldo. Nella prima alla curva 15 mi sono schiacciato due dita, anche se non so come, ed ho molto dolore”.

Com'è cadere con una MotoGP rispetto ad una Moto2?

"In una delle due occasioni stavo andando molto forte, per cui è stato scioccante, ma per fortuna la via di fuga era molto ampia. Il problema è che la MotoGP è molto pesante, per cui ti disarciona con grande violenza".

Paura? Cosa hai imparato?

"La MotoGP è un altro mondo. Devi resettare il cervello. Con la Moto2 l'anno scorso il mio problema principale era non superare il limite. Starci all'interno. Qui il limite non lo conosco, non ci sono ancora arrivato. Non so dov'è".

La principale differenza è la potenza, l'accelerazione, cosa?

"No, la più grande differenza è la frenata. Alla curva 2 il punto della staccata è praticamente quello della Moto2...solo che arrivi con 40 Km/h in più di velocità...e alla curva 1 freno...e poi mi accorgo di essere fermo!"

Un mondo nuovo, praticamente.

"Sì. Prendiamo anche la guida sul bagnato: è stata una sorpresa assoluta. C'è tanta aderenza e si piega da pazzi".

Nel pomeriggio le cose hanno preso la giusta direzione“Abbiamo provato alcune cose e siamo migliorati, specie nel finale quando ho montato la gomma nuova.  Abbiamo ridotto il gap dai primi, cosa importante, ed abbiamo individuato alcune aree su cui lavorare maggiormente. Come sempre non vedo tutto bianco o tutto nero: io devo adattarmi alla moto ed alla categoria, devo capire i punti forti della Honda ed allo stesso tempo devo adattarla al mio stile”.

Ovviamente nel processo di crescita può aiutare anche seguire i più esperti sul tracciato, o comparare i dati con i compagni di casa.

Ho potuto seguire Vale per due curve e ho sorriso sotto al casco; è stato bello, oggi è andato molto forte e per il momento sono ancora contento di averlo davanti (ride) ".

Morbido ha, come tutti i piloti Honda la possibilità di paragonare i suoi dati con quelli degli altri piloti della casa.

"Ho visto i dati di  tutti i piloti Honda ed ho capito che sono umani:  guidano alla grande senza fare cose eccessivamente straordinarie,. Ovviamente sono dei talenti, fanno quello che vorrei fare io attualmente e non riesco a fare. Ovviamente guardo i dati del 2017 su questa pista. Chi è il mio riferimento? Ovviamente il migliore. Fino ad ora ho studiato la guida di Marquez, perché è il più veloce e sto cercando di imparare dal sei volte campione del mondo, che resta il riferimento, ed è quello che interpreta meglio la moto, ma ovviamente anche gli altri piloti hanno i loro punti forti”.

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