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Eicma 2017, Ducati Scrambler 1100: la maggiorata

Nuovo motore da 1079 cm di derivazione Monster e ciclistica agile, tutto coadiuvato per la prima volta dal Traction Control. Disponibili anche le versioni Special e Sport

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400, 800 ed ora 1100: la famiglia Scrambler  diventa una triade e si allarga per far posto alla sorella maggiore. Il nuovo motore ed una maggiore elettronica sono solo le punte di diamante del progetto, che promette di accontentare anche i palati più fini del folto gruppo di amanti dello storico modello di Borgo Panigale.

LA STAR – Il nuovo motore da 1079 cm3 non può che essere la novità più attesa, con la sua coppia generosa disponibile sin dai bassi regimi, coadiuvata da una ciclistica agile e sviluppata di pari passo per offrire prestazioni più elevate. Entrando nello specifico, si tratta di un bicilindrico ad L due valvole raffreddato ad aria e olio omologato EURO 4, derivato da quello del Monster 1100 e con un alesaggio di 98 mm ed una corsa di 71,5 mm.

Il motore Desmodue dello Scrambler 1100 è stato inoltre dotato di un corpo farfallato singolo da 55 mm di diametro full Ride by Wire con due iniettori sotto farfalla, che assieme ad un airbox dalle dimensioni generose garantisce una erogazione fluida ed il controllo del titolo della miscela aspirata in ogni cilindro, dotati tra l’altro di doppia candela e di aria secondaria. Parlando di potenza, quella massima è di 86 CV a 7.500 giri/minuto con una coppia massima di 88,4 Nm a 4.750 giri/minuto. Il cambio è a sei rapporti, mentre la frizione è multidisco in bagno d'olio con comando idraulico, dotata di asservimento in coppia mirato a limitare il saltellamento della ruota posteriore nelle scalate.

PAROLA D’ORDINE ESSENZIALITA’ – Venendo al design, le dimensioni sono ovviamente maggiorate ma senza rinunciare agli iconici elementi del brand, come il serbatoio a goccia con forme più scolpite e muscolose e le classiche guance intercambiabili di alluminio. La sella è stata studiata per offrire il massimo comfort sia al pilota che al passeggero, impreziosita dalle cuciture a vista e dal logo Ducati ricamato nella parte posteriore. In tutto ciò si integrano i due silenziatori, mentre il doppio scarico contribuisce alla muscolosità della nuova nata.

Altro elemento caratteristico è il faro tondo anteriore, che mantiene la parabola di vetro comune a tutti gli Scrambler ma si arricchisce di una nuova cornice esterna in alluminio. Al suo interno è posizionata un’inedita croce in alluminio sulla quale spicca il logo Ducati. La croce divide il DRL (Daytime Running Light), creando i tipici quattro segmenti luminosi.

RITORNO AL FUTURO – La strumentazione della 1100 richiama nella sua parte principale i precedenti modelli con design circolare, rimanendo sopra il faro e completamente digitale. Ha la scala dell’indicatore dei giri motore ispirata al tachimetro della moto degli anni ’70, ovvero posizionata nella parte bassa del corpo strumento; tante le indicazioni segnalate tra cui il livello del carburante, il riding mode inserito (tra i tre disponibili ovvero Active, Journey e City) e il livello di Traction Control selezionato.

Quest’ultimo è l’altra grande novità della nuova Scrambler, la prima appunto ad avere il controllo di trazione. Questo è impostato su quattro livelli, dei quali il numero uno è il meno invasivo mentre il 4 è quello più invasivo e quindi orientato alla sicurezza: per non ingabbiare nessuno comunque, il TCS è disinseribile.

LE ALTRE DUE VERSIONI – La versione Special si caratterizza grazie alle ruote a raggi neri, agli scarichi cromati e ai parafanghi, anteriore e posteriore, in alluminio. Il colore “Custom Grey” è unico per questa versione così come il forcellone spazzolato e la forcella, regolabile, con foderi anodizzati di colore oro. Altri elementi particolari dello Special sono il manubrio basso a larghezza variabile e la sella marrone, dotata di un rivestimento dedicato.

La versione Sport dal canto suo è ben riconoscibile grazie alla forcella e all’ammortizzatore regolabili Öhlins. Lo Sport è caratterizzato dal colore “Viper Black” con sottoguancia e doppia banda centrale gialla su serbatoio e parafanghi, cerchi in alluminio con razze lavorate a macchina, manubrio a sezione variabile e sella con rivestimento dedicato.

 

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